Ucraina, Austin: "Vogliamo indebolire Russia per evitare altre guerre"
Esplosioni sono state udite nella città di Poltava, nell’Ucraina centrale. Lo ha reso noto il sindaco della città, secondo quanto riporta Ukrinform.
La Russia ha sospeso la fornitura di gas alla Bulgaria. Lo ha reso noto il ministero dell’Energia della Bulgaria, affermando che ’’Gazprom ha informato Bulgargaz che interromperà la fornitura di gas dal 27 aprile’’. La decisione segue il rifiuto della Bulgaria di pagare il gas in rubli.
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“Gli alleati riuniti nella base Usa a Ramstein hanno stanziato 5 miliardi di dollari in forniture militari all’Ucraina dall’inizio dell’invasione, di cui 3,7 miliardi da parte degli Stati Uniti”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
“Dalla Germania - ha continuato Psaki, a proposito della decisione di Berlino di fornire 50 carri armati anti-aerei all’Ucraina annunciata oggi - un cambiamento senza precedenti”. La svolta, ha sottolineato, è il segno dell’”unità” degli alleati di fronte all’aggressione della Russia.
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La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki (Photo by SAUL LOEB / AFP)
Gli Stati Uniti stanno ’’monitorando da vicino la situazione’’ in Transnistria dopo le esplosioni che si sono registrate. Lo ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price. “Ribadiamo l’appello del governo moldavo alla calma in risposta a questi incidenti e sosteniamo pienamente, come ci avete sentito dire prima, l’integrità territoriale e la sovranità della Moldova, rispettiamo la sua neutralità costituzionalmente garantita”, ha affermato Price in un briefing del Dipartimento di Stato. “Non conosciamo tutti i dettagli oltre a ciò che è accaduto ieri, ma rimaniamo preoccupati per eventuali tentativi di escalation delle tensioni”, ha aggiunto.
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Il ministro della giustizia Usa Merrick Garland ha dichiarato in una audizione parlamentare che sosterrebbe una eventuale iniziativa di legge parlamentare per consentire che una parte dei beni sequestrati agli oligarchi russi vada direttamente all’Ucraina. Si tratta di un’ipotesi ventilata da alcuni deputati a inizio aprile ma poi accantonata per il timore di profili di incostituzionalità. Ora però l’idea avrebbe ripreso corpo.
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Il ministro della Giustizia Usa Merrick Garland (Greg Nash/Pool via REUTERS)
Il presidente russo Vladimir Putin ha accettato “in linea di principio” il coinvolgimento delle Nazioni Unite e del Comitato internazionale per la Croce Rossa nell’evacuazione dei civili dallo stabilimento Azovstal di Mariupol. Lo ha reso noto il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric.
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Il segretario generale Onu Antonio Guterres (Photo by TIMOTHY A. CLARY / AFP)
Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha incontrato il primo ministro della Romania Nicolae Ciuca e il presidente del Parlamento di Bucarest Marcel Ciolacu con il quale ha parlato delle ’’conseguenze dell’aggressione militare russa’’. Lo ha scritto lo stesso Shmyhal su Twitter sottolineando la ’’necessità di vittoria e di rapido recupero dell’Ucraina’’. Shmyhal si è quindi detto ’’grato per il sostegno umanitario e medico per l’Ucraina e il continuo aiuto agli ucraini. Fermiamo la Russia insieme’’.
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Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal (ANSA/MICHAEL REYNOLDS)
Diplomatici americani sono tornati oggi, 26 aprile,i in Ucraina per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn. I diplomatici hanno attraversato il confine con la Polonia e hanno passato la giornata a Leopoli.
La Svezia, invece, tramite il ministro degli Esteri Ann Linde ritiene “Ingiustificata e sproporzionata” la decisione della Russia di espellere 4 diplomatici svedesi, spiegando sui social media che Stoccolma risponderà “in modo appropriato”. Secondo Linde, “espellendo i diplomatici occidentali la Russia sta consolidando il suo isolamento internazionale. La Svezia risponderà in modo appropriato alle azioni ingiustificate della Russia”.
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Il ministro degli esteri svedese Ann Linde (Photo by ELVIS BARUKCIC / AFP)
Gazprom interromperà da domani mattina le forniture di gas alla Polonia attraverso il gasdotto Yamal, dopo che Varsavia si è rifiutata di pagarle in rubli. Lo ha riferito in una nota l’operatore polacco dell’impianto, PGNiG, citato da Interfax, spiegando di aver ricevuto una notifica dalla compagnia russa secondo cui le forniture verranno “totalmente interrotte” dalla 9 di domani, ora di Mosca (le 8 locali).
La Moldavia ha messo in allerta le sue forze di sicurezza dopo una serie di esplosioni in Transnistria, la regione separatista filorussa dove sono stazionati 1500 soldati di Mosca. Lo scrive il Washington Post citando fonti del governo. Le autorità hanno aumentato anche al massimo livello l’allerta terrorismo.
“L’Italia continuerà a fare la propria parte sulla base delle indicazioni decise dal Parlamento italiano. Da questo punto di vista, ci sarà un nuovo invio da parte italiana di equipaggiamenti militari, indispensabili per continuare il supporto alla resistenza ucraina”. Lo ha detto a Ramstein il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, riferendosi, sottolinea la Difesa, al secondo decreto interministeriale “attualmente in via di finalizzazione, della stessa natura della precedente tranches di aiuti, forniti sulla base delle richieste da parte ucraina e in ossequio alle risoluzioni del Parlamento italiano”.
