Energia ma non solo: ecco le scarsità da guerra
2' di lettura
È il giro di lancette che accompagna di consuetudine l’arrivo della primavera. Domenica 27 marzo, alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti, fino al ritorno all’ora solare il 30 ottobre. Nei sette mesi in cui sarà in vigore l’ora legale, secondo le stime di Terna – la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale – l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora. Il che comporta un significativo beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico stimato da Terna sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora, infatti, si ritarda l'uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l’effetto ”ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.
Dal 2004 al 2021, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2022 è calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il “cliente domestico tipo in tutela” (secondo i dati dell’Arera) è,attualmente, pari a circa 46,03 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 420 milioni di kilowattora di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie.
«È giunto il momento che l'Italia si pronunci per il passaggio all’ora legale consentendoci di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno: la crisi energetica in atto deve far rompere ogni residuo indugio verso questa decisione che già risultava impellente in funzione di mitigazione dei cambiamenti climatici dovuti alle emissioni in atmosfera». Così il presidente della Società italiana di medicina ambientale, Alessandro Miani, secondo il quale «il risparmio energetico derivante dall'adozione permanente dell'ora legale consentirà di tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200mila tonnellate di CO2 nel solo 2022: si tratta dello stesso beneficio che otterremmo piantando 2 milioni di alberi, con conseguenze positive sulla salute oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento».
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy