di Monica D'Ascenzo
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Investire nell’intelligenza artificiale. Un must anche per i fondi di venture capital italiani. In questa direzione va l’annuncio di Deep Ocean Capital Sgr, che lancia Deep Blue Ventures, fondo deep tech nato per sostenere le startup, spin-off e più in generale le iniziative di innovazione nell’ambito aerospaziale con particolare focus sulle tecnologie dell’IA applicate ai settori della sanità e della sostenibilità.
Il fondo debutta con una dotazione da 40,8 milioni di euro, su un target complessivo di raccolta di 70 milioni di euro. Il primo closing è stato sottoscritto dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI) del gruppo BEI e da Cdp Venture Capital Sgr tramite il fondo di Technology Transfer (in qualità di corner investor) insieme a Blue Ocean Finance e ReItaly21 come investor. In prospettiva il fondo sarà aperto all’ingresso di altri soggetti, investitori professionali e non.
L’iniziativa vede anche la partecipazione di partner industriali e istituzionali come Leonardo, l’European Space Agency, l’incubatore di imprese del Politecnico di Torino I3P e ancora il Cnr e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). «Con Deep Blue Ventures abbiamo optato per un modello operativo basato sulla creazione di un ecosistema del deep tech e del trasferimento tecnologico che coinvolga tutti gli attori necessari alla crescita delle imprese, ciascuno di essi operante nel rispetto del proprio ruolo, ma in stretta sinergia con gli altri» commenta Emilia Garito, chairman e co-founder di Deep Ocean Capital Sgr.
Deep Blue Ventures si focalizzerà sulla fase seed e early stage delle giovani imprese, ossia il percorso dallo stadio in cui le aziende verificano il product-market fit fino al momento in cui l’organizzazione ha costruito basi solide per iniziare a “scalare” nel proprio processo di crescita.
«L’Europa e l’Italia, grazie al loro patrimonio di università, che sono tra le migliori a livello globale, ai centri di ricerca e all’ingegno scientifico e industriale, sono ben posizionate per supportare gli innovatori di oggi e trasformarli nei grandi imprenditori di domani. Noi di Deep Ocean Capital siamo qui per cogliere e accelerare questa grande ondata di innovazione», sottolinea Domenico Nesci, ceo e co-founder di Deep Ocean Capital Sgr.
Il nuovo fondo si muoverà all’interno di un deep tech factory model, costituito da due elementi portanti: un fondo deep tech di venture capital, Deep Blue Ventures, che rappresenta la componente finanziaria, e una deep tech startup factory, ovvero l’ecosistema di venture builders, acceleratori, incubatori e venture studios che costituisce la componente industriale.
Monica D’Ascenzo
redattrice
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