“I colloqui vanno avanti, si tengono online, speriamo ci siano risultati positivi. Ma senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull’Ucraina”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, incontrando il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
La Polonia deve pagare entro oggi le forniture di gas russo rispettando la nuova procedura, che prevede l’uso del rublo. Lo fa sapere Gazprom, citata dalla Tass, dopo aver smentito di aver già sospeso le forniture attraverso il gasdotto Yamal.
“A meno che non si scelga di rimanere in una tensione o in un conflitto perpetuo, e questa non è certamente l’opzione preferita dall’Ue, dovremo trovare il modo di riorganizzare le relazioni tra l’Ue e la Russia e concordare garanzie di sicurezza e meccanismi che permettano alla coesistenza pacifica di prendere nuovamente piede. Sarà sicuramente un processo molto difficile e lungo. La leadership russa deve prima capire che la sua sicurezza non può essere e non sarà raggiunta a spese della più ampia sicurezza europea e di quella dei suoi vicini”. Lo ha scritto nel suo blog Josep Borrell, alto rappresentante per la politica estera Ue.
Josep Borrell
Gli Stati Uniti lodano “l’importante decisione” della Germania di sostenere l’Ucraina con l’invio di sistemi corazzati per la difesa aerea. Lo ha detto il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, commentando, nella conferenza stampa oggi a Ramstein, l’annuncio di Berlino di inviare 50 carri armati per la difesa aerea Gepard, definito un passo “significativo” per le capacità di difesa ucraine. Il capo del Pentagono ha poi sottolineato che la Germania è “un grande amico ed alleato” degli Usa.
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LLoyd Austin, segretario alla Difesa Usa (ANDRE PAIN / AFP)
Gli Usa non hanno visto ancora segnali che Vladimir Putin sia serio su negoziati significativi nel conflitto ucraino: lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken in una audizione al Senato.
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ( REUTERS)
“Ho trasmesso un messaggio ai partner occidentali nel corso del vertice alla base aerea di Ramstein: ogni tranche di assistenza militare ci avvicina alla pace in Europa, rafforza la sicurezza nel mondo e la giustizia e la nostra vittoria comune sulla Russia”. Lo ha scritto su Twitter il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov.
Spagna e Portogallo hanno annunciato di aver trovato un accordo politico con la Commissione europea per limitare temporaneamente il prezzo del gas naturale per 12 mesi. Secondo quanto riportato dai media spagnoli, il prezzo di riferimento del gas sarà inizialmente fissato a circa 40 euro al megawattora, ma raggiungerà un prezzo medio di 50 euro al megawattora per tutto il periodo di attuazione del meccanismo. Spagna e Portogallo il mese scorso avevano chiesto di fissare un tetto massimo di 30 euro per megawattora.
Il vertice con gli alleati convocato dal Pentagono a Ramstein diventerà “un gruppo di contatto mensile” per discutere la strategia da tenere per aiutare l’Ucraina contro l’aggressione russa: lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin.
Il livello di radiazioni dalla centrale nucleare di Chernobyl è tornato a livelli “normali”. Lo ha detto il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Rafael Grossi visitando la centrale nell’anniversario del disastro nucleare dell’86. “Ci sono stati dei momenti in cui i livelli sono saliti a causa dei movimenti di equipaggiamenti pesanti delle forze russe” quando hanno occupato la centrale e quando si sono ritirate, ha spiegato Grossi ai giornalisti secondo quanto riferisce l’agenzia France Presse, rettificando una precedente notizia nella quale si parlava di un livello di radioattività tuttora “anormale”.
La Germania ha cambiato idea e manderà all’Ucraina - scrive il Financial Times - armi pesanti per la prima volta, in un voltafaccia che segue settimane di pressione sul governo di Olaf Scholz chiamato a fare di più per aiutare Kiev.
Christine Lambrecht, ministro della difesa, ha annunciato che Berlino dovrebbe inviare tank antiaerei conosciuti come Gepard.
“L’esercito è pronto a condurre raid di rappresaglia se la Russia verrà attaccata con armi occidentali”. Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, spiegando che sarebbero “raid proporzionati contro i centri decisionali a Kiev, dove si trovano i consiglieri occidentali”, alla luce dei “tentativi di Londra di spingere le autorità ucraine” a colpire la Russia.
“La Germania è molto vicina all’indipendenza dal petrolio russo. E oggi posso dire che un embargo è diventato gestibile”. Lo ha detto a Varsavia il ministro tedesco dell’Economia e del Clima, Robert Habeck, in conferenza stampa. Il vicecancelliere ha ipotizzato che possa bastare poco per trovare un’alternativa all’ultima raffineria tedesca che si rifornisce di petrolio russo: “Spero solo pochi giorni”. Nelle scorse settimane il numero due del governo Scholz aveva sostenuto che la Germania sarebbe stata autonoma dal petrolio di Mosca entro la fine dell’anno.
