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Ucraina, ultime notizie. Gerasimov nominato comandante forze congiunte russe

Ue e Nato firmano accordo per far fronte a minaccia della Russia

L’esercito ucraino smentisce le affermazioni del capo dei mercenari della “Wagner”, Yevgeny Prigozhin, secondo cui la città di Soledar sarebbe sotto il controllo russo. “I russi dicono che è sotto il loro controllo, questo non è vero”, afferma il rappresentante del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina Serhiy Cherevaty come riporta Ukrainska Pravda. Il Senato italiano approva il Dl che proroga la cessione di materiali militari all’Ucraina fino al 31 dicembre 2023. La Turchia invia bombe a grappolo progettate dagli Stati Uniti, dell’epoca della Guerra fredda. Von der Leyen propone riunione Commissione Ue a Kiev

11 gennaio 2023
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Wagner,trovato morto uno dei volontari britannici dispersi

Il gruppo russo Wagner ha affermato in una nota di aver trovato il corpo senza vita di uno dei due volontari britannici dichiarati dispersi a Soledar nell’est dell’Ucraina. Lo riferisce la Tass, aggiungendo che sul cadavere sono stati trovati i passaporti di entrambi gli uomini, Andrew Bagshaw e Christopher Parry. Secondo la polizia ucraina, dei due si erano perse le tracce dal 6 gennaio.

Zelensky, i combattimenti continuano a Soledar

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che i combattimenti a Soledar “continuano” e che il fronte di Donetsk “tiene”. “Lo Stato terrorista e i suoi propagandisti stanno cercando di fingere che una parte della nostra città di Soledar - una città che è stata quasi completamente distrutta dagli occupanti - sia presumibilmente una sorta di conquista della Russia”, ha dichiarato Zelensky in un video su Telegram. “Presentano questo alla loro società in modo tale da sostenere la mobilitazione e dare speranza a coloro che sostengono l’aggressione. Ma i combattimenti continuano. La linea di Donetsk tiene”.

Ucraina: oltre 200 militari arriveranno domani in Spagna per addestramento <br>

La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha annunciato che oltre 200 militari ucraini arriveranno domani in Spagna per essere addestrati, nell’ambito della missione europea di addestramento delle truppe di Kiev. La ministra li riceverà presso la base aerea di Torrejón. Durante la visita al Comando per le Operazioni Speciali di Alicante, Robles ha detto di considerare l’addestramento di questi soldati come un “riconoscimento da parte della Nato e dell’Ucraina di tutto ciò che le forze armate spagnole hanno fatto” negli ultimi mesi.

Paesi baltici, rafforzare capacità difesa aerea <br>

Sulla base di quanto sta accadendo in Ucraina, i Paesi baltici ritengono necessario “rafforzare ulteriormente le capacità di difesa aerea”. Lo hanno detto i ministri della Difesa di Lituania, Arvydas Anušauskas, Lettonia, Ināra Mūrniece, ed Estonia, Hanno Pevkur, durante un incontro avvenuto a Tallinn. “Il rafforzamento delle capacità di difesa aerea”, ha affermato il ministro lettone Mūrniece, “dovrebbe diventare uno degli obiettivi comuni degli Stati baltici. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo lavorare sia a livello nazionale che congiuntamente come Stati baltici nel quadro della Nato”. “Essenziale per il successo”, ha aggiunto il ministro, “è l’acquisizione di un sistema di difesa aerea a medio raggio”. Il lituano Anušauskas ha convenuto che l’acquisizione di sistemi HIMARS da parte di Lituania ed Estonia rappresenta un passo fondamentale nel processo di rafforzamento delle capacità difensive del Baltico. Anušauskas ha inoltre puntualizzato che “poiché la Russia continua ad essere la maggiore e più diretta minaccia per l’intera regione euro-atlantica, cercheremo di spingere per passare, nell’ambito della NATO, da operazioni di polizia a operazioni di difesa aerea”. Durante l’incontro, i tre ministri hanno inoltre discusso degli aiuti all’Ucraina e dei modi per aumentarne le dimensioni e la forza di incidenza nel corso del 2023.

