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A scuola di terremoti e vulcani, porte aperte all’Istituto di Geofisica e Vulcanologia

di Redazione Scuola

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Sala di rilevamento sismico  dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Imagoeconomica)

Sala di rilevamento sismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Imagoeconomica)

Quarta edizione della Giornata dell'Alfabetizzazione Sismica, coinvolti circa mille studenti coinvolti in laboratori didattici e visite guidate

13 gennaio 2023
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2' di lettura

Imparare le “parole” della Terra giocando con la scienza e i ricercatori: sono stati circa 1.000 studenti e qualche centinaio di visitatori coinvolti nella quarta edizione della Giornata dell'Alfabetizzazione Sismica, le “parole” della Terra, organizzata il 13 gennaio dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) aprendo le porte nelle sue 8 sedi e organizzando circa 50 attività per coinvolgere il pubblico di ogni età con mostre, laboratori didattici e visite guidate. «Giornate come queste sono importanti perché i cittadini non conoscono abbastanza la Terra», ha detto Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv. «Avere un rapporto diverso col nostro pianeta significa saperci difendere - ha proseguito - significa soprattutto avere una concezione diversa di quello che sta sotto di noi che di fatto governa poi tutte le nostre attività».

Quarta edizione

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Giunta alla sua quarta edizione la Giornata dell'Alfabetizzazione Sismica è nata per stimolare una maggiore consapevolezza e sviluppare una cultura attenta alla prevenzione e lo ha fatto con eventi nelle varie sedi Ingv in Italia che si sono aperte alle scuole e a numerose iniziative per il pubblico. Dai laboratori didattici per bambini come Mareopoli nella sede di Roma o il Memory nella sede di Lerici (SP) fino a un'esibizione della flotta di droni usati per monitorare i vulcani, alla sede di Rocca di Papa, alla riapertura al grande pubblico del più antico laboratorio scientifico per lo studio dei vulcani, l'Osservatorio Vesuviano fondato nel 1841 dal Re Ferdinando II di Borbone a Ercolano. «Questa istituzione - ha detto Mauro Di Vito, direttore dell'osservatorio vesuviano di Napoli dell'Ingv - nasceva con l'obiettivo di studiare i vulcani, il Vesuvio in particolare, con strumentazioni innovative per l'epoca e con l'obiettivo di imparare a prevedere le eruzioni. Oggi è un osservatorio ancora attivo che monitora il Vesuvio 24 ore al giorno ma è anche un luogo che raccoglie una grande quantità di materiali del patrimonio storico culturale e scientifico».

Il successo dell’iniziativa

Grande la partecipazione del pubblico, con tutte le attività sold out. «Sono circa 10 anni - ha detto Stefano Branca, direttore dell'Osservatorio Etneo di Catania dell'Ingv - che abbiamo aumentato le nostre attività di divulgazione per rispondere alle costanti richieste soprattutto da parte delle scuole, tanto che abbiamo addirittura difficoltà a gestirle e abbiamo colleghi che ormai si occupano solo di divulgazione». «L'Italia è una nazione sismica, dove ci sono 10 vulcani attivi - ha aggiunto il presidente Ingv, Doglioni - che ha un ambiente meraviglioso ma che deve essere protetto e dal quale anche noi ci dobbiamo proteggere. Ma possiamo farlo solo e semplicemente se lo conosciamo». Non a caso la Giornata è stata fissata il 13 gennaio, per ricordare il disastroso evento sismico di magnitudo 7.0 in Abruzzo, che nel 1915 colpì la Marsica, in particolare la zona di Avezzano, provocando la morte di oltre 30mila persone.

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