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Ecco come funziona University Network, la rete universitaria più grande d’Italia

di Gian Marco Merisi

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In Italia spendiamo 8.514 euro per studente, il 15% in meno della media delle grandi economie europee. Oggi University Network ha all'attivo oltre 1 milione di studente

27 dicembre 2022
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4' di lettura

Nelle community si entra e si esce. Ma ce ne sono alcune che sono fondamentali nei momenti chiave dell'intera esistenza. E non è necessario andare negli Usa e iscriversi a una confraternita per sentirsi parte di una community di studenti universitari. Non solo per condividere ambizioni, speranze e il percorso che porta ragazze e ragazzi verso il mondo del lavoro. Ma anche per confrontare le informazioni su servizi, contatti e attività che, soprattutto per chi è fuori sede, diventano fondamentali per vivere appieno l'esperienza degli studi universitari. Saper rispondere a queste esigenze rappresenta il motivo principale del successo di University Network, la rete universitaria più grande d'Italia con all'attivo oltre 1 milione di studenti: una start up che punta a prendere per mano lo studente e accompagnarlo nel percorso che attraversa la fine delle scuole superiori, gli anni accademici e l'ingresso nel mondo del lavoro. Per farlo si avvale di molteplici canali, tra cui una rete social con un seguito importante (oltre 2 milioni di follower complessivi) attiva in ognuno dei principali atenei italiani e una presenza capillare sul territorio con oltre 500 referenti volontari, che si occupano di organizzare incontri ed eventi volti all'accoglienza e integrazione degli studenti.
Nato sette anni grazie all'intuizione di un gruppo di studenti dell'Università Statale di Milano, oggi diventato è un punto di riferimento essenziale, a partire dalla domanda che si pongono chi sta per completate il percorso alle superiori: “Qual è l'Università che fa per me?”. Confrontarsi con chi questa risposta l'ha già trovata può rivelarsi decisiva per evitare di compiere una scelta di cui pentirsi negli anni successivi. Insoddisfatto della propria scelta uno studente su quattro, infatti, cambia Università o facoltà nel corso del percorso di studi. Successivamente, gli studenti devono affrontare altre tre grandi sfide.
La prima è essenzialmente economica: oggi uno studente a Milano spende in media 700 euro al mese solo per l'affitto, a cui bisogna aggiungere la retta, i libri di testo e il costo della vita. Poi c'è l'aspetto sociale che la pandemia ha reso difficile: il 54% degli studenti fuori sede dichiara di aver avuto grandi difficoltà ad ambientarsi nella nuova città e a stringere nuove amicizie. Una volta concluso il percorso di studi, gli studenti si trovano poi di fronte a quella che è forse la difficoltà più grande, l'ingresso nel mondo del lavoro, in cui ci si trova “catapultati” senza una bussola di orientamento o un punto di riferimento, troppo spesso senza le competenze o conoscenze adeguate.
“In Italia spendiamo 8.514 euro per studente, il 15% in meno della media delle grandi economie europee dove la cifra spesa è di 10.000 euro. L'investimento per scuola e Università è di circa l’8% del budget statale a fronte del 9,9% medio negli altri paesi europei. Nonostante questi dati poco incoraggianti, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo capito che potevamo comunque aiutare gli studenti con metodi alternativi grazie all'aiuto dei privati” afferma Leonardo D'Onofrio, co-founder e ceo della startup milanese.
Il modello di business di University Network si basa su un'idea di fondo: aiutare gli studenti in difficoltà grazie alla necessità delle aziende di promuoversi al target universitario. Sono molteplici infatti le società, molte di caratura internazionale, che negli anni si sono affidate alla giovane startup per promuovere i loro prodotti e servizi. Il target universitario, infatti, è molto ambito, ma allo stesso tempo difficile da raggiungere per tante realtà che non utilizzano un adeguato tone of voice per risultare credibili nei confronti dei giovani.
“Il nostro obiettivo è di aiutare le aziende ad essere il più appetibili possibili nei confronti degli universitari offrendo loro il nostro know how e i nostri canali di comunicazione. In questo modo possiamo continuare a garantire agli studenti il maggior numero di servizi gratuitamente o ad un prezzo estremamente agevolato” continua D'Onofrio.
Uno dei progetti di maggior interesse è il Welcome Kit Universitario, un esempio perfetto della mission della startup: offrire gratuitamente servizi agli studenti attraverso finanziamenti da parte di privati. Si tratta di un kit di benvenuto completamente gratuito nato per aiutare concretamente gli oltre 20 mila studenti fuori sede in arrivo a Milano per l'inizio del nuovo anno accademico. All'interno del kit, che è stato distribuito durante la prima settimana d'ottobre, i giovani fuori sede hanno potuto trovare tantissimi sconti e agevolazioni da parte delle più importanti realtà che operano nei principali settori di interesse per gli studenti universitari: eventi, ristoranti, piscine, concerti, mobilità, sport e molto altro. A finanziare il progetto, per l'appunto, sono stati 10 partner selezionati tra enti istituzionali e privati, che hanno reso possibile lo svolgimento dell'iniziativa in forma totalmente gratuita.
Guardando al futuro, l'obiettivo primario della startup è replicare il modello anche nel resto d'Europa: in questo senso sono già stati mossi i primi passi in due mercati chiave come Spagna e Francia, con l'apertura di communities dedicate agli studenti universitari delle rispettive nazioni. Tutti i progetti della startup, seppur diversi tra loro, sono accomunati però da un unico e chiaro scopo: rappresentare il tramite tra aziende alla ricerca di questo target specifico e studenti che hanno bisogno di supporto durante il percorso accademico. É proprio questo modello infatti che University Network vuole “esportare e portare avanti anche all'estero” conclude D'Onofrio.

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