Zaporizhzhia: Grossi (Aiea), prosegue nostra mediazione su centrale <br>

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica prosegue nel suo lavoro di mediazione tra Kiev e Mosca sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto Rafael Grossi, direttore generale dell’Aiea, intervistato da Rainews24, dicendo che il lavoro di mediazione “è iniziato a New York lo scorso settembre, durante l’assemblea generale dell’Onu”. Inoltre l’Aiea fornisce “assistenza tecnica e supporto tecnico, come anche di informazione”.
“Abbiamo potuto in una certa misura stabilizzare la presenza degli ispettori esperti dell’agenzia”, ha spiegato Grossi

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Il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, durante un incontro con il direttore generale di AIEA, Rafael Grossi, presso la Farnesina a Roma

Fonti Ue, riunione congiunta esecutivi Ue-Ucraina a Kiev

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha proposto oggi - nel corso del Collegio dei commissari a cui ha preso parte anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg - di organizzare una riunione congiunta a Kiev, nella prima settimana di febbraio, tra l’esecutivo comunitario e il governo ucraino. Lo conferma all’ANSA un alto funzionario Ue. A Kiev dovrebbero recarsi 10-15 commissari europei. Per motivi di sicurezza scarseggiano ulteriori informazioni sulla riunione che sarà “un incontro separato” rispetto al già annunciato summit Ue-Ucraina, confermato per il 3 febbraio

Gerasimov nominato comandante forze congiunte russe in Ucraina

Mosca ha deciso di affidare la conduzione delle operazioni delle forze congiunte in Ucraina direttamente al capo di Stato maggiore Valery Gerasimov a causa della “espansione delle dimensioni dei compiti” e alla necessità di una “maggiore efficienza”. Lo fa sapere il ministero della Difesa, citato dall’agenzia Interfax. I vice di Gerasimov saranno, per le forze aerospaziali, il generale Serghei Surovikin, finora comandante delle operazioni, e per l’esercito Oleg Salyukov. Il terzo vice di Gerasimov sarà Alexey Kim.

Filorussi, «Kiev ha perso 25mila uomini a Soledar»

Le forze ucraine avrebbero perso 25mila uomini nella battaglia per la città di Soledar, ha annunciato l’ex inviato a Mosca della Repubblica popolare di Luhansk, Rodion Miroshnik. “L’Ucraina ha pagato un prezzo incredibile per l’esigenza politica di mantenere il controllo di Soledar. Nel tentativo di mantenere una città di 10mila abitanti ne hanno persi almeno il doppio”, ha affermato, citato dall’agenzia Tass. “Inviando in azione unità insufficientemente equipaggiate e addestrate, il regime di Zelensky voleva creare il mito della possibilità di una vittoria ucraina”, ha concluso.

Turchia a Ucraina, importante cessate un fuoco immediato

Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha sottolineato l’importanza di un cessate il fuoco immediato per arrivare alla pace e alla stabilità regionale durante una telefonata con l’omologo ucraino Oleeksi Reznikov. Lo rende noto la tv di Stato turca Trt secondo cui, durante il colloquio, Akar ha affermato che Ankara continuerà a garantire aiuti umanitari a Kiev e ha sottolineato l’importanza di mantenere l’accordo, tra Turchia, Russia, Ucraina e Onu, che ha permesso l’esportazione, da agosto, di oltre 17 milioni di tonnellate di grano dai porti ucraini tramite un corridoio sicuro nel Mar Nero.

Gb apre a possibile fornitura di carri armati

Il governo britannico sta predisponendo piani per una possibile fornitura di tank all’Ucraina per la guerra contro la Russia. Lo ha confermato una portavoce di Downing Street pur precisando che al momento una decisione finale non è stata presa. La portavoce ha detto che il premier Rishi Sunak ha incaricato il ministro della Difesa, Ben Wallace, di coordinarsi con gli alleati su piani di ulteriori forniture belliche a Kiev, “incluso il trasferimento di carri armati” che le autorità ucraine invocano da mesi. Laddove si trattasse di cingolati Challanger 2, Londra diventerebbe il primo Paese Nato a inviare tank pesanti.

Ambasciatori Ue lavorano a vertice Kiev, momento importante <br>

E’ iniziata oggi presso la riunione dei rappresentanti degli Stati membri a Bruxelles la discussione in vista del vertice Ue-Ucraina del prossimo 3 febbraio a Kiev, a cui parteciperanno per l'Unione europea la presidente della Commissione Ursula von del Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Nell’incontro, riferisce una fonte diplomatica Ue a LaPresse, “sono state discusse le aspettative dell'Ue e dell'Ucraina ed è stata sottolineata l'importanza del vertice stesso, da un lato per la conferma dell'impegno europeo a sostengo dell'Ucraina di fronte all'aggressione russa e dall'altro per le relazioni bilaterali tra l'Ue e il Paese candidato”. “Sono iniziati poi i lavori sulla bozza di dichiarazione comune che sarà adottata in occasione del vertice”, aggiunge la fonte

Dl Ucraina: Camera, testo in Aula dal 23 gennaio <br>

L’Aula della Camera esaminerà il Dl Ucraina, licenziato oggi dal Senato, dal 23 gennaio. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

Kiev, a Soledar aumentato il numero di wagneriani

Il vice ministro della Difesa ucraina Anna Malyar ha affermato su telegram che i pesanti combattimenti nella città di Soledar, nella regione di Donetsk, continuano, gli invasori non riescono a catturare questo insediamento. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Dopo le perdite subite, il nemico ha effettuato ancora una volta la sostituzione delle sue unità, ha aumentato il numero dei wagneriani”.

