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Turismo, la Sardegna cerca idee nuove anche con una piattaforma web

di Davide Madeddu

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(Marka)

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26 marzo 2018
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2' di lettura

Si punta sul turismo. Con un piano strategico triennale denominato Destinazione Sardegna 2018-2021 e l’istituzione della Destination Management Organization (Dmo) regionale. In mezzo c’è poi un lavoro fatto di incontri, workshop e partecipazione dei diversi operatori coinvolti nei territori dell’isola. Ora la fase finale di un percorso di studio e preparazione avviato alcuni mesi fa con istituzioni pubbliche, operatori di settore, stakeholders e comunità e che, come rimarcato dai rappresentanti della Regione nel corso della presentazione, «inizia a diventare realtà».

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Il piano, che ha un orizzonte temporale di tre anni, «sarà il principale strumento di aggiornamento della politica turistica regionale e per l’esercizio delle funzioni di programmazione, di indirizzo e coordinamento, con l’obiettivo migliorare la competitività e attrattività della destinazione Sardegna, in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale».
Partecipazione, questo l’elemento chiave. «Per noi, oltre all’obiettivo, è fondamentale anche il metodo – dice Barbara Argiolas, assessora regionale al Turismo - e per questo Destinazione Sardegna 2018-2021 prenderà forma attraverso un processo corale, che coinvolgerà chi opera in maniera diretta e indiretta nel settore turistico, sia in ambito pubblico che privato, in tutti i territori della Sardegna. La partecipazione è un elemento chiave: servono le idee, le soluzioni, i punti di vista di tutti e ci arriveremo attraverso 60 incontri complessivi e raccogliendo gli spunti e le riflessioni che arriveranno attraverso la piattaforma telematica aperta Sardegna ParteciPA».

In campo poi (in corso le interlocuzioni tra la Regione, le Camere di commercio e le società di gestione degli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero) l’istituzione della Destination Management Organization (Dmo) regionale. «Si tratterà del braccio operativo dell’Assessorato del Turismo, che – argomenta l’assessora -, attraverso la partecipazione di soggetti pubblici e privati, si occuperà di gestione e marketing, con l’obiettivo di far diventare la Sardegna una destinazione turistica competitiva e attrattiva, attraverso l’ideazione di prodotti, servizi e informazioni di qualità». Una sorta di «entità operativa, interamente finanziata dai soci, che svolgerà la propria attività attuando le politiche di marketing, comunicazione, promozione e promocommercializzazione della destinazione Sardegna, nel rispetto dei principi di efficacia, trasparenza, collaborazione ed economicità ed operando secondo il modello in house providing».

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