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Intelligenza artificiale per scongiurare il rischio default aziendale: ecco lo standard tutto italiano

di Biagio Simonetta

La scienza rivoluziona l'intelligenza artificiale

Si chiama Mpai-Cui il primo standard internazionale utilizzato nell'ambito dell’uso dell’AI per la gestione del rischio nelle aziende. A svilupparlo, una startup italiana, Arisk

11 settembre 2021
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2' di lettura

Si chiama Mpai-Cui (Compression and Understanding of Industrial Data), ed è il primo standard internazionale per uno scambio dati efficiente tra macchine e sistemi di Intelligenza artificiale, utilizzato nell'ambito dell'uso dell'AI per la gestione del rischio nelle aziende. A svilupparlo, una startup italiana, Arisk, che si occupa di algoritmi predittivi di rischio grazie all'intelligenza artificiale applicata all'ingegneria.

Nello specifico, lo standard è stato messo a punto da un gruppo di lavoro misto, composto da Politecnico di Torino (coordinato dal professor Guido Perboli, docente di Metodi Quantitativi e Sistemi di Supporto per la Decisione presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione), in collaborazione con l'area ricerca e sviluppo di Arisk - che poi è già spin-off dello stesso Politecnico - presieduta dal professor Giuseppe Vegas e coordinata da Valeria Lazzaroli, nel ruolo di Cro, e dal Ceo Luciano Tarantino.

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Il progetto è stato sviluppato all'interno di Mpai Community, acronimo di Moving Picture, Audio and Data Coding by Artificial Intelligence. Si tratta di una organizzazione internazionale no profit dedicata agli standard di compressione dei dati basati sull’intelligenza artificiale, di cui il Politecnico di Torino è socio.

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Il Mpai-Cui è il primo standard mondiale che si occupa di fornire delle regole per lo scambio di dati tra computer e sistemi di intelligenza artificiale che forniscano predizioni fino a cinque anni sul fallimento, la governance e i rischi delle aziende. Un tassello importante per creare sistemi di allerta per gli imprenditori, gli enti pubblici, le banche e le assicurazioni che aiuterà ad operare in modo preventivo rispetto al rischio di default.

«E' un momento di grande soddisfazione – ha detto Guido Perboli - perché di fatto diamo vita al primo standard internazionale che consente di interpretare e processare dati e file di ogni tipo e fonte in modo uniforme con un metodo di calcolo trasparente riconosciuto dalle Autorità, anche per l'analisi dei principi contabili. Una vera innovazione che conferma la valenza del metodo algoritmico di analisi sviluppato negli anni da Arisk per il calcolo del rischio default, basato sulla considerazione che per capire quanto un’azienda sia solida finanziariamente o vulnerabile nelle sue attività core, è necessario analizzarne non solo gli aspetti finanziari, ma anche i suoi processi produttivi e organizzativi. Per questo c'era bisogno di un meccanismo che elaborasse ogni tipo di dato e desse come output un valore universalmente e uniformemente riconosciuto per rendere ancora più valida e concreta preventivamente la valutazione del rischio».

Fino al 20 settembre lo standard sarà disponibile in versione bozza sul sito di Mpai per raccogliere i suggerimenti della comunità scientifica e degli utenti, per poi essere ufficialmente pubblicato e disponibile all'utilizzo in ogni parte del mondo.

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