“Stiamo lavorando al sesto pacchetto di sanzioni” dell’Ue alla Russia per l’invasione in Ucraina e “sono attese molto presto”. Lo ha detto la commissaria Ue per l’Energia Kadri Simson nel corso di una conferenza stampa a Varsavia. “Le sanzioni hanno bisogno del consenso di tutti gli Stati membri e per ottenerlo” nell’ambito delle mie responsabilità “li stiamo supportando”. “Non ho una data esatta perché c’è bisogno di un accordo tra i nostri capi di Governo”. “Finora la Commissione europea ha introdotto cinque pacchetti di sanzioni contro la Russia, il primo già anche sul settore energetico - ha sottolineato Simson -. Queste sanzioni stanno impattando in modo molto forte la capacità della Russia di produrre petrolio e prodotti petroliferi e oltre a quello la maggior parte delle aziende occidentali ha già lasciato il mercato russo. Significa che molto presto vedremo che la Russia non può produrre gli stessi volumi di petrolio greggio o di prodotti petroliferi rispetto a quello precedente all’inizio della guerra”.
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Dall’inizio della guerra in Ucraina in Israele sono immigrati 15 mila ebrei, in prevalenza dall’Ucraina stessa e dalla Russia. Lo ha reso noto il ministero dell’immigrazione. In totale dall’Ucraina sono immigrati 8.800 ebrei, circa 5.800 dalla Russia e altri 400 circa dalla Bielorussia. Inoltre, aggiorna il Jerusalem Post, altri 10 mila ebrei originari di Ucraina, Russia e Paesi vicini hanno avviato le pratiche per la immigrazione in Israele ed il loro status sarà vagliato nei prossimi mesi. “In questi due mesi - ha detto la ministra per l’immigrazione Pnina Tamano-Shata - abbiamo compiuto un grande sforzo per assorbirli. Al momento abbiamo raggiunto la cifra di 15 mila ma questo è solo l’inizio. Ci attendiamo l’arrivo di altre decine di migliaia di immigrati”. Il quotidiano Israel ha-Yom nota peraltro un aumento dell’immigrazione in Israele da parte di ebrei provenienti dalla Russia. Domenica, nota, sono stati registrati 119 nuovi immigrati ebrei: “solo sei di essi venivano dall’Ucraina, mentre tutti gli altri erano originari di Russia e Belarus”. Il ministero dell’Immigrazione ha intanto reso noto che il 24 per cento dei nuovi immigrati sono al di sotto dei 17 anni. Fra i bambini, 650 sono già stati assorbiti in istituti scolastici, mentre per gli adulti sono stati organizzati corsi accelerati di ebraico in 40 località. Fra gli ebrei ucraini, la città più richiesta è Gerusalemme. Molti altri hanno deciso di stabilirsi invece a Natanya (a nord di Tel Aviv), che si è mostrata particolarmente aperta alle loro esigenze.
Rifugiati ucraini in fila aspettano di registrarsi al centro apposito a Kiev
Se qualcosa oggi unisce i popoli che vivono in Ucraina, è solo la paura delle atrocità dei battaglioni nazionalisti. Pertanto, il risultato della politica dell’Occidente e del regime di Kiev sotto il suo controllo non può che essere la disintegrazione dell’Ucraina in più Stati”, lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev. Lo riporta Ria Novosti.
Dietro gli attacchi in Transnistria ci sono “tensioni tra varie forze della regione che sono interessate alla destabilizzazione”. Lo ha affermato la presidente moldava, Maia Sandu, citata da Interfax, dopo aver presieduto stamani un Consiglio di sicurezza nazionale sulla crisi. “Questo mette la regione della Transnistria in una posizione vulnerabile e crea rischi per la Moldavia. Condanniamo tutte le provocazioni e i tentativi di coinvolgere la Moldavia in azioni che possano mettere in pericolo la pace”, ha aggiunto.
Il livello di radioattività della centrale nucleare di Chernobyl è “anormale”. Lo sostiene il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) .
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Sono almeno nove i civili uccisi nei bombardamenti russi che hanno colpito diverse zone dell’Ucraina orientale e meridionale, secondo i rapporti delle autorità locali. Tre civili sono morti sotto le macerie di un edificio colpito da un bombardamento nella città di Popasna, altre tre persone sono sono state uccise e sette ferite in un bombardamento a Kharkiv (est). E ancora almeno due civili sono stati uccisi e sei feriti nella regione di Donetsk mentre, nel sud, a Zaporizhzhia, alcuni colpi hanno ucciso almeno una persona e ne hanno ferita un’altra.
Se il governo britannico considera legittimo l’uso da parte di Kiev di armi ricevute dall’Occidente per “colpire in profondità le linee di rifornimento” di Mosca in territorio russo in modo da limitare perdite e distruzione, la Russia potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira “in profondità le linee di rifornimento” ucraino fin “dentro quei Paesi i quali trasferiscono all’Ucraina armi” che pure producono “morte e distruzione”. Lo scrive Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, rispondendo sul suo profilo Facebook ad affermazioni del viceministro della Difesa di Londra, James Heappey.
Nella regione di Dnipro è stato abbattuto un razzo russo ’Igla’. Non ci sono vittime. Lo comunica il governatore della regione, Valentin Resnichenko.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha nominato Tamila Tasceva quale nuovo rappresentante di Kiev in Crimea. “In Crimea sono in corso persecuzioni politiche - ha dichiarato la Tasceva - La Russia continua a usare la Crimea come base militare e piattaforma per l’invasione su vasta scala dell’Ucraina. Chiama alle armi i nostri cittadini e li invia in guerra contro il proprio paese. Attacca i corridoi umanitari di Mariupol e indirizza i profughi verso la Crimea dove vengono loro sequestrati i documenti ucraini e li mandano in Siberia”.
I “possibili crimini di guerra” commessi in Ucraina “richiedono un’indagine indipendente per avere dei risultati affidabili”: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, durante una conferenza stampa congiunta tenuta a Mosca con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov
Fuoco russo contro il Donetsk. Avdiivka è stata colpita dai missili. Danneggiati l’ospedale centrale della città, una scuola ed un centro residenziale. Le forze armate hanno respinto un tentato attacco in direzione di Mariinsky. Fuoco russo anche contro Krasnohorivka, dove è stato danneggiato il trasformatore, ma la fornitura di energia elettrica è stata ripristinata. Continuano i bombardamenti. Due civili sono stati uccisi nell’insediamento Niu-York e Travneve e 6 feriti a Maryinka, Velyka Novosilka, Niu-York e Lyman.
“Noi siamo per una soluzione negoziata”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. “Zelensky si è rimangiato quello che aveva chiesto la settimana prima e questo ci rattrista: la parte ucraina non è interessata ai negoziati. Se (gli occidentali, ndr) continueranno a consegnare armi difficilmente i negoziati avranno buoni esiti. Noi siamo pronti a riprenderli se qualcuno presenterà idee interessanti”, ha detto, precisando che in questa fase “è prematuro: vogliamo risposte all’ultima variazione del documento inviata 12 giorni fa ma che forse non è stata consegnata a Zelensky, che ha detto di non esserne a conoscenza”.
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“I corridoi umanitari sono necessari e devono essere rispettati da tutti: ho proposto un gruppo di contatto umanitario con Russia e Ucraina perché questi corridoi siano efficaci e rispettati”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres in conferenza stampa con il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, a Mosca. “A Mariupol la situazione è preoccupante, serve un lavoro coordinato per consentire le evacuazioni sicure nelle direzioni che sceglieranno”, ha aggiunto.
Per indagare sui presunti crimini di guerra che sarebbero stati commessi dai russi in Ucraina serve “un’inchiesta indipendente per mantenere la piena credibilità”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in una conferenza stampa a Mosca, precisando che l’Onu non ha l'autorità per indagini di questo tipo.
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov incontra il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a Mosca, il 26 aprile 2022 (foto Handout /Afp)
“Nell’anniversario dell’incidente di Chernobyl del 1986, ribadiamo la nostra massima preoccupazione per i rischi per la sicurezza nucleare provocati dalle recenti azioni della Russia nell’area dell’impianto”. È quanto hanno affermato l’Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell e la commissaria per l’Energia, Kadri Simon, in una dichiarazione congiunta in cui si torna a condannare la Russia per aver attaccato ed occupato illegalmente installazioni nucleari ucraine all’inizio dell’invasione lo scorso febbraio.
“L’occupazione illegale e l’interruzione delle normali operazioni, come il blocco della rotazione del persone, ha minato la sicurezza delle operazioni negli impianti nucleari in Ucraina, aumentando in modo significativo il rischio di incidenti” e “mettendo a rischio la sicurezza nucleare nel nostro continente”, prosegue la dichiarazione in cui si torna a “chiedere a Mosca di restituire alle autorità ucraine il controllo dell’area di Zaporizhzhia”, dove si trova la centrale nucleare più grande di Europa, e di “astenersi da altre azioni contro istallazioni nucleari”. “Noi riaffermiamo il nostro impegno per i massimi standard di sicurezza nucleare e salvaguardia e sosteniamo gli sforzi dell’Aiea per fornire assistenza, su richiesta del governo ucraino - concludono - chiediamo alla comunità internazionale di avviare una riflessione immediata su come migliorare gli strumenti esistenti per proteggere i siti nucleari in contesti di guerra”.
L’Onu indaga attualmente su 300 “omicidi illegali” commessi in Ucraina e ritiene che il numero effettivo di vittime civili sarà più alto di “migliaia” di unità rispetto alle 5.000 documentate finora: lo ha detto alla Cnn il capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel Paese, Matilda Bogner.
La città di Kiev ha avviato la demolizione della statua all’Arco dell’amicizia dei popoli costruita dai sovietici nel 1982 nel centro della capitale ucraina. “Questo posto non rappresenta più l’amicizia tra la Russia e l’Ucraina, la Russia ci sta attaccando. Qui sorgerà il monumento dedicato alla libertà dell’Ucraina”, ha detto il sindaco Vitaly Klitschko sul posto. La statua di bronzo simboleggia due operai, uno ucraino e uno russo che sorreggono la stella dell’Ordine sovietico dell’amicizia dei popoli’. Il russo è già stato ’decapitato’.
Le forze russe hanno lanciato nelle ultime 24 ore 35 attacchi aerei sull’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove si nascondono anche civili: lo rende noto il reggimento Azov sul suo canale Telegram, sottolineando che alcuni civili sono rimasti feriti e altri intrappolati tra le macerie. Lo riporta l’agenzia di stampa Ukrinform.
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Il governo britannico di Boris Johnson considera “interamente legittimo” l’uso da parte ucraina di armi fornite dal Regno Unito per prendere di mira obiettivi all’interno del territorio della Russia. Lo ha precisato il viceministro della Difesa, James Heappey, in un’intervista a Bbc radio dopo aver evocato in precedenza più genericamente un utilizzo di armi occidentali per colpire “oltre le linee” russe. Il viceministro ha insistito a negare che sia comunque in gioco un coinvolgimento diretto della Nato contro Mosca; ma le sue parole rischiano d’alimentare il richiamo allo spettro di una guerra mondiale fatto da Serghei Lavrov.
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Il presidente russo Vladimir Putin ha conferito il titolo di Eroe della Russia a Adam Delimkhanov, alleato del leader ceceno Ramzan Kadyrov che dirige il ramo ceceno di Rosgvardia, la forza militare interna della Russia, composta da un’agenzia indipendente che riferisce direttamente al Presidente. Lo riferisce Nexta, il media bielorusso di opposizione che trasmette dalla Polonia, e che in un tweet commenta: “E’ un macellaio personale di Kadyrov (anche lui un ’eroe’ tra l’altro). È responsabile degli omicidi di giornalisti, attivisti dell’opposizione e migliaia di civili uccisi in Ucraina”. Delimkhanov è comparso la settimana scorsa in alcune immagini riprese anche dalle tv italiane all’acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio.
Le truppe di Adam Delimkhanov
Per i soldati russi che si distingueranno nella battaglia per conquistare Mariupol è già pronta una medaglia. Lo ha annunciato il capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “Ritengo opportuno creare la medaglia” per la liberazione di Mariupol “e darla ai militari che si sono particolarmente distinti nelle battaglie per questa città”, ha detto Pushilin. La medaglia degli occupanti è datata 21 aprile, scrive l’Ukrainska Pravda che mostra l’immagine , il giorno in cui il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato al presidente russo Vladimir Putin la “liberazione di Mariupol”.
Le truppe russe stanno costringendo la popolazione maschile di Mariupol a partecipare alla rimozione delle macerie nella città e a scavare fosse comuni in cambio di cibo: lo ha reso noto il consigliere del sindaco, Petro Andryushchenko, secondo quanto riporta il Kyiv Independent
Recep Tayyip Erdogan ha assicurato che Ankara “continuerà” con “tutti gli sforzi necessari” per contribuire ad arrivare a una “pace duratura” tra Russia e Ucraina. Lo scrive l’agenzia turca Anadolu dopo il colloquio telefonico tra il presidente turco e il russo Vladimir Putin, durante il quale Erdogan ha insistito sull’importanza di mantenere lo slancio “positivo” dei colloqui di Istanbul.
Erdogan e Putin in un incontro a settembre
“Lo stabilimento Azovstal viene continuamente bombardato. Solo ieri ci sono stati 35 bombardamenti aerei, a causa di dei quali uno dei settori dello stabilimento ha preso fuoco. Ci sono feriti tra i civili, sotto le macerie. I militari del reggimento Azov cercano di prestare aiuto fornendo il primo soccorso e sgomberando le macerie”. Lo ha comunicato su Telegram il reggimento Azov.
L’esercito russo potrebbe pianificare bombardamenti sulla diga del bacino idrico di Karlivka nella regione di Donetsk, nella zona ci sono sei insediamenti abitati da 10mila persone. Lo ha riferito il Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina citato da Unian. Diversi canali di Telegram filo-russi che seguono in conflitto hanno riferito che “battaglioni nazionalisti hanno minato la diga del bacino idrico di Karlivka nella città di Karlivka”, si legge nel comunicato del Centro. Allo stesso tempo, citando il ministero della Difesa russo, i i filo-russi riferiscono che “in caso di esplosione di una diga nella zona alluvionale ci saranno 6 insediamenti con una popolazione totale di oltre 10mila persone”. Il Centro per la lotta alla disinformazione osserva che questa potrebbe essere un’operazione informativa e psicologica degli occupanti, ma la possibilità di attuare un tale piano non può essere del tutto esclusa.
“Potete distruggere i muri, ma non potete distruggere le fondamenta su cui si basa il morale. Il morale dei nostri guerrieri. Il morale dell’Intero Paese”: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Colloquio telefonico, stamattina, fra il presidente russo Putin e quello turco Erdogan. Al centro della conversazione la situazione in Ucraina. Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riferisce Interfax.
Il Consiglio di sicurezza della Transnistria riferisce di un nuovo attacco, contro un’unità militare vicino a Tiraspol. Lo riferisce l’agenzia russa Tass citando il servizio stampa del presidente dell’autoproclamato governo della Transnistria, secondo cui ci sono stati complessivamente tre attacchi sul territorio tra ieri e oggi. Le autorità dell’autoproclamato governo hanno quindi deciso di alzare le misure di sicurezza alzando l’allerta ’terrorismo’ al livello ’rosso’ e di cancellare la parata del 9 maggio.
Due missili guidati sono finiti sulla città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina centrale. Lo ha rivelato l’amministrazione militare regionale, secondo cui una persona è morta ed un’altra è rimasta ferita, mentre l’azienda colpita “è stata danneggiata e distrutta”. La società energetica ucraina Enerhatom aveva in precedenza riferito che due missili da crociera avevano sorvolato l’impianto nucleare nei pressi di Zaporizhzhia, che dal 4 marzo scorso è sotto controllo russo.
