di P.Sol.
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Cosa tiene insieme un artista come Banksy e un rapper come Snoop Dogg, una schiacciata di Le Bron James con gli zombie CryptoPunk, i gattini digitali dei CryptoKitties con le applicazioni di finanza digitalizzati? Sono tutti mondi che hanno scommesso sugli Nft, i token non fungibili che rappresentano l'ultima moda del mondo delle criptovalute.
L'anno scorso il settore valeva 250 milioni di dollari, nella prima metà dell'anno si sono registrati scambi per oltre 2,5 miliardi, esplosi poi a più di dieci miliardi nel solo terzo trimestre, con valutazioni stratosferiche per singole opere o collectibles.
Il rischio di bolla è dietro l’angolo. Ma un report di Kearney sottolinea come l’esperienza un po' disordinata e carica di eccessi di questi mesi abbia evidenziato anche le opportunità che i token non fungibili possono offrire alle aziende, di qualsiasi settore.
Per di più ora è sceso in campo un colosso come Coinbase che ha fatto della semplificazione e dell'accessibilità a un mondo complesso come quello delle criptovalute la missione del business. E che ora ha annunciato anche una piattaforma dedicata agli Nft per farsi carico della creazione, della gestione e degli scambi dei token per conto di singoli e aziende. In maniera semplice.
Perché, come il bitcoin e le criptovalute, anche i token non fungibili non sono uno strumento di immediata comprensione. Il token è la rappresentazione digitale di un bene che viene gestito su blockchain, il che significa che può essere scambiato tra due persoine senza dover passare per un intermediario.
Se è “non fungibile” vuol dire che sono rappresentazioni univoche di un singolo bene, per esempio un'opera d'arte, un file musicale, un'immagine.
In questo modo l'Nft diventa la certificazione sicura e non modificabile che testimonia l'autenticità del bene e la proprietà. Per questo i token non fungibili stanno raccogliendo sempre più l'interesse delle aziende interessate, per esempio, a coinvolgere e fidelizzare i propri clienti o i propri fan, come avviene nel mondo del calcio.
Ma la certificazione di autenticità può essere sfruttata dalle case di moda per contrastare la contraffazione. Mentre in ambito finanziario come strumento agile a disposizione del venture capital per il finanziamento delle imprese. Avere un rapporto univoco tra chi emette l'Nft e chi lo possiede permette infatti di riservare ai possessori contenuti esclusivi e possibilità di accedere a servizi riservati.
Ne è un esempio la nuova iniziativa di How to Spend it del Sole 24 Ore, giornale nato per offrire esperienze rare, speciali, provate in anteprima per i suoi lettori. Oggetti, servizi, informazioni esclusive saranno visibili solo tramite un Qr code e un codice d'accesso sulla nuova app per smartphone.
La tecnologia apre alla possibilità di un rapporto personalizzato, di un dialogo uno a uno, trasformandosi in un modo per portare il giornale e i suoi contenuti più speciali direttamente “a domicilio”, dentro lo smartphone. Sarà così possibile entrare dietro le quinte degli shooting fotografici, collezionare le copertine (anche quelle che non hanno mai visto la luce), interagire, acquisire punti, ottenere pezzi d'arte digitale...
Allo stesso tempo essendo appoggiato su blockchain, l'Nft diventa un nodo di una rete di nodi che hanno tutti le stesse informazioni, in maniera condivisa.
E questo ha permesso al Sole 24 Ore di pubblicare un libro aperto ai contributi di tutti i lettori.“Primo non comandare. I dieci comandamenti per il Ceo del futuro” di Natalia Borri, Francesco Pagano e Pierangelo Soldavini (Il Sole 24 Ore, euro 14,90) è il primo libro su blockchain.
I lettori possono fruire di contenuti esclusivi e contribuire con il loro parere sulla leadership del futuro. Che sarà a tutti gli effetti inserito nella versione digitale del libro, visibile a tutti gli altri lettori.
Pierangelo Soldavini
Vicecaporedattore
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