di Chiara Beghelli
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Gli ospiti che nel 2000 varcarono per primi la soglia di Palazzo Versace Gold Coast, nel Queensland australiano, sono stati anche i primi ad alloggiare in un hotel firmato da un marchio di moda.
Sono passati 17 anni dall’esordio della maison della Medusa nel mondo dell’hotellerie, naturale evoluzione di una passione per l’arredo che nel 1992 portò Gianni Versace a lanciare la prima collezione Versace Home. Lo scorso anno, a novembre, è stato inaugurato il secondo Palazzo Versace, a Dubai, un gigante a cinque stelle costato oltre 600 milioni di dollari (al costruttore locale, Enshaa) nel Culture Village di Dubai Creek, l’area più storica della città: con uno stile che mescola quello di palazzo italiano del Cinquecento e quello arabo, ha 215 fra stanze e suite e 169 residenze private, tutte disegnate da Donatella Versace. Pavimenti di marmo italiano, affreschi d’oro sui soffitti, un mosaico da mille metri quadri del gruppo Fantini, Spa, otto fra bar e ristoranti, dove di recente è arrivato lo chef stellato Mansour Memarian, e il primo club, il Q’s, firmato dalla star della musica statunitense Quincy Jones.
La moda è presente nell’hotel anche con i bozzetti della linea couture Atelier Versace – portata a Dubai con una sfilata speciale in occasione dell’opening e presentazioni su appuntamento perle signore della città – e nelle tre boutique nell’ala ovest della struttura. Nel 2013 è stato annunciato il terzo Palazzo Versace, che aprirà a Macao, capitale cinese del gioco d’azzardo: l’isola che si sta evolvendo in nuova meta del turismo di lusso, tanto che, oltre a Versace, anche Karl Lagerfeld l’ha scelta per aprire il suo primo hotel.
Chiara Beghelli
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