di Davide Madeddu
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Un viaggio senza tempo. Senza fretta e sui binari in cui corre lentamente il treno che ai primi del 900 ammaliò lo scrittore inglese David Herbert Lawrence. Il “Trenino verde” riaccende i motori e, con le sue carrozze d'epoca trainate dalle “littorine” degli anni 50 cui si alternano le automotrici Lde501 degli anni 60, riprenderà a solcare i binari della Sardegna centrale lungo una tratta di 438,7 chilometri.
L'azienda regionale di trasporto Arst ha definito il programma per i viaggi lungo la rete turistica considerata “la più lunga d'Europa”: treni a scartamento ridotto in cui il tempo sembra essersi fermato e dove anche il viaggio si trasforma in avventura ed esplorazione, con i vagoni che avanzano in scenari incontaminati, regalando vegetazione e archeologia, vecchie stazioni e foreste, ponti e vallate. La Sardegna centrale, quella difficile da raggiungere in auto, che il viaggio con il Trenino verde riesce a regalare.
L'avvio di marzo proseguirà sino a dicembre e porta con sé cinque proposte differenti. Appuntamenti la domenica nel Sud Sardegna, dove si viaggia da Mandas a Laconi Sorgono e da Mandas a Seui. Poi in Ogliastra (a partire da dopo Pasqua e poi i week end sino a settembre), dove locomotore e carrozze accompagneranno turisti e visitatori tra Arbatax e Gairo. Per quest'anno, inoltre, sono state programmate tratte anche nel nord dell’Isola: sempre la domenica in Gallura, tra Tempio e Palau, in un viaggio di 150 chilometri che arriva sino a Sassari, e passa sul lago del Liscia. Da metà maggio viaggi di 46 chilometri sulla tratta Macomer-Bosa, passando per Tresnuraghes e Nigolosu.
All'appello mancano ancora i 159 chilometri che caratterizzano la tratta Mandas Arbatax (sono in fase di ristrutturazione i due ponti metallici) costruiti 130 anni fa e inseriti in un percorso che attraversa il massiccio Gennargentu, viaggiando tra scorci isolati, macchia mediterranea incontaminata e le vallate del Flumendosa. In mezzo anche i paesi dell'interno e i villaggi nuragici. Una stagione ricca, come fanno sapere dalla Regione, giacché durerà sino a dicembre per cui si sono già registrate numerose richieste. Da settembre, poi, ancora altre novità con nuovi mezzi e personale che l'Azienda di trasporto sta formando «in previsione delle professioni richieste per l’utilizzo dei treni e per i servizi di terra».
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