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Foodu e l’e-commerce partecipativo: i clienti valutano cosa deve essere venduto

di Manuela Soressi

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Il ceo Antonella Fasano con un produttore aderente alla piattaforma di Foodu

Il ceo Antonella Fasano con un produttore aderente alla piattaforma di Foodu

Al via la prima campagna di crowdfunding su Mamacrowd per aumentare i test dei consumatori sui prodotti proposti online

20 ottobre 2021
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2' di lettura

I consumatori non decidono più solo cosa comprare ma anche cosa deve essere venduto, valutando la qualità e il gusto dei prodotti alimentari. Succede in Foodu, la startup nata nel 2020 in Puglia che propone il primo e-commerce partecipativo del mondo agroalimentare italiano.
«Abbiamo concepito questo progetto durante il primo lockdown partendo dalla constatazione che spesso i prodotti presenti sugli scaffali della Gdo sono selezionati sulla base di scelte commerciali e, quindi, non sempre tengono conto a sufficienza della qualità e del gusto, ossia delle esigenze dei consumatori», spiega la trentenne Antonella Fasano, ceo di Foodu che ha fondato insieme al coetaneo e conterraneo Paolo Pannarale.

Da qui è nata l'idea di una piattaforma di e-commerce in cui fossero la community degli shopper a proporre e decidere cosa mettere su questi scaffali virtuali. Solo i prodotti che superano l'esame qualità fatto da esperti indipendenti e la prova gusto affidata a un gruppo di consumatori (i cosidetti “approver”) che li testano in anteprima, acquistandoli a prezzi scontati, entrano nell'assortimento di Foodu. In un anno questa start-up di Palo del Colle è riuscita a coinvolgere oltre un migliaio di persone realizzando circa 22mila consumer test.

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«Le persone partecipano sia perché imparano a riconoscere la qualità dei nuovi prodotti – prosegue Fasano – sia perché trovano recensioni utili la selezione del nostro paniere, che al momento conta circa 500 prodotti. Ma l'obiettivo è di portarli nell'arco di 12 mesi a quota 1.500, che è la base minima per offrire una spesa completa».

L'espansione dell'offerta va di pari passo con la crescita dell'azienda e con le sue esigenze finanziarie. Per questo Foodu lancia il 21 ottobre 2021 su Mamacrowd la sua prima campagna di equity crowdfunding, con cui punta a raccogliere un massimo di 300mila euro (ossia il 14,2% del capitale sociale). Una cifra che servirà per espandere la presenza nel mercato della spesa online, per attirare nuovi soci e per accompagnare i produttori coinvolti in un processo di trasformazione “consumer centric”. Infatti, l'89% delle 800 piccole e medie aziende agroalimentari italiane che hanno aderito finora a Foodu non fanno testare i loro prodotti ai potenziali consumatori prima di metterli sul mercato. Per accompagnarli in questo percorso, Foodu ha implementato anche una linea di servizi b2b e una piattaforma di consumer science digitalizzata a servizio dei produttori, che consente loro di realizzare un community test digitalizzato in modo semplice e con un budget a misura di Pmi.

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