Afp
2' di lettura
Finora era confinato nei laboratori di ricerca: ma ora la potenza del computer quantistico si prepara a sbarcare sul mercato a disposizione del grande pubblico, a iniziare dalle aziende. È stata Ibm ad annunciare al Ces di Las Vegas il Q System One, presentato come il primo computer quantistico mirato all’utilizzo da parte delle aziende.
Il computing su base quantistica rappresenta la nuova frontiera computazionale: il superamento della logica binaria del sistema attuale (uno-zero) sfruttando le proprietà del qubit permette un aumento esponenziale della capacità di elaborazione dei dati con la potenzialità di trasformare interi settori industriali. «I dati rapresentanto la risorsa naturale con maggior valore», ha commentato il Ceo di Ibm Ginni Rometty, che ha lasciato intendere che le ricadute in termini economici per Big Blue non saranno immediati: «Vedremo probabilmente nell’arco dei prossimi due-cinque anni applicazioni commericali reali da parte delle aziende».
In effetti Q System One non è esattamente una macchina che si compra e si piazza nel prorio ufficio, ma sarà accessibile via cloud. La macchina è racchiusa infatti in una scatola da poco meno di tre metri per tre che garantisce temperatura costante, in un ambiente che assicura l’assenza assoluta di vibrazioni e di onde elttromagnetiche. I qubit hanno infatti bisogno di condizioni ben precise per mettere in atto le proprie caratteristiche peculiari che sfruttano la capaictà di poter elaborare zero e uno insieme, al contrario del sistema binario.
Nei prossimi mesi Ibm aprirà il suo primo Q Quantum Computation Center per utenti commerciali a Poughkeepsie, nello stato di New York, dove i clienti potranno utilizzare le potenza computazionale dei nuovi sistemi quantistici.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy