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Cambio sim, portabilità del numero: nuove regole per gli utenti, contro le truffe

di Alessandro Longo

In arrivo il registro contro le telefonate moleste anche per i cellulari

Dal 14 novembre cambia tutto nelle modalità richieste per fare la portabilità del numero, il cambio sim o il subentro in un contratto di telefonia del numero

9 novembre 2022
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3' di lettura

Dal 14 novembre cambia tutto nelle modalità richieste per fare la portabilità del numero telefonico, il cambio sim o il subentro in un contratto di telefonia del numero. Entrano in vigore infatti, dopo oltre un anno di gestazione, le nuove regole Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) contro le frodi. Nuove tutele quindi, ma anche nuove modalità che sarà bene conoscere per tutti gli utenti di telefonia mobile.

Il rischio sim swap

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Iniziamo a capire perché questo passo si è reso necessario. Le frodi creditizie valgono circa 125 milioni di euro l'anno, ai danni dei consumatori (secondo l'osservatorio Crif). Nell'ultimo anno la cifra è stabile, ma ha subìto un boom durante la pandemia, soprattutto nel 2020. Le frodi creditizie si basano spesso su furto d'identità. Il truffatore può riuscire a farsi bonifici a proprio favore dal conto della vittima, oppure a dirottare verso il proprio conto un bonifico in arrivo (ad esempio della pensione). Per riuscirci ha bisogno di rubare non solo le credenziali di accesso alla banca ma anche la one time password. Se è possibile riceverla via sms, basta ottenere il controllo del numero della vittima e il gioco è fatto.

Come si fa?

«I truffatori ci riescono ottenendo dall'operatore un cambio sim ossia di trasferire il numero della vittima su una sim in proprio possesso. Lo fanno con documenti falsi oppure con la complicità del negoziante a cui si rivolgono», spiega Paolo Dal Checco, tra i massimi esperti di informatica forense in Italia e frodi su cellulare. Certo, ci sono state sentenze che hanno obbligato gli operatori telefonici a rimborsare gli utenti per furti causati da sim swap, perché è loro responsabilità per non aver vigilato correttamente. Si sono fatti ingannare da un documento falso o non l'hanno richiesto. Ma ottenere i rimborsi non era garantito e comunque obbligava l'utente a una battaglia giudiziaria. Le nuove regole serviranno a ridurre il rischio di truffe e a chiarire in modo più ferreo le responsabilità. Il furto della password temporanea via sms permette inoltre anche la sottrazione della mail o dell'account social (se protetti da doppia autenticazione).

Le nuove regole

A chiedere il passaggio di sim dovrà essere l'intestatario (non vale più la delega), che sarà anche tenuto a presentare: la copia del documento di riconoscimento; la copia del codice fiscale oppure della tessera sanitaria; (salvo i casi di sim persa o rubata) la copia della sim dell'attuale operatore. Non solo. La grossa novità è che per tutte le portabilità, cambio sim, subentri l'operatore dovrà mandare un sms al numero interessato, come si legge nella delibera Agcom . L'utente, ricevendo l'sms, dovrà confermare il cambio sim. In questo modo si evitano procedure fatte a sua insaputa. Nel caso di sim guasta, invece, diventa obbligatorio consegnarla per avere un cambio.

Il punto più critico riguarda i cambi sim per smarrimento o furto. In questo caso, certo, non è possibile la conferma via sms né portare la vecchia sim, a garanzia dell'autenticità dell'operazione. Le nuove regole prevedono allora l'invio dell'sms comunque al numero la cui sim si presume smarrita. L'utente può così essere avvisato e bloccare eventualmente la frode. Se non c'è risposta però c'è silenzio assenso, e si presume che la sim sia stata davvero persa (ecco perché l'utente non risponde all'avviso). E la procedura può andare avanti. Il rischio è che ci sfugga l'sms di avviso, magari perché arriva su un numero secondario che usiamo poco. Il consiglio è insomma di stare attenti agli sms. Meglio ancora, laddove possibile, disattivare l'opzione sms per le doppie autenticazioni e vincolarle solo all'uso di app specifiche su cellulare.


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