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Tesla richiama oltre 360mila auto: sotto accusa il software di guida autonoma

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Epa

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Secondo l’ente Usa per la sicurezza stradale alcuni difetti nel software potrebbero causare incidenti. L’azienda di Musk non è d’accordo ma ha deciso il richiamo

17 febbraio 2023
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2' di lettura

Tesla sta richiamando oltre 360mila auto a causa di alcuni difetti riscontrati in una versione del suo software di guida autonoma. Difetti che, secondo i timori dell’ente governativo Usa sulla sicurezza stradale, potrebbero causare incidenti.

Il richiamo riguarda alcuni veicoli Model S e Model X prodotti tra il 2016 e il 2023, nonché i Model Y prodotti dal 2020 secondo quanto riporta anche un articolo del Financial Times.

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L’anno scorso Tesla ha venduto 1,3 milioni di veicoli elettrici in tutto il mondo. Il richiamo riguarda tutte le auto con la versione beta del software di guida autonoma. E da quanto sembra, l’azienda addebiterebbe ai clienti un costo aggiuntivo di 15mila dollari per il software aggiornato.

La richiesta di richiamo delle auto da parte dell’Agenzia statunitense rappresenta una nuova sfida per l’amministratore delegato di Tesla Elon Musk, che ha più volte affermato che la versione beta del software è quasi pronta per il rilascio completo.

Questa tegola si abbatte sul tycoon mentre si trova ancora al centro delle polemiche per il modo di gestire il social Twitter da quando ne è divenuto proprietario e mentre la “sua creatura” Tesla sta affrontando un rallentamento nella crescita delle consegne di auto nuove, frenata che ha portato Musk a decidere una riduzione dei prezzi in quanto la domanda non supera più di molto la produzione.

Il software Autopilot della casa automobilistica, una tecnologia di assistenza alla guida più semplice rispetto al software di guida autonoma completo, è sotto indagine da parte dell’autorità di regolamentazione della sicurezza statunitense dal 2021.

L’Autopilot è stato attivato in 11 casi in cui una Tesla è stata coinvolta in un incidente stradale, causando un totale di 17 feriti e un morto. «Il responsabile del programma se n’è andato l’anno scorso – scrive il Financial Times – e giovedì scorso un ente di controllo del lavoro statunitense ha ricevuto una denuncia secondo la quale diversi dipendenti che lavoravano all’Autopilot sono stati licenziati come ritorsione per aver cercato di formare un sindacato».

Il software è in grado di guidare e cambiare corsia, anche se il conducente deve prestare attenzione alla strada e al veicolo. Tuttavia, secondo l’Agenzia Usa, il software «può consentire al veicolo di comportarsi in modo non sicuro in prossimità degli incroci». Tesla non è d’accordo ma «ha deciso di procedere a un richiamo volontario per eccesso di cautela».

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