di Simone Filippetti
Caso Epstein, una donna fa causa al principe Andrea
2' di lettura
Terremoto nel mondo bancario inglese nella notte di Halloween. L’amministratore delegato di Barclays, Jes Staley, si è dimesso all’alba del 1 novembre 2021.
L’addio, con effetto immediato, arriva dopo un’indagine da parte delle Authority della City di Londra sui suoi legami con il finanziere caduto in disgrazia Jeffrey Epstein, accusato di gravi reati sessuali e poi suicida in carcere.
La seconda banca più grande della Gran Bretagna, e uno dei colossi in Europa, ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha raggiunto un accordo sulle dimissioni di Staley dopo essere stato informato venerdì delle conclusioni preliminari in un’indagine da parte della Financial Conduct Authority (FCA) e della Prudential Regulation Authority su come Staley avesse caratterizzato la sua relazione professione con Epstein coinvolgendo Barclays.
L’indagine, iniziata a fine 2019, ha preso in esame anche le informazioni alla luce del fatto che sono state successivamente condivise con la Fca, che copre questioni relative alla City Conduct, le regole finanziarie ed etiche del mercato londinese.
Staley sarà sostituito da Krishnan Venkatakrishnan, attuale responsabile dei global markets di Barclays.
Buonuscita milionaria
Pure il mastino Staley è dovuto soccombere alla fine. Non si sa se effettivamente il banchiere abbia commesso dei reati o sia solo il danno reputazionale conseguenza indiretta del movimento #MeToo che si propone di denunciare presunti casi di molestie sessuali. Staley avrà comunque di che consolarsi: detiene 5,7 milioni di azioni della banca, che valgono 11 milioni di sterline agli attuali prezzi di mercato. Un altro pacchetto di milioni di azioni gli spetterebbe, in quanto maturato nel corso del tempo. In aggiunta, il tutto sarà condito da una ciliegina sulla torta di una buonuscita di 2,5 milioni di sterline.
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