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Fumo dai raid a Soledar

Presidenza Ue, vittoria Ucraina questione «esistenziale»

La vittoria dell’Ucraina nella guerra voluta dalla Russia è una questione “esistenziale” non solo per la Svezia e i Paesi del Nord Europa, ma per tutta l’Ue. Lo ha detto oggi il premer svedese Ulf Kristersson aprendo la conferenza stampa organizzata in occasione dell’avvio della presidenza di turno dell’Ue che vedrà il governo di Stoccolma alla guida dell’Unione fino alla fine del prossimo giugno. “Sarà una lunga guerra e noi saremo al fianco di Kiev per tutto il tempo necessario”, ha poi aggiunto il ministro degli esteri svedese Tobias Billstroem.

Duda con Zelensky a Leopoli, pronti a dare carri Leopard a Kiev <br>

La Polonia è pronta a consegnare carri armati Leopard all’Ucraina, come parte di una coalizione internazionale. Lo ha dichiarato il presidente polacco Andrzej Duda dopo aver incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme all’omologo lituano Gitanas Nauseda nella città ucraina di Leopoli. Zelensky ha pubblicato una foto del loro incontro sul suo canale Telegram. “Sin dai primi giorni dell’invasione su vasta scala, abbiamo sentito il sostegno dei nostri popoli fraterni di Polonia e Lituania. Sono grato ad Andrzej Duda e Gitanas Nauseda per la loro visita. Grazie per aver aiutato il nostro popolo”, ha detto il leader ucraino.

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Il presidente polacco Duda

Putin chiede a governo piano sviluppo regioni ucraine annesse

Vladimir Putin ha dato mandato al governo di preparare “un programma speciale di sviluppo” per le regioni ucraine recentemente annesse alla Russia, affermando che “entro il 2030 dovranno raggiungere il livello russo per le infrastrutture, i servizi sociali e molti altri parametri di qualità”. Lo ha detto lo stesso presidente, citato dall’agenzia Tass, dopo avere incontrato i membri dell’esecutivo. “Capisco - ha aggiunto Putin - che la situazione nelle nuove regioni è difficile, le azioni militari continuano in alcuni territori, la vita pacifica non è ancora stata ripristinata e la sicurezza delle persone non è ancora garantita in molte località. Naturalmente tutto questo deve essere tenuto presente. Ma queste cose non sono una ragione per prendersi una pausa e posporre le soluzioni delle questioni più vitali”.

Stoltenberg sente Kiev, inviare sistemi avanzati più in fretta

“Buon colloquio con il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba sul supporto vitale che gli alleati Nato stanno fornendo all’Ucraina nella loro coraggiosa lotta contro l’invasione russa. Il tempismo è fondamentale. Dobbiamo fornire attrezzature più avanzate più velocemente”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, su Twitter.

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Il segretario generale NATO Jens Stoltenberg (REUTERS/Johanna Geron)

Kiev, Soledar-Bakhmut battaglia più sanguinosa della guerra

La lotta per il controllo di Soledar e Bakhmut nell’Ucraina orientale è la “più sanguinosa” battaglia per le forze russe e ucraine dall’inizio dell’invasione nel febbraio 2022. Lo ha affermato Mykhailo Podoliak, consigliere della presidenza ucraina, in un’intervista all’Afp. “Qualunque cosa stia accadendo oggi in direzione di Bakhmut o Soledar, è lo scenario più sanguinoso di questa guerra”, ha detto il funzionario. “Molto sangue, molti duelli di artiglieria, molti combattimenti di contatto, soprattutto a Soledar oggi”, ha riassunto Podoliak, osservando che attualmente è il “punto più caldo della guerra”.

«Melitopol trasformata in un cimitero per soldati russi» <br>

Il sindaco in esilio di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov ha dichiarato che nella città occupata “l’obitorio trabocca di cadaveri di soldati russi, nel villaggio di Velyka Bilozerka anche i locali di una scuola sono stati trasformati in cella per i corpi e l’escavatore di un’azienda agricola viene utilizzato per scavare fosse comuni nemiche”. Lo riportano i media ucraini. “Carri refrigerati pieni di cadaveri sono stati inviati su rotaia da Tokmak a Volnovakha oggi via Kamysh-Zorya”, ha riferito, aggiungendo che nell’ospedale di Tokmok, l’unità di terapia intensiva è piena di militari russi gravemente feriti.

Viceministra Difesa, «russi tentano senza successo di conquistare Soledar» <br>

La viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar ha affermato che le forze russe stanno tentando senza successo di sfondare le linee difensive ucraine per conquistare completamente la città orientale di Soledar dove infuriano aspri combattimenti. “Pesanti combattimenti continuano a Soledar - ha scritto su Telegram la Maliar - Il nemico ha nuovamente sostituito le sue unità dopo aver subito delle perdite, ha aumentato il numero dei soldati Wagner e sta cercando di sfondare la difesa delle nostre forze e conquistare completamente la città, ma senza successo”.

Kiev, vittoria entro l’anno con i missili a lungo raggio

L’Ucraina può vincere la guerra quest’anno con i missili a lungo raggio dall’Occidente. Lo dichiara la presidenza ucraina, assicurando che Kiev non attaccherà il territorio russo se l’Occidente gli fornirà questo tipo di armi.

Mosca, Usa vogliono fare dell’Ue un vassallo <br>

“Gli europei avranno il destino non invidiabile di un vassallo americano, perdendo posizioni nel mondo politica ed economia”. Ha commentato così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, la dichiarazione congiunta Ue-Nato, firmata ieri a Bruxelles. Lo riporta l’agenzia Tass. Secondo Zakharova, la dichiarazione ben esprime “le motivazioni degli americani” nel “trascinare l’Unione Europea nella rivalità globale” annunciata da Washington.

Kuleba, con nuove armi a Kiev non c’è rischio escalation

La consegna di nuove armi all’Ucraina non aumenta il rischio di “un’escalation” della guerra. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista a Tagesschau. “La guerra non ti colpisce se fornisci all’Ucraina il supporto necessario per sconfiggere la Russia sul territorio ucraino”, ha affermato Kuleba, spiegando che “più a lungo dura questo conflitto, maggiori sono i costi”. “Ecco perché tutti dovrebbero essere interessati a una rapida vittoria dell’Ucraina”, ha aggiunto.
“L’argomento non è nuovo per noi. - ha affermato Kuleba - Quando abbiamo chiesto per la prima volta qualsiasi tipo di arma, ci è stato detto: non possiamo farlo perché porterebbe a un’escalation. Poi abbiamo ricevuto le armi leggere e abbiamo chiesto obici semoventi. E di nuovo è arrivata la discussione sull’escalation. E non è successo niente. La situazione con la Russia può intensificarsi indipendentemente dal tipo di armi e dal numero di armi spedite in Ucraina”.

Kuleba, prima o poi la Germania fornirà i Leopard 2 a Kiev <br>

La Germania si “convincerà”, prima o poi, a consegnare i carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista a Tagesschau. Recentemente il governo di Berlino ha approvato la consegna dei corazzati Marder a Kiev, mentre sembra ancora riluttante per quanto riguarda i più moderni Leopard 2.
“Anche se la Germania ha alcuni argomenti razionali per non farlo, la Germania lo farà comunque in un secondo momento”, ha affermato Kuleba. “Lo abbiamo già visto con gli obici semoventi, con il sistema antiaereo Iris-T e più recentemente con i sistemi Marder e Patriot. È sempre uno schema simile: prima dicono di no, poi difendono vigorosamente la loro decisione, solo per dire infine di sì. Stiamo ancora cercando di capire perché il governo tedesco stia facendo questo a se stesso”, ha commentato ancora Kuleba.

Kiev, «Russia vieta a tutti i potenziali coscritti di lasciare il Paese» <br>

Il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha vietato a tutti i potenziali coscritti, la maggioranza di uomini in età di leva, di lasciare il Paese dal 9 gennaio. Lo riferisce l’intelligence militare ucraina. Prima del divieto era concesso alla maggior parte degli uomini in età di leva di lasciare la Russia, tranne a coloro che avevano già ricevuto una convocazione da un ufficio di arruolamento militare o ne stavano per riceverne una. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha negato la notizia. A causa della mancanza di arruolati, la Russia ha pianificato di lanciare una nuova ondata di mobilitazione di 500.000 coscritti per la guerra contro l’Ucraina, ha dichiarato l’intelligence militare. Il 21 settembre il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una “mobilitazione parziale” di 300.000 coscritti.

Putin, «risolveremo problemi forniture a forze in Ucraina»

La Russia “rafforzerà le sue capacità difensive” e “risolverà tutti i problemi relativi alle forniture alle forze armate impegnate nell’operazione militare speciale” in Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dall’agenzia Ria Novosti. “Allo stesso tempo - ha aggiunto - continueremo a realizzare programmi e piani di vasta scala in campo socio-economico”.

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Il presidente russo Vladimir Putin (Photo by Mikhail KLIMENTYEV / SPUTNIK / AFP)

Polemiche in Russia su proposta di privare cittadinanza a chi fugge

È scontro tra parlamentari in Russia dopo che un deputato della Duma, la camera bassa del Parlamento, aveva proposto di privare della cittadinanza gli uomini che hanno lasciato il Paese per evitare di essere arruolati per partecipare all’operazione militare in Ucraina. Un provvedimento contrario alla Costituzione. Andrey Klishas, presidente della commissione per gli affari costituzionali del Consiglio della Federazione, la Camera alta o il Senato, ha affermato che “i politici che chiedono di non rispettare le regole e non prestano attenzione alla Costituzione dovrebbero lasciare gli organi istituzionali del Paese”.

Klishas, citato dalla Tass, si riferisce ad una proposta avanzata domenica dal deputato Oleg Morozov che invitava a valutare “una serie di misure restrittive” per gli oppositori dell’operazione in Ucraina che hanno lasciato il Paese. Tra tali misure quella di “non poter tornare in Russia per 20 anni e di “perdere i loro diritti per lo stesso periodo”.

Putin, regioni ucraine annesse siano coinvolte in progetti nazionali

Le “nuove regioni della Federazione russa” devono “essere coinvolte nell’attuazione di progetti nazionali”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un incontro con i membri del governo. Il riferimento è ai territori di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Lo riporta la Tass.

Media, von der Leyen propone riunione Commissione Ue a Kiev

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha proposto una “riunione tra collegio e governo a Kiev all’inizio di febbraio”. Lo riferisce Politico, citando un funzionario Ue. Von der Leyen ha annunciato il piano ai suoi colleghi nella riunione del Collegio dei commissari di oggi. Il funzionario ha affermato che il piano iniziale prevedeva che circa “da 10 a 15 commissari” che lavorano su file relativi all’Ucraina che vanno dal commercio alle politiche digitali incontrassero le loro controparti a Kiev, tra cui figura il commissario italiano Paolo Gentiloni.

L’obiettivo è “approfondire ulteriormente i rapporti” e mostrare solidarietà. È un “riconoscimento dei progressi che l’Ucraina sta facendo nel suo cammino verso l’Europa”, ha detto il funzionario. Von der Leyen “ha sottolineato che questo esercizio sarebbe ovviamente volontario per i membri del collegio”.

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen rilascia una dichiarazione prima di un incontro con i commissari Ue a Bruxelles, Belgio, 11 gennaio 2023 (foto Reuters/Geron)

Commissario russo diritti umani, ”cessate il fuoco necessario”

Nell’incontro ad Ankara tra i commissari russo, ucraino e turco per i diritti umani sono state pronunciate ’’parole importanti sulla necessità di un cessate il fuoco’’ per fermare le violazioni dei diritti umani. Lo ha detto la commissaria russa per i diritti umani Tatiana Moskalkova citata dall’agenzia di stampa Ria Novosti.

Kiev, 3.400 prigionieri militari e civili ucraini in Russia

Ci sono 3.400 prigionieri militari e civili ucraini in Russia, almeno 15.000 sono considerati dispersi durante la guerra: lo ha riferito a Suspilne Alyona Verbytska, commissaria presso la presidenza ucraina per la protezione dei diritti dei difensori. “15mila cittadini ucraini sono scomparsi (militari e civili), 3.400 sono confermati dalla Russia come prigionieri (militari e civili)”, ha detto. Nei mesi scorsi 1.596 ucraini, di cui 187 donne, sono stati rimpatriati dalla prigionia russa , ha affermato Verbytska.

Vedi anche: Dopo incontro russi- ucraini ad Ankara, scambio di 40 prigionieri

Presidente Zelensky in visita a Leopoli

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è in visita a Leopoli. Lo riferisce lui stesso tramite un messaggio su Telegram: “Ho iniziato la mia visita a Leopoli con la cosa più importante: onorare la memoria dei guerrieri ucraini”. “Gloria a tutti coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà e l’indipendenza del nostro Stato! Gloria all’Ucraina!”, si legge nel messaggio.

