di Barbara Ganz
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Il 2022 si chiude per il Nord-Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia) con una espansione del proprio sistema imprenditoriale, registrando un bilancio positivo tra iscrizioni e cessazioni di 3.340 imprese, pari ad una crescita su base annua dello 0,48%. Dati positivi, per quanto il tasso di crescita delle imprese riferito all’area sia piuttosto distante da quello medio nazionale (+0,79%), e per di più in forte calo rispetto al tasso registrato nel Nord-Est nel 2021 (+0,86%), un anno, però, di transizione, caratterizzato dal rimbalzo economico post-Covid. È il Trentino-Alto Adige con un tasso di crescita pari al +0,88%, a trainare verso l’alto il valore medio della macro-ripartizione, rivelandosi tra le regioni più dinamiche anche su scala nazionale (sesto posto nella rispettiva graduatoria), mentre Veneto (+0,43%) e Friuli-Venezia Giulia (+0,29%), in analogia con l’anno precedente, registrano valori inferiori al dato Italia. Scendendo di livello nell’analisi territoriale, spiccano la provincia autonoma di Bolzano (+1,34%) e Trieste (+1,31%), rispettivamente sesta e ottava nella classifica delle province italiane. Ad eccezione di Gorizia (+0,98%), tutte le altre province segnano valori al di sotto della media nazionale; in particolare, Udine (-0,08%), Rovigo (-0,40%) e Belluno (-0,64%) chiudono l’anno con un valore negativo. La disponibilità di dati comunali consente analisi molto dettagliate, in grado di far emergere tendenze diverse tra tipologie di comuni, come, ad esempio, in funzione della propria capacità attrattiva. Una classificazione a cui si fa spesso riferimento, a questo riguardo, è quella dei comuni capoluogo di Sistema Locale del Lavoro (Sll). I Sll sono, infatti, una partizione del territorio nazionale in 610 aree aventi la caratteristica di esaurire al proprio interno gran parte dei movimenti per lavoro o per studio. Di conseguenza, i rispettivi capoluoghi sono i comuni che si ritengono più attrattivi in questo senso (per info www.istat.it/it/informazioni-territoriali-e-cartografiche/sistemi-locali-del-lavoro). I dati rivelano come gli 80 comuni capoluogo dei SLL del Nord-Est siano decisamente più performanti rispetto al complesso dell’area, con un tasso di crescita imprenditoriale più che doppio (+0,97%), e che arriva quasi a triplicarsi nei 26 comuni del Trentino-Alto Adige (+1,40%), per effetto soprattutto dell’elevata natalità (6,33 nuove iscrizioni ogni 100 imprese esistenti all'inizio del 2022; 5,4 in regione e 5,15 in Italia). Esaminando gli 80 Sll nella loro globalità, e non solo i comuni capoluogo, spiccano diverse realtà: 5 dei Sll dell’area si collocano tra i primi 50 in Italia per dinamicità imprenditoriale. Nello specifico, il Sll di Malcesina raggiunge un tasso di crescita del 2,3% (12esimo su 610), seguito dai Sll di Bolzano (1,86%), Bressanone (1,86%), Badia (1,72%) e Monfalcone (1,69%).
Barbara Ganz
Corrispondente a NordEst
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