di Pierangelo Soldavini
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Niente più selfie, foto dei documenti e lunghi questionari da compilare con tutti i propri dati personali, per di più sempre gli stessi. Da gennaio cambiare banca online potrà diventare un gioco da ragazzi: pochi passaggi per chiedere alla propria banca di trasferire i dati che ha già in suo possesso al nuovo istituto e tutto si risolve in pochi minuti. Esattamente come siamo abituati ormai a fare con Spid, che non a caso viene utilizzato per tutta la parte anagrafica.
A renderlo possibile è un innovativo progetto di Identità finanziaria promosso dall'Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano insieme a PwC, Fabrick e allo studio legale Bonelli Erede, che ha già aggregato una ventina di provider di servizi finanziari, e non solo, interessati a essere tra gli early adopter di questa soluzione che promette di semplificare la vita dei cittadini italiani, portando allo stesso tempo un beneficio di innovazione a tutti gli attori finanziari e al sistema nel suo complesso, comprese le Autorità pubbliche.
Di fatto si tratta di un'identità finanziaria digitale che segue l'individuo e che permette così al cliente di un soggetto finanziario di accedere agilmente ai servizi di un altro, includendo anche la compliance per quanto riguarda l’anti--money laundering. Le informazioni e le credenziali certificate del singolo vengono utilizzate per l'onboarding presso un'altra istituzione, con il beneficio di una grandissima semplificazione delle procedure per il cliente e della facilitazione nell'acquisizione da parte delle aziende. Tutti fattori che diventano essenziali in un periodo in cui i consumatori si sono abituati al digital onboarding a servizi di qualsiasi genere, anche non necessariamente finanziari.
«È un progetto mirato a fare innovazione di sistema, una soluzione in cui 17 gruppi bancari, assicurativi e provider - e presto se ne aggiungeranno altri - hanno lavorato con i proponenti per oltre un anno, con un grande spirito collaborativo, e con la voglia di rendere sempre più innovativo e attrattivo il contesto nazionale», afferma Laura Grassi, direttrice dell'Osservatorio Fintech & Insurtech.
Basata sull'interconnessione di tutti gli operatori bancari e finanziari via Api, facendo leva sui principali sistemi di identità digitale (Cie/Spid) e sui fondamentali della Psd2, in modo che, su richiesta del cliente finale, per ciascun player sia possibile trasmettere dati, evitandone duplicazione e obsolescenza, la soluzione è pronta a partire.
A gennaio entrerà in fase di testing per poi essere resa disponibile agli istituti che hanno partecipato alla sperimentazione e poi via Api a chiunque possa essere interessato. Se, infatti, il progetto è pensato originariamente per la finalizzazione dell'apertura di nuovi rapporti con istituti bancari o con aziende non direttamente finanziarie, gli usi potranno essere estesi a qualsiasi tipo di servizio finanziario, dalle assicurazioni all'asset management fino a prestiti e mutui. Laddove sia necessario fornire la propria identità a fini finanziari lo si potrà fare così all’insegna della semplicità e della velocità.
La procedura richiede pochi passaggi. In fase di registrazione l'utente sceglie la banca a cui ha già fornito tutti i dati e l'opzione per la nuova a cui trasmetterli, non prima di aver potuto verificare, ed eventualmente modificato se necessario, le informazioni fornite.
L'ultimo passaggio è quello di Spid che aggiunge i dati certificati nell'identità digitale cui siamo già in larga misura abituati. Con il via libera finale la procedura può essere completata in pochi minuti.
Pierangelo Soldavini
Vicecaporedattore
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