Soldato ucraino: a Soledar, situazione critica, moltissimi morti

Un soldato ucraino che sta combattendo nella città di Soledar ha raccontato a una reporter della Cnn che la situazione è “critica” e che il bilancio delle vittime è così alto che “nessuno conta i morti”. “Nessuno ti dirà quanti morti e feriti ci sono”, racconta il soldato alla Cnn, “perché nessuno lo sa per certo. Non una sola persona”. “Le posizioni vengono prese e riprese costantemente. Quella che oggi era la nostra casa, il giorno dopo diventa quella di Wagner”, aggiunge il soldato che la Cnn mantiene anonimo per la sua sicurezza.

Dopo incontro russi- ucraini ad Ankara, scambio di 40 prigionieri

Mosca e Kiev hanno concordato uno scambio di 40 prigionieri di guerra, lo ha dichiarato sui social il commissario russo per i diritti umani Tatyana Moskalkova che ha incontrato il suo omologo ucraino Dmytro Lubinets in Turchia. Moskalkova ha affermato - come riporta la Tass - che durante il colloquio con Lubinets ha discusso la questione dei soldati russi dispersi in azione. “Ci siamo scambiati le liste dei soldati dispersi. Oggi posso rivelare i risultati, dal momento che abbiamo trovato un certo numero di persone, che sono vive e tenute prigioniere”, ha specificato. “Da parte sua, Lubinets ha anche lavorato per stabilire dove si trovassero i militari russi dispersi. Oltre 22 persone sono state ritrovate e alcune di loro sono state riportate a casa”, ha detto.

Truppe russe bombardano ospedale pediatrico a Kherson

Le truppe russe hanno bombardato un ospedale pediatrico a Kherson, danneggiando l’unità neonatale. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Yaroslav Yanushevich, come riferisce Ukrinform. “Gli occupanti russi continuano a colpire l’ospedale clinico pediatrico regionale di Kherson - ha affermato Yanushevich - Ieri sera, hanno nuovamente attaccato la struttura medica: hanno sparato contro il luogo in cui prestano assistenza medica ai neonati”. Come riportato da Ukrinform, nelle ultime 24 ore i militari russi hanno bombardato il territorio di Kherson 63 volte, ferendo cinque persone.

Mosca, Soledar nostra entro oggi

“Entro la fine della giornata o al massimo domani mattina, saremo in grado di affermare che Soledar è completamente sotto il controllo delle nostre forze armate”. Lo ha affermato il comandante delle forze speciali russe Akhmat, Apty Alaudinov, in onda sul canale televisivo Russia-1. Lo riporta la Tass. “Soledar è attualmente nella fase di pulizia, in linea di principio può essere considerata come già presa, perché il numero di forze ucraine che si trovano all’interno non cambierà nulla”.

Intelligence Kiev, stop partenze per russi idonei al servizio militare

Secondo l’intelligence ucraina, in Russia dal 9 gennaio è stata limitata la partenza cittadini idonei al servizio militare. I servizi di Kiev hanno riferito che l’omologo russo Fsb ha inviato un ordine a tutti i dipartimenti di frontiera della Federazione (le guardie di frontiera fanno parte dell’Fsb) e hanno reso noto il testo: “Dal 9 gennaio 2023, il dipartimento di frontiera dell’Fsb garantirà la limitazione dei viaggi al di fuori del territorio della Federazione Russa dei cittadini che hanno una conclusione di prontezza per servizio militare”. Questa mattina durante un briefing con la stampa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha smentito la notizia della restrizione per i cittadini idonei al servizio militare.

Dl Ucraina, Senato approva con 125 sì, contrari M5S e Avs

Con 125 voti favorevoli, 28 contrari e 2 astensioni il Decreto legge che proroga a fine 2023 l’invio di armi italiane in Ucraina (185/2022) è stato approvato dal Senato. Il provvedimento, che proroga la cessione di materiali militari all’Ucraina fino al 31 dicembre 2023, passerà alla Camera per l’ok definitivo. Come hanno specificato poi fonti del gruppo M5s, i senatori del Movimento hanno votato ’no’, come quelli di Verdi-Sinistra italiana che avevano annunciato la loro contrarietà in Aula.

Mosca, ucraini circondati e bombardati a Soledar

Truppe aerotrasportate russe hanno circondato le forze ucraine nella cittadina di Soledar, nel Donbass, e ora le stanno bombardando. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia Ria Novosti. I russi, precisa il ministero, hanno bloccato la cittadina a nord e a sud.

Cremlino, monitoriamo su consegne bombe a grappolo a Kiev

Sulle consegne di bombe a grappolo all’Ucraina da parte della Turchia, Mosca ha affermato: “Stiamo monitorando attentamente”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia Tass. “Ovviamente, è difficile parlare dell’affidabilità di questi messaggi”, ha aggiunto Peskov, riferendosi a quanto rivelato dalla rivista Foreign Policy, “sai che ci sono più falsi messaggi che affidabili e veritieri”. Il portavoce del Cremlino ha anche ricordato che la Russia è ben consapevole delle consegne di Ankara di munizioni e droni a Kiev. “Ma allo stesso tempo”, ha sottolineato Peskov, “siamo ancora uniti alla Turchia da rapporti di partenariato basati sul vantaggio reciproco, sulla comprensione reciproca, sul rispetto reciproco e sulla disponibilità reciproca a discutere i problemi più difficili”.

Vedi anche: Turchia invia a Kiev bombe a grappolo della Guerra fredda

Cremlino: non c’è prospettiva di colloqui di pace con Kiev

Non ci saranno colloqui di pace con Kiev finché il dialogo con la Russia rimarrà vietato dalla legge ucraina: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Commentando una dichiarazione del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo cui la Russia è disposta a tenere colloqui con l’Ucraina, Peskov ha detto che “in una situazione in cui la legge ucraina vieta al presidente ucraino di contattarci o di impegnarsi in qualche modo con noi e l’Occidente è ovviamente riluttante a concedere a Kiev una certa flessibilità, non è possibile discutere di qualsiasi prospettiva (di dialogo) a questo punto”. Lo riporta la Tass.

Mosca: non abbiamo fretta a dichiarare vittoria a Soledar

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che la Russia “non ha fretta” a dichiarare la vittoria a Soledar. “Aspettiamo i rapporti ufficiali, ma c’è una dinamica positiva nell’evoluzione”, ha affermato, come riporta Ria Novosti.

Turchia invia a Kiev bombe a grappolo della guerra fredda

La Turchia ha iniziato a inviare all’Ucraina una forma di bomba a grappolo progettata dagli Stati Uniti, arma potente e controversa dell’epoca della Guerra fredda per distruggere i carri armati russi: lo hanno dichiarato a Foreign Policy funzionari Usa ed europei. Le armi sono progettate per esplodere in submunizioni più piccole, possono rimanere sul campo per anni se non esplodono subito. La legge vieta agli Usa di esportarle. «Dopo che gli Usa hanno negato a Kiev l’accesso a queste munizioni, solo la Turchia poteva fornirle. Questo dimostra che Ankara è un importante sostenitore militare dell’Ucraina», hanno spiegato le fonti.

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Tayyip Erdogan (Reuters)

Kiev, non è vero che Soledar è sotto il controllo russo

L’esercito ucraino smentisce le affermazioni del capo dei mercenari della «Wagner» Yevgeny Prigozhin secondo cui la città di Soleadr sarebbe sotto il controllo russo. «I russi dicono che Soledar è sotto il loro controllo, questo non è vero», afferma il rappresentante del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina Serhiy Cherevaty come riporta Ukrainska Pravda. «Sembra che l’ubicazione di Prigozhin non sia vera, e non si trova nelle miniere di Soledar», aggiunge Kiev.

Kiev, 112.960 militari russi uccisi da inizio guerra

La Russia ha perso nell'ultimo giorno 590 uomini, facendo salire a 112.960 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 112.960 uomini, 3.094 carri armati, 6.159 mezzi corazzati, 2.078 sistemi d’artiglieria, 437 lanciarazzi multipli, 217 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 285 aerei, 275 elicotteri, 4.826 autoveicoli, 17 unità navali e 1.862 droni.

Tajani, Italia continuerà a fare sua parte, forniremo altre armi

«L’Italia continuerà a fare la sua parte» in Ucraina e «siamo pronti a inviare altre armi» con l’obiettivo di arrivare a «una pace giusta» che riconosca «l’indipendenza» di Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Radio Capital e sottolineando che «stiamo facendo tutto quello che possiamo, abbiamo aumentato di 10 milioni i contributi economici, inviato oltre 50 tonnellate di materiale elettrico per la ricostruzione della rete elettrica del Paese distrutta dagli attacchi russi».

Tajani ha quindi aggiunto che «continuiamo a sostenere l’Ucraina anche con altre armi, lo ha deciso il Parlamento, ora si voterà al Senato». Il titolare della Farnesina ha precisato che «prima di inviare altre armi sarà informato il Parlamento». In ogni caso, ha aggiunto il titolare della Farnesina, «l’Italia continuerà a fare la sua parte insieme agli alleati», a fornire armi «per quanto possibile, e stiamo discutendo con i francesi per i sistemi di difesa aerea».

