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Spesa online a casa, ecco chi punta sulla consegna ultraveloce (e sostenibile)

di Gianni Rusconi

Dal campo alla tavola, il made in Italy diventa digitale

Gli acquisti alimentari in rete sono ormai la norma, adesso a fare la differenza sono i tempi. Si affermano nuovi operatori specializzati

12 luglio 2021
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4' di lettura

Fare la spesa online e trovarsela recapitata a casa nell'arco di pochissimo tempo. Cambiano le abitudini dei consumatori con un denominatore comune: velocità. Ridurre i tempi di consegna a poche ore o addirittura a decine di minuti è divenuto un must trasversale a tutti gli operatori di questo settore: dalle grandi piattaforme di delivery (Just Eat, Uber Eats, Deliveroo, Glovo e via dicendo) agli specialisti in piatti pronti di vario genere come Foorban passando per gli ecommerce alla Cortilia e per quelle realtà che propongono generi alimentari di prima necessità o destinati a particolari nicchie di appassionati.

Parte da Milano l'avventura italiana dell'unicorno Gorillas. Nata a Berlino poco più di un anno fa grazie all'intuizione di un 32enne turco, Kağan Sümer, grandissimo appassionato di bici, Gorillas è sbarcata nel nostro Paese poche settimane fa con un servizio di spesa a domicilio on demand che punta su tre fattori: la velocità di consegna (10 minuti dall'ordine e costi fissi di 1,80 euro), una community di biker muniti di bici elettriche, una rete di micro-centri di distribuzione di “proprietà” che garantiscono la disponibilità di prodotti di generi alimentari e freschi allo stesso prezzo del supermercato e dei negozi al dettaglio.

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Come funziona il sistema, collaudato negli ultimi dodici mesi fra Germania, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi (oltre 20 le città servite), è presto detto. L'app mobile permette di accedere a un catalogo di circa 1.500 prodotti, l'impiego di addetti regolarmente assunti a tempo determinato per 6/9 mesi assolve alle consegne e alla logistica e i micro-centri fanno da hub per il “pick and pack” degli ordini. Il servizio è al momento attivo in alcuni quartieri di Milano e nelle prossime settimane toccherà altre città, a cominciare da Roma, Torino e Genova.

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Anche nel caso di Blok, startup spagnola arrivata a Milano nei mesi scorsi e nata per idea di due ex-manager di Glovo, Uber e Deliveroo, il piatto forte sono le consegne, tramite rider assunti e bici elettriche di proprietà, entro 10 minuti dall'ordine effettuato via app (Blok Groceries per iPhone e Blok Mercato Online per dispositivi Android). Il cuore del servizio è una rete di magazzini a uso esclusivo (il primo della serie in Italia è stato aperto nel capoluogo lombardo in zona Navigli) che servono a stoccare migliaia di prodotti (alimentari, piatti pronti compresi, ma anche articoli per l'igiene personale o la cura della casa) acquistati direttamente dai fornitori del largo consumo e rivenduti allo stesso prezzo del supermercato. Nel catalogo di Blok figurano inoltre anche prodotti locali provenienti da piccole attività di quartiere.

Alfonsino punta sulle piccole città: 400 Comuni entro il 2022. I suoi numeri sono un buon biglietto da visita: oltre 300 piccoli centri abitati serviti in sette diverse regioni, un migliaio di ristoranti affiliati e circa 250mila clienti attivi sulla piattaforma. Nata a Caserta nel 2016, Alfonsino è una startup foodtech cresciuta regolarmente anno su anno (il 2020 si è chiuso in utile con ricavi nell'ordine dei tre milioni di euro, rispetto agli 1,2 milioni dell'anno precedente) tenendo fede a un modello di consegna a domicilio più familiare e capillare, più vicino alle esigenze delle comunità locali e agli abitanti delle città che non superano i 250mila abitanti, spesso non coperte (o coperte solo parzialmente) dalle principali piattaforme di delivery. Le attività coperte spaziano dalla pizza ai piatti tipici delle trattorie, dal kebab ai ristoranti cinesi e giapponesi, e rimandano a uno schema operativo molto lineare. Si prenota il proprio pasto tramite la chat di Facebook (Messenger), grazie a un chatbot virtuale sviluppato in-house, oppure attraverso l'omonima app mobile (che permette anche di tracciare in tempo reale il rider incaricato di trasportare pasto) e in pochi passaggi si completa l'operazione.

Le consegne, effettuate in scooter o auto entro un raggio di copertura di 4,5 km dal centro cittadino, sono garantite entro i 30 minuti. L'idea di Alfonsino, per l'immediato futuro, è di estendere la propria comunità di partner (sono 1.500 gli esercizi affiliati previsti a fine 2021), i centri raggiunti con il servizio (il target è di 400 Comuni entro il 2022) e la flotta di rider: 3mila i collaboratori che saranno regolarmente contrattualizzati entro i prossimi 24 mesi su tutto il territorio nazionale, in aggiunta agli attuali 700.

Spesa a casa in 15 minuti, Macai ripensa il modello di supermercato online. È partita il 20 maggio scorso l'avventura del primo dark store di Macai, un magazzino nel centro di Milano da cui vengono organizzate le consegne della spesa a domicilio nell'arco di soli 15 minuti. Il supermercato online nato come appendice di Mymenu, la startup-piattaforma (recentemente acquistata dal Gruppo Pellegrini) che distribuisce a domicilio i pasti di oltre 500 ristoranti di fascia medio-alta, ha quindi cambiato pelle per rispondere alla tendenza del quick commerce, e cioè la consegna rapida a casa di prodotti di largo consumo e di prodotti freschi locali di qualità partendo da hub di prossimità. Rispetto al progetto originale, il nuovo “store” è uno spazio fisico chiuso al pubblico e in cui trovano posto generi fra loro molto eterognei, dal tonno in scatola agli articoli per l'igiene della casa, dalla pasta artigianale a prestigiose etichette di vino.

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