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Venezia celebra nella bellezza il suo mito

di Silva Menetto

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Per i 1600 anni dalla fondazione della città a Palazzo Ducale la Fondazione Musei Civici ha allestito una grandiosa mostra

13 ottobre 2021
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3' di lettura

In occasione delle celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione della città lagunare, a Palazzo Ducale, in Piazza San Marco, la Fondazione Musei Civici di Venezia ha allestito una grandiosa mostra che ricostruisce, attraverso le più importanti opere d'arte presenti nelle collezioni cittadine, il mito della Serenissima dalle origini fino ad oggi.
Venezia compie 1600. Anzi no.
Le città non nascono da un giorno all’altro, come Venere dalla schiuma del mare. La fondazione di una città è un processo lento, complesso, che si attua per fasi. La Serenissima però ha saputo costruire attorno a sé stessa un mito delle origini che ha fatto di una città una civiltà.

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Il mito di Venezia

E per nutrire il mito Venezia ha selezionato con cura il suo giorno e anno di nascita: 25 marzo (l'Annunciazione alla Madonna, secondo il calendario liturgico) del 421, data in cui, secondo la leggenda, fu posta la prima pietra della chiesa di San Giacometo a Rivoalto (Rialto), nucleo fondante della città lagunare. 421-2021: 1600 anni dalla fondazione di una città che è patrimonio universale come possono essere festeggiati?

Il Comune di Venezia ha organizzato un palinsesto di eventi che è iniziato quest'anno e che si estenderà anche al 2022, mentre la Fondazione Musei Civici di Venezia ha “messo in scena” un'imponente mostra allestita da Pier Luigi Pizzi nel luogo simbolo del potere e della gloria della Serenissima: l'Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, in Piazza San Marco.“Venetia 1600. Nascite e rinascite” è una mostra opulenta che offre al pubblico il meglio delle opere d'arte provenienti dalle collezioni cittadine, a cominciare dall'enorme tela di Vittore Carpaccio (oltre 3 metri di lunghezza) col Leone di San Marco simbolo della città, restaurata per l'occasione da Save Venice come molti altri capolavori esposti.

Dodici sezioni, oltre 250 opere

Dodici sezioni a tema, oltre 250 opere d’arte tra quadri, sculture, manufatti, documenti rari, che si susseguono per raccontare cadute e rinascite di un mito eterno che nei secoli ha conosciuto splendori e miserie, pestilenze e incendi, crolli e ricostruzioni, libertà e sottomissione, fino all'oggi, alla Venezia del Novecento capitale dell'arte contemporanea, alle “acque grandi” e ai cambiamenti climatici che ne stanno minando la sopravvivenza, al Mose, ai problemi del turismo di massa….Visitabile fino al 25 marzo 2022 (in tempo per festeggiare il 1601esimo compleanno) la mostra è stata curata da Robert Echols, Frederick Ilchman, Gabriele Matino, Andrea Bellieni sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli.

Narrare per immagini una città fondamentale per la storia, così unica eppure così fragile non era impresa facile. I curatori hanno scelto un punto di vista molto particolare: analizzare tutti i momenti di crisi rispetto ai quali Venezia ha dovuto e saputo rinascere dalle proprie ceneri come la mitica Fenice (che non a caso dà il nome al Gran Teatro cittadino), ripensando il proprio futuro e ridisegnando la “forma urbis”, sempre in bilico tra terra e mare, tra tradizione e modernità, tra mito e realtà. Testimoni di questi 16 secoli trascorsi sono i grandi artisti che hanno raccontato Venezia attraverso le loro opere – in mostra oltre a Carpaccio opere di Bellini, Tiziano, Veronese, Tiepolo, Rosalba Carriera, Guardi e Canaletto, fino a Canova, Hayez, Meduna; e ancora Pollock, Vedova, Tancredi, Santomaso, oltre al video finale di Bill Viola “The Raft” (La zattera) – assieme a scrittori, architetti, politici, uomini di scienze e legge che hanno contribuito alla grandezza di questa città.

Venezia è la Serenissima Repubblica, miracolo architettonico sulla laguna, bellezza e potere, porta d'Oriente, città dei Dogi e dell'evangelista Marco, dell'Arsenale e dell'industria navale, di Marco Polo e dei commerci, del primo Ghetto e del primo Lazzaretto, di Manuzio e dell'editoria, del vetro di Murano, di Goldoni e del teatro, della Biennale e della Mostra del Cinema.

Tutto è minuziosamente narrato in questa mostra che ha il pregio di aver riunito e proposto al pubblico in una narrazione diacronica una parte importante dell'immenso patrimonio artistico conservato in città, dopo oltre un anno di chiusura dei Musei Civici a causa della pandemia. Per Venezia, un bel regalo di buon compleanno.

“Venetia 1600. Nascite e rinascite”, Palazzo Ducale, Venezia, fino al 25 marzo 2022


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