Servizi Occidente, da Wagner un quarto dei combattenti russi

«C’è la possibilità realistica che il personale (del Gruppo) Wagner costituisca ora un quarto o più dei combattenti russi» in Ucraina: lo afferma un funzionario dell’intelligence occidentale che ha voluto mantenere l’anonimato, come riporta il Guardian. Secondo l’intelligence la milizia privata russa di Yevgeny Prigozhin sta giocando un ruolo sempre più significativo nella campagna di Mosca ma la sua efficacia militare nel settore di Bakhmut - dove sono concentrate le loro forze - è ancora considerata limitata. Infatti, secondo lo stesso funzionario il ritmo dell’avanzata è così lento che «a volte ci vogliono due settimane per prendere una singola casa». Ieri sera Prigozhin ha annunciato su Telegram che «unità della compagnia militare privata Wagner hanno preso l’intero territorio di Soledar sotto il suo controllo. Il centro cittadino è stato circondato e si combatte una guerra urbana. Il numero dei prigionieri sarà annunciato domani (oggi, ndr)». Soledar si trova a 10 km a nord di Bakhmut.

Kiev, centrale Zaporizhzhia off-limit per 1.500 dipendenti

Le autorità filorusse della regione di Zaporizhzhia negano i pass e l’accesso all’omonima centrale nucleare a quasi 1.500 dipendenti che si sono rifiutati di ricevere il passaporto russo e di firmare un accordo con l’Agenzia nucleare statale russa Rosatom: lo scrive questa mattina nel suo rapporto quotidiano lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine, come riporta il Kyiv Independent. Secondo l’esercito di Kiev, Mosca sta cercando nuovi dipendenti in Russia da portare nella centrale nucleare e sta già preparando gli alloggi per i futuri dipendenti attraverso la cosiddetta “nazionalizzazione” degli appartamenti dei residenti locali che sono fuggiti a causa della guerra.

Zelensky ai Golden Globe: chiaro chi vincerà, no Terza Guerra Mondiale

«È chiaro chi vincerà in Ucraina», dove «la guerra non è ancora finita». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio in videoconferenza alla cerimonia di assegnazione dei Golden Globe. «Non ci sarà una Terza Guerra Mondiale», ha aggiunto Zelensky, dicendo che «la situazione sta cambiando» in Ucraina. «La prima guerra mondiale ha causato milioni di vittime. La seconda guerra mondiale ne ha causate decine di milioni. Non ci sarà una terza guerra mondiale, non è una trilogia”, ha detto Zelensky sostenendo che con l’aiuto del mondo libero “l’Ucraina fermerà l’aggressione russa sulla nostra terra».

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Volodymyr Zelensky, durante un suo messaggio (Ansa)


Senato, oggi voto su proroga invio aiuti militari

Oggi in Senato è atteso il voto per la proroga dell’invio di aiuti militari dell’Italia all’Ucraina. Probabile il voto contrario di parte delle opposizioni, a partire dal Movimento cinque stelle.

Zelensky toglie cittadinanza a 4 politici filorussi <br>

Il presidente Vladimir Zelensky ha revocato la cittadinanza ucraina a quattro tra politici ed ex politici legati alla Russia. Tra di loro c’è anche il deputato Viktor Volodymyrovych Medvedchuk, amico di Vladimir Putin e contrario all’adesione dell’Ucraina all’Ue. «Sulla base dei materiali preparati dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina e dal Servizio statale per la migrazione dell’Ucraina, e in conformità con la Costituzione del nostro Stato - ha detto ieri sera Zelensky nel suo consueto discorso di fine giornata -, ho deciso di sospendere la cittadinanza a quattro persone: Andriy Leonidovych Derkach, Taras Romanovych Kozak, Renat Raveliyovych Kuzmin e Viktor Volodymyrovych Medvedchuk». «Se i deputati del popolo scelgono di servire non il popolo ucraino ma gli assassini che sono venuti in Ucraina, le nostre azioni saranno appropriate. E non sono le ultime decisioni del genere. I servizi stanno funzionando», ha aggiunto il presidente ucraino.

Mosca, Wagner rivendicano conquista di Soledar

I mercenari russi del Gruppo Wagner rivendicano di aver conquistato la cittadina ucraina di Soledar e di averne circondato il centro, dove si combatte: lo ha affermato il fondatore e capo della milizia, l’oligarca amico di Putin Ievgheni Prigozhin. “Unità della compagnia militare privata Wagner hanno preso l’intero territorio di Soledar sotto il suo controllo. Il centro cittadino è stato circondato e si combatte una guerra urbana. Il numero dei prigionieri sarà annunciato domani”, scrive Prigozhin sul canale Telegram del Gruppo Wagner.

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Soledar dopo un attacco a inizio gennaio (Reuters)

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