Taiwan, Pechino avverte Washington: "Una guerra sarebbe disastrosa"
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Dalle 5 del mattino (ora locale) dell’8 giugno, «37 velivoli dell’esercito popolare di liberazione cinese, inclusi J-11, J-16, H-6, YU-20 e Awacs, sono entrati in successione nello spazio aereo sud-occidentale di Taiwan», comunica il ministero della Difesa dell’isola su Twitter. Le forze armate taiwanesi «stanno monitorando la situazione da vicino con il nostro sistema Isr (informazione, sorveglianza e ricognizione, ndr) e hanno inviato in risposta aerei Cap, navi militari e sistemi missilistici terrestri», viene precisato. Intanto Usa, Taiwan e Giappone condivideranno i dati in tempo reale raccolti dai droni da ricognizione per rafforzare il coordinamento di fronte alla maggiore assertività della Cina nella regione.
È quanto riporta Financial Times, citando persone che hanno familiarità con il progetto. Verso la fine della presidenza Trump, gli Stati Uniti hanno annunciato più di 5 miliardi di dollari in vendite di armi a Taiwan, inclusi quattro droni aerei del valore di 600 milioni di dollari, destinati a migliorare le capacità dell’isola e scoraggiare un’invasione cinese.
Il quotidiano newyorkese ha anche affermato che Washington consentirà a questi velivoli di integrarsi nel sistema che utilizzeranno i militari Usa nella regione e la Forza di autodifesa nipponica. L’iniziativa consentirebbe a Washington e ai suoi partner di osservare in via simultanea tutte le informazioni raccolte dai veicoli aerei senza equipaggio.
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