di Enrico Bronzo
(AFP)
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Prima le critiche sui social, poi le banane portate in piazza dalla Lega Nord e alla fine le fiamme: non è stata facile finora la vita a Milano per le 39 Trachycarpus fortunei comunemente dette palme, piantate in Piazza Duomo di fronte alla basilica principale della città.
Nel tardo pomeriggio di oggi si è saputo che sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza i vandali che, nottetempo, hanno bruciato tre palme. Lo rende noto il Comune di Milano precisando che le indagini proseguono per identificare gli autori del gesto. «È stato individuato, grazie all’analisi delle immagini delle telecamere in piazza Duomo svolta dalla polizia locale, il gruppo di persone che, pochi minuti dopo la mezzanotte, ha dato fuoco alle palme» spiega l’amministrazione.
Le polemiche
In piazza Duomo le palme erano state piantumate nella notte tra martedì e mercoledì scorso sponsorizzate da Starbucks - che arriverà nel 2018 con il suo primo punto vendita a Milano - a seguito del bando vinto per il restyling degli spazi verdi, alle spalle del monumento equestre a Vittorio Emanuele II. La novità aveva scatenato polemiche da parte del centrodestra a Palazzo Marino dove i consiglieri di Forza Italia avevano interrotto la seduta di discussione del bilancio di previsione. «Mancano sabbia e cammelli, e i clandestini si sentiranno a casa», aveva detto Matteo Salvini e la Lega Nord è stata la più critica sul progetto, manifestando con banane gonfiabili sia in Consiglio Comunale sia ieri pomeriggio in Duomo. «No all'africanizzazione di Piazza Duomo» si leggeva anche sullo striscione esposto sempre ieri dai militanti di CasaPound. Lo stesso sindaco Sala si era mostrato perplesso sulla scelta delle piante, pur rispettando il bando.
Cripta di San Sepolcro ( Fotogramma)
La palma sacra
Nella polemica delle palme si inserisce una curiosità storico-religiosa: è infatti proprio una palma in bronzo, realizzata per volontà del cardinal Carlo Borromeo nel 1600, a custodire simbolicamente il “punto zero” della città, il punto che secondo Leonardo da Vinci è da considerarsi il vero centro di Milano.
Quel punto è nella cripta della chiesa del S. Sepolcro, accanto alla Biblioteca Ambrosiana, in piazza Pio XI, a pochi metri da Piazza Duomo. In una mappa del Codice Atlantico Leonardo lo indica come “il vero mezzo” di Milano. Per Carlo Borromeo quel punto era l'ombelico della antica Milano e della civitas romana sia in termini geografici quanto etico-morali perché si trova accanto alla copia esatta del sepolcro di Cristo realizzata nel 1100 dentro cui è custodita terra prelevata dai Crociati a Gerusalemme.
Enrico Bronzo
vice capo servizio
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