di Giulia Paganoni
Elon Musk (Reuters)
2' di lettura
La concorrenza tra le auto elettriche di piccole dimensioni è sempre più sferrata. Le case automobilistiche più affermate stanno presentando modelli agli ioni di litio con autonomia “tagliata” sui dati di utilizzo quotidiano delle citycar ma ancora i prezzi risultano essere piuttosto alti. Ed è proprio su autonomia e prezzo che Elon Musk sta lavorando per far decollare il nuovo modelli targato Tesla, marchio che ormai da tempo subisce una forte concorrenza da parte dei grandi costruttori come Vw e Audi.
Secondo delle indiscrezioni di alcuni media, entro il 2022/2023 è atteso un nuovo modello economico firmato Tesla con un’autonomia di 402 km (ciclo Wltp), sfidando i 350 km di Volkswagen ID.3.
Lo stile dovrebbe riprendere quello dell'attuale Model 3 ma con dimensioni più contenute.
Il fiore all'occhiello sarebbe la batteria con 4680 celle che consentirebbe di ridurre del 50% i costi di produzione ma, al tempo stesso, di accumulare cinque volte in più di energia, portando ad un aumento del 16% dell’autonomia.
La produzione massiva di questa batteria, unita allo sfruttamento delle risorse già impiegate per la produzione di Model 3 e Model Y presso lo stabilimento di Berlino (in Germania che dovrebbe entrare a regime a inizio 2022), consterebbe di mettere sul mercato la baby Tesla a un prezzo di circa 20mila euro, ben inferiore rispetto alle principali concorrenti, come Vw ID.3, Nissan Leaf e Peugeot 208.
Lo scoop arriva proprio nello stesso giorno in cui Tesla ha inaugurato quattro nuove aree di ricarica veloce in Italia (Brindisi, Catania, Oristano ed Olbia), raggiungendo in questo modo 43 stazioni di rifornimento di energia per un totale di circa 400 postazioni di ricarica veloce.
Dando uno sguardo più ampio al contesto europeo e Medio Orientale, attualmente sono presenti oltre 2.500 stazioni con più di 25mila colonnine di ricarica veloce.
L’amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato ha ordinato a Tesla di richiamare quasi 286mila veicoli per riparare un difetto del software che potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza.
L’autorità cinese ha dichiarato che il sistema di pilota automatico dei veicoli può attivarsi automaticamente portando a potenziali incidenti dovuti a un’accelerazione improvvisa. Il richiamo riguarda 211.256 Model 3 prodotte localmente, 35.665 importate e 38.599 Model Y assemblate in Cina e copre praticamente tutti i veicoli che Tesla ha venduto finora nel Paese. Il produttore statunitense ha confermato che fornirà gratuitamente aggiornamenti software ai propri clienti. In molti casi gli aggiornamenti possono anche effettuati da remoto
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