(IMAGOECONOMICA)
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Ridotta la sanzione per chi viola l'obbligo di comunicazione dei prezzi al Ministero (va fatta settimanalmente e se il prezzo varia) e di esposizione dei cartelli. Si va da un minimo di 200 ad un massimo di 2mila euro, in base al fatturato dell'esercente: meno dei 500-6mila euro previsti inizialmente, ma più di quanto promesso (da 200 a 800 euro) al tavolo tra i benzinai e il governo. L’accertamento delle violazioni resta affidato alla Guardia di finanza.
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