Un appartemento distrutto dai bombardamenti a Hulyaipole, sudest di Zaporizhzhia
Gli occupanti russi hanno sequestrato il consiglio comunale di Kherson ieri sera e hanno rimosso la bandiera ucraina. Lo scrive l’agenzia Interfax Ucraina. “La situazione era prevista, non accetteremo mai alcun tricolore o bandiera sovietica”, ha affermato Gennady Laguta, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson. “Durante i due mesi di occupazione - ha scritto Laguta su Telegram - il consiglio comunale è rimasto una delle autorità locali che hanno lavorato sotto la bandiera gialla e blu. Vorrei ringraziare il personale e il sindaco Igor Kolykhayev. Purtroppo, l’occupazione dell’ufficio del sindaco era prevista. Queste azioni sono diventate consuete. Ma non accetteremo mai tricolori o bandiere sovietiche, perché l’Ucraina è nel cuore”.
Un fermo immagine tratto da un video delle Forze armate operative ucraine mostrano colonne di militari russi da Simferopol a nord verso la regione di Kherson
Il presidente della Moldavia Maia Sandu ha convocato per oggi il consiglio di sicurezza nazionale dopo che una serie di esplosioni nella regione separatista filorussa della Transnistria hanno scatenato il timore che il conflitto in Ucraina possa estendersi al piccolo paese dell’Europa orientale. Il leader moldavo terrà una conferenza stampa dopo la riunione sulla sicurezza. Oggi due esplosioni hanno danneggiato una torre radio e lunedì le autorità separatiste hanno riferito di un attacco con granate contro un edificio ufficiale nella capitale regionale Tiraspol. Entrambi gli incidenti non hanno provocato vittime. La Transnistria, la cui autoproclamata indipendenza non è riconosciuta dalla comunità internazionale, si è separata dalla Moldavia dopo una breve guerra civile in seguito al crollo dell’Unione Sovietica. Il territorio, con una popolazione di circa 500.000 abitanti, è fortemente dipendente dalla Russia, che fornisce gas gratuito e ha schierato 1.500 truppe.
L’Onu prevede 8,3 milioni di rifugiati ucraini rispetto ai poco più di 5,2 milioni attuali.
La guerra, con il ritiro delle truppe dalle zone attorno a Kiev, “entra in una nuova fase” dopo la “sconfitta della Russia nella battaglia di Kiev”. Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, al vertice di Ramstein, in Germania. Lo ha riferito Deutsche Welle. Mosca “sta conducendo una guerra di scelta, per assecondare le ambizioni di un solo uomo”, ha detto Austin in riferimento al presidente Vladimir Putin, “l’Ucraina sta conducendo una guerra di necessità, per difendere la propria democrazia, la propria sovranità e i propri cittadini”.
I soldati ucraini rimasti bloccati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol chiedono di essere evacuati in Turchia invece che nelle zone dell’Ucraina sotto il controllo di Kiev: lo ha reso noto il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR), Denis Pushilin, secondo quanto riporta la Tass. “Stanno contattando le nostre forze e l’esercito russo, stanno cercando di negoziare le migliori condizioni per la loro resa... Non si fidano molto di Kiev. Nelle loro recenti richieste, hanno detto che vogliono andare in Turchia piuttosto che essere evacuati nelle aree controllate dall’Ucraina. È una delle opzioni. Hanno intenzione di deporre le armi là. Dicono: ’Usciremo portando le armi, andiamo in Turchia via mare e deponiamo le armi lì’ Questo è ciò che stiamo sentendo”, ha detto Pushilin.
La Russia sta cercando di sopperire alla carenza di soldati promettendo alti stipendi e possibilità di saccheggi restando impuniti. Lo riporta Ukrinform, citando la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino su Facebook.
“Dopo le catastrofiche perdite in Ucraina, al fine di ripristinare la capacità di combattimento delle unità militari, il comando russo sta cercando in tutti i modi di coinvolgere i russi nel servizio militare sotto contratto”, si legge nella nota. Se nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina gli uomini vengono mobilitati con la forza, nelle regioni centrali della Russia sono invitati a prestare servizio con promesse di alti salari, benefici sociali e opportunità di rapine e saccheggi restando impuniti. Secondo l’intelligence, solo nel distretto militare centrale della Russia tra gennaio e aprile sono stati conclusi 2.861 contratti per il servizio militare.
Il sottosegretario per le forze armate del Regno Unito James Heappey ha affermato che è “del tutto legittimo” che l’Ucraina conduca attacchi all’interno della Russia per interrompere le sue linee di rifornimento. Il sottosegretario ha parlato al programma Today della BBC Radio 4 rispondendo agli avvertimenti del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sulla fornitura di armi da parte della Nato all’Ucraina. “La domanda - ha detto Heappey - è, è accettabile che le nostre armi vengano usate dagli ucraini contro legittimi obiettivi militari russi? In primo luogo, sono gli ucraini a prendere la decisione sul bersaglio, non le persone che producono o esportano le armi. E in secondo luogo, è del tutto legittimo perseguire obiettivi per interrompere loro logistica degli avversari e le linee di rifornimento. Questo fa parte della guerra”.
Le forze russe hanno eliminato la notte scorsa circa 500 “nazionalisti nemici”, tra cui 60 militanti del gruppo nazionalista del Donbass. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor-Konashenkov, dopo l’ultimo briefing operativo rilanciato sui social media, citato dalla Tass.
“Durante la notte, missili di precisione hanno colpito quattro obiettivi militari ucraini, ossia due sedi di produzione di equipaggiamento e hardware militare, e due depositi di munizioni vicino a Kurulka e Novaya Dmitrovka nella regione di Kharkiv, nell’Ucraina orientale”. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov citato dalla Tass.
“Oggi siamo qui riuniti, oltre 40 Paesi, per aiutare l'Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia. L'Ucraina ha fatto un lavoro straordinario nel difendersi dalla aggressione russa e la battaglia di Kiev entrerà nei libri di storia. Ma ora la situazione sul campo è cambiata, con l’offensiva nel sud e nel Donbass e dobbiamo capire di cosa ha bisogno l'Ucraina per combattere”. Lo ha detto Lloyd Austin, segretario della Difesa Usa, aprendo il vertice nella base militare Usa di Ramstein, in Germania. “C’è un senso di urgenza che tutti comprendiamo, faremo il possibile, compresa la mobilitazione della nostra base industriale”.
Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, interviene alla riunione del Gruppo consultivo per la sicurezza dell’Ucraina presso la base aerea di Ramstein a Ramstein, in Germania, martedì 26 aprile 2022 (foto Ap/Probst)
Sono quasi un milione i rifugiati entrati in Russia in provenienza dall’Ucraina: a dichiararlo sono state le autorità di Mosca, precisando che in gran parte i profughi arrivano dalla regione del Donbass. Secondo fonti ufficiali citate dalla Tass “sono 987mila le persone arrivate, tra cui 180mila bambini”. Tra queste ci sono anche 272mila cittadini russi e 168mila cittadini di altri stati.
Due missili da crociera lanciati dall'esercito russo hanno volato a bassa quota questa mattina sopra la centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar, nell'Ucraina sud-orientale. Lo riferisce il servizio stampa di Energoatom, l'operatore nucleare statale dell'Ucraina, citato da Ukrinform. “Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari, è una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo”, ha detto il Ceo di Energoatom Petro Kotin.
Il pool antiterrorismo della Procura di Milano, guidato da Alberto Nobili, ha aperto un’inchiesta conoscitiva, quindi senza titolo di reato né indagati, sulla vicenda di Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore di 29 anni andato a combattere in Ucraina nelle brigate internazionali, a fianco dell’esercito di Kiev. Dopo che per un giorno non si sono avute notizie del giovane, e si era temuto per la sua morte, ieri sera è arrivato sui social un aggiornamento con sui si rassicurava che è sopravvissuto con tutta il suo gruppo all’attacco russo a Mariupol.
La Cina non vuole una terza guerra mondiale e sostiene la risoluzione del conflitto in Ucraina attraverso la diplomazia. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, citato da Tass. “Nessuno vuole vedere una terza guerra mondiale”, ha rimarcato, “è necessario sostenere il processo di avanzamento dei colloqui di pace” tra Russia e Ucraina.
Una densa nube di fumo nero sta uscendo dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo scrive su Twitter NextaTv, il media di opposizione bielorusso, che pubblica due immagini della nube nera che si alza dalla fabbrica.
Nuove esplosioni in Transnistria, dove ieri era già stato attaccato il ministero della Sicurezza dello Stato. Secondo l’agenzia di stampa Tass, che cita il ministero dell’Interno di Tiraspol, ci sarebbe stata un’esplosione al centro di trasmissione della radio russa e due antenne sarebbero state messe fuori uso. Non si registrano feriti.
Il governatore del Lugansk Sergey Gaidai, ha lanciato un nuovo appello agli abitanti a fuggire non appena si presenti la possibilità e ha indicato su Telegram cinque località da dove sarà tentata oggi l’evacuazione: Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Popasna, Gorskoye. Lo riferisce il Guardian. Le zone indicate sono state colpite di continuo dal bombardamento russo nelle ultime 24 ore. Gaidai ha scritto di comprendere quelle persone che non si vogliono spostare dalle loro case: “capisco che è difficile evacuare coloro che non sono mai stati fuori dalla regione di Lugansk. Ci sono migliaia di queste persone, anche nelle città. Ma andate via, in altre regioni dell’Ucraina c'è vita, vita in sicurezza. Gli autobus sono già in viaggio. L’evacuazione è gratuita”.
Il governo tedesco autorizzerà l’invio di carri armati all’Ucraina: lo riferisce una fonte governativa. A Kiev verranno inviati carri armati del tipo ’Cheetah’, usati per la difesa antiaerea, ha precisato la fonte. Si tratta di un importante punto di svolta nella politica - finora improntata alla prudenza - seguita da Berlino nel suo sostegno militare all’Ucraina, commentano alcuni osservatori. Sempre secondo questa fonte, i dettagli dell'operazione, incluso il numero di mezzi che verrà consegnato, verranno resi noti in giornata dalla ministra della Difesa, Christine Lambrecht, nel corso di un incontro alla base militare americana di Ramstein (est) su invito della sua controparte statunitense.
Il villaggio di Golovchino nella regione russa di Belgorod è stato nuovamente colpito da bombe arrivate dal territorio ucraino. Lo ha detto il governatore della regione Vyacheslav Gladkov citato dall’agenzia russa Interfax. “Diversi edifici non residenziali e quattro case sono stati danneggiati. Non ci sono vittime civili”, ha scritto Gladkov su Telegram. I villaggi di Nekhoteyevka e Zhuravlyovka nel distretto di Belgorodsky sono stati attaccati ieri dal territorio dell’Ucraina, due i civili rimasti feriti.
La città di Zaporizhia, nel sud dell'Ucraina, è da stamattina sotto attacco delle truppe russe. Lo ha riferito l'amministrazione militare regionale sul proprio canale Telegram, citata dall'agenzia stampa Ukrinform. Secondo il rapporto “sono stati registrati attacchi aerei in mattinata, intorno alle 6:50” in circostanze che saranno chiarite in seguito. Sempre secondo precedenti rapporti dell'amministrazione militare, l'esercito russo avrebbe accumulato equipaggiamenti e personale in prima linea e starebbe tentando di avanzare verso Zaporizhia.
Militare ucraino cammina accanto a un veicolo da combattimento, fuori Kiev, in Ucraina (foto Ap/Ghirda)
Le forze ucraine hanno abbattuto un totale di 10 velivoli russi nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il portavoce del Comando dell’aviazione Yurii Ihnat, secondo quanto riporta la Ukrainska Pravda. Gli obiettivi colpiti sono tre caccia (Su-34, Su-35, Su-30), tre missili da crociera e quattro droni.
Sono 217 i bambini morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riferisce la Procura generale su Telegram fornendo il bollettino quotidiano. “Secondo i dati ufficiali, 217 bambini sono stati uccisi e più di 391 feriti”, spiega la Procura.
“La Russia perde l’ultima speranza di spaventare il mondo per il suo sostegno all’Ucraina. Di qui il discorso sul “reale” pericolo di una Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina. Pertanto, il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da farci prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale”. Così, su Twitter, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, ha risposto alle parole dell’omologo russo, Sergei Lavrov, che ieri aveva esortato l’Occidente a non sottovalutare gli elevati rischi di un conflitto nucleare sull’Ucraina e aveva detto di considerare la Nato impegnata “in sostanza” in una guerra per procura con la Russia attraverso la fornitura di armi a Kiev.
“Vogliamo vedere l’Ucraina che resta un Paese sovrano e democratico in grado di proteggere il suo territorio. Vogliamo vedere una Russia indebolita al punto che non possa fare quel genere di cose che ha fatto invadendo l’Ucraina”. A dirlo, ieri, al termine della sua missione a Kiev insieme al segretario di Stato Usa Blinken, è stato il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, rispondendo alla domanda dei giornalisti su cosa gli Stati Uniti considerino un successo in Ucraina. Il capo del Pentagono ha ricordato che “la Russia ha già perso molta della sua capacità militare, vogliamo vedere che non possano più riprodurre velocemente questa capacità”. Le parole usate dal capo della diplomazia russa Lavrov che sempre ieri è tornato a evocare il rischio di una guerra nucleare in Ucraina sono probabilmente la risposta a stretto giro agli obiettivi dichiarati dall'amministrazione Usa.
La Russia ha dichiarato di aver colpito 56 infrastrutture militari ucraine durante la notte. Quattro persone sono state uccise e nove sono rimaste ferite nei bombardamenti russi nella regione di Kharkiv, Oleh Synegubov, ha detto il governatore della regione all’emittente pubblica ucraina.
Atteso oggi a Mosca Antonio il segretraio generale dell’Onu Guterres, cui il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha chiesto di premere con Putin per l’evacuazione della città di Mariupol. “È un cosa che l’Onu è in grado di fare”, ha detto esprimendo tuttavia la preoccupazione che Guterres possa “cadere nella trappola” del Cremlino. Kuleba non crede infatti che Mosca voglia negoziare seriamente. Lavrov non è “pronto per una conversazione seria”, e la Russia non è “pronta a trovare soluzioni al tavolo dei negoziati”, secondo Kuleba.
Kreminna, nella regione di Luhansk, è stata conquistata dai russi. Lo rivela l’intelligence britannica nell’aggiornamento diffuso oggi: “La città di Kreminna è caduta e pesanti bombardamenti sono in corso a sud di Izium, mentre le forze russe cercano di avanzare verso le città di Sloviansk e Kramatorsk da nord e da est”. Secondo i servizi di Londra, inoltre, “le forze ucraine stanno preparando le difese a Zaporizhzhia in preparazione di un potenziale attacco russo da sud”.
L’amministrazione Biden sta valutando un pacchetto da cinque miliardi di aiuti per fare fronte alla crisi alimentare mondiale provocata dalla guerra in Ucraina, secondo fonti informate. È probabile che il raccolto di grano ucraino diminuisca del 20% quest’anno rispetto al 2021 a causa della riduzione delle aree di semina a seguito dell’invasione russa, afferma il Regno Unito lanciando l’allarme per la sicurezza alimentare globale e in particolare per i paesi poveri
La terza guerra mondiale è un pericolo “reale”, anche se l’ipotesi di un conflitto nucleare è inaccettabile: Lavrov alza i toni e accusa la Nato di entrare in una guerra per procura con Mosca attraverso la fornitura di armi all’Ucraina. Il ministro degli Esteri russo ha detto che i negoziati con Kiev andranno comunque avanti. “In Ucraina si decide il destino dell’Europa, della sicurezza globale e del sistema democratico”, afferma Zelensky. Gli Usa credono che l’Ucraina possa vincere la guerra e vogliono vedere la Russia “indebolita” al punto che non possa lanciare nuove guerre.
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