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Tutte le grane dei candidati ministri M5S

di Redazione Roma

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(ANSA)

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2 marzo 2018
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2' di lettura

Come già avvenuto per i “super competenti” esterni al M5S schierati nei collegi uninominali, anche per la squadra dei 17 candidati ministri è subito partita la caccia agli scheletri negli armadi e alle contraddizioni.

Del Re (Esteri) figlia di un iscritto alla P2
Come rivelato da La Stampa, la designata agli Esteri, Emanuela Del Re - romana, laureata in etnologia, docente all'Università telematica Niccolò Cusano, esperta di geopolitica e sicurezza, migrazioni e rifugiati, conflitti, questioni religiose e minoranze - è figlia dell'avvocato Michele Del Re, massone iscritto alla P2 di Licio Gelli (nell’elenco ritrovato nel 1981 risultava membro attivo, fascicolo n. 661). Al quotidiano torinese lei ha spiegato: «Al tempo fu una caccia alle streghe. Purtroppo si trovò coinvolto suo malgrado per un disguido».

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Giuliano (Istruzione) e il vecchio idillio con Renzi
Il caso di Salvatore Giuliano, preside dell'Istituto Majorana di Brindisi, è stato il primo a emergere ieri. Colpa della sua attiva partecipazione ai cantieri della Buona Scuola e a quell’endorsement pubblico all’ex premier Matteo Renzi, seduto in platea, durante un evento di cui era relatore: «Presidente, la scuola è con lei». Colpa anche delle recenri schizofreniche dichiarazioni sulla riforma renziana per eccellenza: prima da superare, poi da distruggere.

Giannetakis (Interno) e il sì al referendum
La candidata ministra dell’Interno, Paola Giannetakis, criminologa esperta di intelligence e sicurezza nonché docente alla Link Campus University dell'ex ministro Dc Vincenzo Scotti da cui proviene una nutrita schiera di nuovi volti M5S compresa la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, è invece inciampata sul referendum sulle riforme istituzionali del 4 dicembre. Con altri studiosi, aveva firmato l’appello un “pacato Sì”. Non proprio in linea con la battaglia per il No condotta strenuamente dai Cinque Stelle. Fonti M5S hanno provato a smentire, ma carta canta.

Pesce (Agricoltura) e l'endorsement al ministro Martina
Alessandra Pesce, la dirigente del ministero delle Politiche agricole componente della segreteria tecnica del viceministro Andrea Olivero, ospite su La7 del programma Tagadà ha parlato così del dem Maurizio Martina: «È stato un buon ministro». Suscitando non poco imbarazzo in Di Maio, presente in studio con lei.

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