di Andrea Fontana
La Borsa gli indici del 9 febbraio 2023
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Arriva il rimbalzo per le Borse europeedopo una prima parte di settimana anonima perché segnata dalla prospettiva di nuovi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve: l'inflazione tedesca sotto le attese a gennaio (8,7% annuo contro 8,6% di dicembre ma a fronte di previsioni per 9,4%) e alcune trimestrali (Siemens, Bayer, Astrazeneca, Credit Agricole, Aegon) hanno posto le premesse per una seduta di recupero. Ha fatto eccezione Zurigo (SMI) a causa del ko di Credit Suisse (-15%) che, dopo la quinta trimestrale consecutiva in rosso, ha previsto perdite anche nel 2023. Piazza Affari è stata la migliore di giornata: l'indice FTSE MIB ha beneficiato soprattutto del buon andamento di bancari e automotive.
Oltre oceano, dopo un iniziale rialzo Wall Street, ha chiuso negativa: il Dow Jones ha perso lo 0,73%, il Nasdaq ha ceduto l’1,02% e lo S&P 500 ha lasciato sul terreno lo 0,88%. L'attenzione degli investitori è sulle trimestrali: finora, il 63% delle società sullo S&P 500 ha pubblicato i risultati del quarto trimestre del 2022 e, di queste, il 69,5% ha battuto le stime degli analisti, secondo i dati di FactSet; negli ultimi tre anni, però, il 79% delle società ha battuto in media il consensus. A trainare i listini sono i titoli di Disney e PepsiCo: il colosso dell'intrattenimento ha registrato utili e ricavi sopra le attese e ha annunciato il taglio di 7.000 posti di lavoro e risparmi per 5,5 miliardi di dollari grazie a un piano di ristrutturazione; la multinazionale delle bibite ha registrato ricavi in rialzo di quasi l'11% a 28 miliardi, contro attese per 26,83 miliardi, prevedendo per quest'anno un rialzo del 6%. L'utile trimestrale è stato di 518 milioni, o 37 centesimi per azione; l'utile adjusted è stato di 1,67 dollari per azione, contro attese per 1,65 dollari. L'utile per azione adjusted è atteso in crescita dell'8% nel 2023 a 7,20 dollari, contro attese per 7,27 dollari. Crollo, invece, per il titolo di Mattel a causa di conti inferiori alle attese nel trimestre dello shopping natalizio.
Sul fronte macro, il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 4 febbraio, è aumentato di 13.000 unità a 196.000 (seasonally adjusted), secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro; le attese erano per un dato a 190.000. Il dato della settimana precedente è rimasto invariato a 183.000. Nel pieno della pandemia, gli Stati Uniti avevano registrato un massimo di 6,9 milioni di nuove richieste settimanali.
Seduta di trimestrali in Europa, con Siemens che ha migliorato le stime per le vendite nell'intero anno e ha registrato utili migliori delle attese. Numeri oltre le attese anche per AstraZeneca che registra una delle migliori performance del listino londinese dopo la trimestrale, mentre gli acquisti su Bayer sostengono il comparto farmaceutico. A Parigi Credit Agricole ha chiuso il 2022 con un utile netto di competenza di 5,43 miliardi di euro, in calo del 7% sul 2021, ma superiore alle stime degli analisti che erano tra 4,4 e 4,8 miliardi. Ad Amsterdam il gruppo assicurativo Aegon ha realizzato un risultato opereativo del 2022 stabile a 1,9 miliardi di euro. Seduta nera per il Credit Suisse,che ha registrato una perdita di oltre 7 miliardi di franchi svizzeri (il risultato peggiore dalla crisi dl 2008) e ha avvertito che anche per quest'anno ci sarà una perdita «sostanziale».
Milano nel segno delle banche e dell'automotive. Tra gli istituti di credito Unicredit e Intesa Sanpaolo dopo che le parole del presidente della vigilanza Bce Enria hanno rassicurato sullo stato di salute del settore e sulla possibilità di procedere con la distribuzione di capitale ai soci attraverso dividendi e buyback. Nel comparto bene Mediobanca dopo i risultati e, fuori dal Ftse Mib, rimbalzo di Banca Mps che aveva reagito negativamente ai conti. Nell'automotive in evidenza Stellantis, Iveco, Cnh e Pirelli. In rosso Diasorin. Realizzi su Saipem protagonista di un incremento in doppia cifra nelle ultime sessioni. In rosso Telecom Italia dopo alcune indiscrezioni che sembrano indicare valutazioni più basse nella offerta di Kkr per la rete.
Sul fronte dell'energia, in discesa nel pomeriggio il prezzo del petrolio dopo tre giorni di rialzi che hanno portato a guadagni di circa il 7%. Nella seduta di mercoledì i dati Aie hanno evidenziato un rialzo maggiore delle attese sia delle scorte di greggio che di quelle di benzina e distillati, con la produzione di petrolio negli Usa che è salita al massimo da aprile 2020 a 12,3 milioni di barili al giorno.Ad Amsterdam il gas sale leggermente a 53 euro al megawattora.
In calo lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco si attesta a 182 punti base dai 187 punti segnati al closing di ieri. Flessione netta, invece, per il rendimento del BTp decennale benchmark che ha chiuso al 4,13% dal 4,24% del closing della vigilia.
"Penso che, sull'inflazione complessiva, abbiamo girato pagina: non solo e' scesa ma e' ora e' al di sotto di quanto pensavamo sarebbe stata a novembre, tuttavia abbiamo bisogno di avere piu' evidenza del fatto che questo processo abbia effetto". Cosi' il governatore della Banca d'Inghilterra Andrew Bailey intervenuto con altri rappresentanti dell'istituto al Treasury Committee del Parlamento inglese. L'inflazione ha rallentato al 10,5% a dicembre da oltre l'11% precedente e ora la Banca d'Innghilterra si aspetta un rallentato sotto il 5% entro fine anno: l'andamento ha portato l'istituto a indicare nei giorni scorsi che l'aumento dei tassi potrebbe aver raggiunto il suo picco. Bailey tuttavia ha espresso preoccupazione sul fatto che un incremento delle retribuzioni nel settore pubblico possa alimentare nuovamente l'inflazione se non compensato da un aumento delle tasse. Il governatore pur riconoscendo la presenza di un cuneo tra retribuzioni private e retribuzioni pubbliche ha messo in guardia il governo di Londra da azioni che aumentino il debito per finanziare l'incremento delle retribuzioni per le possibili ricadute sull'inflazione e anche sulla politica monetaria della BoE. Le posizioni espresse da Bailey hanno dato ulteriori spinta alla sterlina britannica, gia' ben intonata questa mattina, che e' arrivata a scambiare in area 1,22 dollari e a 0,885 pound per un euro. Il cambio tra euro e dollaro resta al di sotto di quota 1,08.
Per visualizzare questo contenutoapri la pagina su ilsole24ore.com
Andrea Fontana
Redattore Radiocor
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy