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Istat, natalità al minimo storico: nuovi nati sotto i 400mila. Musk: l’Italia sta scomparendo

Istat, nel 2022 natalità al minimo storico: neonati sotto i 400mila

Nel 2022 meno di 7 neonati e più di 12 decessi ogni 1.000 abitanti. È quanto emerge dagli indicatori demografici dell’Istituto nazionale di statistica

7 aprile 2023
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2' di lettura

La natalità in Italia è al minimo storico, e la mortalità resta ancora elevata: meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti. E’ quanto emerge dagli indicatori demografici dell’Istat relativi al 2022.

Nel 2022 i nati sono scesi, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto la soglia delle 400mila unità, attestandosi a 393mila. Dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite, il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrate dal 2019 in avanti. Questa diminuzione è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. In realtà, tra le cause pesano molto tanto il calo dimensionale quanto il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni).

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In 20 anni triplicati gli ultracentenari

L’altra faccia della medaglia dell’inverno demografico che l’Italia sta vivendo è la crescita costante della popolazione anziana, anche over 100. Nonostante l’elevato numero di decessi avvenuto in questi ultimi tre anni, oltre 2 milioni e 150mila, di cui il 90% riguardante persone con più di 65 anni, il processo di invecchiamento della popolazione è proseguito, portando l’età media della popolazione da 45,7 anni a 46,4 anni tra l’inizio del 2020 e l’inizio del 2023. Dunque, in questo periodo la popolazione residente è mediamente invecchiata almeno di ulteriori otto mesi. La popolazione ultrasessantacinquenne, che nell’insieme raccoglie 14 milioni 177mila individui a inizio 2023, costituisce il 24,1% della popolazione totale contro il 23,8% dell’anno precedente.

In 20 anni è anche triplicato il numero degli ultracentenari, che al primo gennaio del 2023 sono 22mila. La speranza di vita alla nascita nel nostro Paese è di 82,6 anni ed è in crescita per gli uomini mentre è stabile per le donne. Per gli uomini è stimata in 80 anni e mezzo (con un recupero quantificabile in circa 2 mesi e mezzo di vita in più rispetto al 2021), per le donne. I livelli di sopravvivenza del 2022 risultano ancora sotto quelli del periodo pre-pandemico, registrando valori di 6 mesi inferiori nei confronti del 2019, sia tra gli uomini che tra le donne.

Residenti: -3% in un anno

Meno nati in Italia, dunque, e più anziani. Ma anche meno residenti. Secondo gli indicatori demografici diffusi dall’Istat la popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2023 è di 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull'anno precedente, per una riduzione pari al 3 per cento. Prosegue, dunque, la tendenza alla diminuzione della popolazione, ma con un'intensità minore rispetto sia al 2021 (-3,5‰), sia soprattutto al 2020 (-6,7‰), anni durante i quali gli effetti della pandemia avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014.

Musk: «L’Italia sta scomparendo»

“L’Italia sta scomparendo”: lo scrive Elon Musk rispondendo su Twitter a un messaggio di un utente che aveva ricordato il calo di nascite in Italia evidenziato oggi dai dati Istat. Già lo scorso anno, rispondendo sempre allo stesso utente, il miliardario aveva spiegato in un altro tweet come “il collasso della popolazione è la maggiore minaccia alla civilizzazione”. A lui aveva poi risposto la leader di FdI Giorgia Meloni, che aveva spiegato che “continuando così avremo una società senza figli, che crollerà, ma è positivo che una persona visibile come Elon Musk ne parli”.

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