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Axa svetta a Parigi, buy back da 1 miliardo e conti semestre oltre attese

di Giuliana Licini

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Il gruppo ha concluso i primi sei mesi del 2022 con un giro d’affari di 55 miliardi di euro (+2%), un risultato operativo di 3,9 miliardi (+8%) e un utile netto di 4,1 miliardi (+3%)

3 agosto 2022
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3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Axa corre alla Borsa di Parigi, grazie all’annuncio di un nuovo programma di acquisto di azioni proprie più cospicuo delle attese, sulla scia di risultati semestrali migliori del previsto. Il titolo del gruppo assicurativo attorno alle 11,40 segna un progresso del 4,8% a 23,35 euro, con la migliore performance dell'indice CAC 40. «Tenuto conto della solidità dell'indice di Solvency» e dell'andamento della tesoreria, Axa intende lanciare un buy back da un miliardo di euro, che inizierà in tempi brevi per concludersi entro febbraio 2023. Nello scorso novembre aveva indicato di prevedere per quest’anno riacquisti fino a un massimo di 500 milioni di euro. «Siamo piacevolmente sorpresi non solo dal lancio del nuovo buy-back, ma anche dalle sue dimensioni», commentano gli analisti di Jefferies. Analoga l’opinione degli esperti di Jp Morgan secondo cui Axa «ha sorpreso positivamente» il mercato annunciando il lancio di un nuovo buy back «più rilevante e in tempi più brevi di quanto avessimo previsto».

Utile netto in crescita del 3% a 4,1 miliardi

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Oltre al riacquisto di azioni (che avviene sulla scia della conclusione di due programmi per un totale di 2,2 miliardi), gli analisti di Citi evidenziano che i risultati semestrali riflettono «una performance solida». Il gruppo Axa ha concluso i primi sei mesi del 2022 con un giro d’affari di 55 miliardi di euro (+2%), un risultato operativo di 3,9 miliardi (+8%) e un utile netto di 4,1 miliardi (+3%). L’utile operativo per azione è in crescita dell’11% a 1,48 euro. Gli analisti puntavano in media a un calo del risultato netto rispetto ai 3,99 miliardi del primo semestre 2021, a 3,4-3,6 miliardi di euro. L’indice di Solvency 2 è migliorato di 10 punti al 227%. Nei Danni la raccolta è salita dell’1% a 29,3 miliardi, con un combined ratio in aumento di 0,7 punti al 93,7% di riflesso a una maggiore frequenza di sinistri nel comparto auto, dopo la fine delle restrizioni alla mobilità in Europa e un aumento dei sinistri gravi principalmente per l’impatto della guerra in Ucraina, stimato in 300 milioni di euro ante imposte. Si tratta in quest’ultimo caso di accantonamenti contabilizzati in vista del possibile pagamento di indennizzi per l’immobilizzo di aerei in Russia a causa delle sanzioni.

Magament fiducioso su target al 2030

L’utile operativo Danni è comunque in crescita del 4% a 2,37 miliardi, trainato principalmente dal risultato finanziario. Il Vita, Risparmio, Previdenza ha registrato una raccolta premi lorda in calo del 5% a 16 miliardi, legato al calo delle polizze unit linked (-11% a 3,4 miliardi) e alla flessione del 12% a 4,5 miliardi dei prodotti di risparmio, con -17% in Europa. Il valore della nuova produzione è stabile a 1,3 miliardi e il volume in termini Ape sale del 6% a 3,3 miliardi. Il risultato operativo del segmento è in progresso del 7% a 1,3 miliardi, di riflesso alla buona performance dei prodotti di previdenza e per la resilienza delle commissioni di gestione, oltre che per il miglioramento del margine di investimento. Il comparto Salute ha segnato un giro d’affari di 8,8 miliardi, in crescita del 13%, con un Combined Ratio in aumento di 0,5 punti al 94,9%, di riflesso all’incremento dei sinistri da Covid-19 in Giappone. L’utile operativo del ramo è migliorato del 2% a 402 milioni. Nell’Asset Management i ricavi sono in crescita del 4% a 788 milioni, la raccolta netta è positiva per 14 miliardi, le masse medie in gestione ammontano a 771 miliardi (-2%), di riflesso allo «sfavorevole effetto dei mercati» e l’utile operativo è in progresso del 3% a 203 milioni. Nonostante il contesto economico «diventato più incerto», secondo il vice-ceo Frederic de Courtois, Axa resta «molto fiduciosa» sulla sua capacità di raggiungere gli obiettivi del piano strategico "Driving Progress 2023".

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