di Nicola Filippone
Tajani: "Ho chiarito con Weber, nessuna rottura con Ppe"
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«Forza Italia è favorevole alla conferma» di Claudio Descalzi come amministratore delegato di Eni. A dirlo, da Abu Dhabi, è il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una conversazione i giornalisti che stanno seguendo la missione governativa guidata dalla premier Giorgia Meloni e a cui oggi partecipa anche lo stesso Descalzi, per la firma di un accordo di Eni. «Berlusconi ne dà un giudizio molto positivo, si sono parlati più volte - aggiunge. Se devo dare un giudizio come ministro degli Esteri, lui lavora molto bene. Il governo deciderà, ma per quanto mi riguarda non posso che dare un giudizio positivo. Descalzi ha fatto sempre bene gli interessi dell’Italia». In ogni caso, spiega, ci sarà tempo per entrare nel vivo del dossier nomine: «È presto, penso tra un mesetto». L’endorsement di Fi a Tajani è in contrasto con la richiesta della Lega che la discontinuità si allarghi anche ai vertici del Cane a sei zampe. E sul rapporto con la Cina, a partire dal coinvolgimento dell’Italia nella via della Seta, dopo l’intesa sottoscritta all’epoca del primo governo Conte chiarisce: «Stiamo valutando».
A proposito del conflitto russo-ucraino il capo della diplomazia ha ribadito: «Noi stiamo lavorando per la pace, per far stare la Russia più calma. Lo abbiamo detto anche agli indiani» nella precedente tappa della missione guidata dalla premier Meloni. «Adesso vediamo come» gli Emirati Arabi Uniti intendono muoversi, «noi spingiamo sempre affinché ci sia un dialogo. Il fatto che Blinken e Lavrov, sia pure di sfuggita, si siano incontrati e parlati brevemente a Nuova Delhi è importante». E sulle affermazioni di elogio del ministro degli Esteri russo Lavrov per Berlusconi, il vicepremier minimizza: «Che Berlusconi sia una persona ragionevole lo sanno tutti, è sempre stato un uomo di pace. Berlusconi sta dalla parte dell’Occidente. Lui è rimasto molto deluso da Putin, voleva che continuasse lo spirito di Pratica di mare, che si continuasse ad avere la Cina come grande competitor. Voleva portare la Russia verso l’Occidente, c’era riuscito bloccando anche l’invasione della Georgia con Sarkozy».
Quanto alla continuazione dell’adesione italiana al programma cinese sulla Via della Seta, Tajani spiega: «Stiamo valutando. Abbiamo relazioni buone, vediamo. Ci sono tante forme di collaborazione, anche commerciali». L’esponente di Forza Italia aggiunge: «Dobbiamo avere buone relazioni con tutti. L’India però diventa sempre più un partner strategico dell’Italia in quell’area». Emirati. In merito alla missione in corso degli Emirati, Tajani premette che «la presenza italiana in quest’area si era un po’ persa. Il rapporto è molto buono, da quando c’è il nuovo governo l’atteggiamento è cambiato. C’era un rapporto da ricucire dopo gli scontri ai tempi di Conte e Di Maio. Adesso il clima è molto positivo, abbiamo recuperato bene. Cerchiamo di internazionalizzare le nostre imprese, grandi, piccole e medie, affinché possano occupare spazi commerciali che oggi sono dell’Italian sound: perché prendere la copia di un prodotto anziché l’originale? Se aumenta l’export riusciamo anche a diminuire il debito pubblico e fare un sacco di cose».
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