di Chiara Di Cristofaro e Cheo Condina
La Borsa, gli indici del 2 novembre 2021
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Le Borse europee chiudono la seduta in ordine sparso, ma vicine ai massimi di giornata, spinte dai nuovi record intraday di Wall Street. Resta comunque la cautela tra gli investitori, in attesa del verdetto della Fed sull'avvio del tapering, la riduzione graduale del programma di acquisto di asset, e in generale sulle prospettive di politica monetaria. Il tutto è lo specchio di una seduta in cui brillano i titoli farmaceutici mentre cedono terreno banche, materie prime ed energetici con il greggio che segna il passo. In forte ritirata dai massimi lo spread , che si è attestato in chiusura a 122 punti base. Il FTSE MIB milanese chiude sui livelli della vigilia, confermando anche nella seduta di martedì 2 novembre la chiusura oltre i 27mila punti, come accaduto nel settembre 2008.
Wall Street chiude la seduta in territorio positivo. Il Dow Jones segna un progresso dello 0,39% a 36.052 punti e il Nasdaq dello 0,34% a 15.649. Poco mossa a la Borsa di New York, dopo la seconda chiusura record consecutiva, con il Dow Jones che ha superato per la prima volta la soglia dei 36.000 punti. Aggiornano i record intraday sia l'S&P 500, che il Dow Jones che il Nasdaq Composite. La settimana vivrà il suo momento clou nella giornata di mercoledì quando la Fed dovrebbe annunciare l'inizio del tapering, ovvero della riduzione del programma di acquisto di bond da 120 miliardi al mese avviato per sostenere l'economia durante la crisi provocata dalla pandemia di coronavirus; il tapering dovrebbe poi concludersi intorno alla metà del 2022.
Sul fronte azionario, Pfizer è in rialzo dopo profitti superiori alle attese nel terzo trimestre; la società farmaceutica ha poi alzato l'outlook sui ricavi e l'utile per azione nel 2021. Il titolo della società chimica DuPont de Nemours corre dopo l'annuncio dell'acquisto di Rogers Corp, che produce materiali, per 5,2 miliardi di dollari; DuPont ha poi registrato un aumento del 33% degli utili adjusted trimestrali. Il titolo della società di abbigliamento sportivo Under Armour guadagna oltre il 15% dopo aver registrato profitti e ricavi sopra le attese e aver alzato l'outlook per il 2021: l'eps adjusted è stato di 31 centesimi per azione, contro i 15 centesimi attesi dagli esperti, i ricavi sono stati di 1,55 miliardi, contro attese per 1,48 miliardi di dollari.
A Piazza Affari, al di là di Banco Bpm, Bper e Recordati, in evidenza anche Prysmian e Stmicroelectronics dopo che Ams Osram ha presentato ricavi sopra le previsioni nel terzo trimestre e migliorato i target di fine anno, bene anche Atlantia e Intesa Sanpaololo alla vigilia dei conti. Tra gli altri, vendite sulle utility e soprattutto su Moncler. Chiude in calo Nexi che fallisce il tentativo di rimbalzo dopo il forte calo delle ultime sedute, innescato dai risultati di Worldline, mentre secondo le indiscrezioni è alle battute finali il braccio di ferro proprio con la concorrente francese per le attività di merchant acquiring della greca Eurobank. Telecom Italia perde ancora terreno risentendo della delusione per i dati di bilancio e del malcontento del primo socio Vivendi. Dopo qualche incertezza chiude bene Ferrari: la casa di Maranello ha presentato i conti trimestrali e ha chiuso il terzo trimestre 2021 con un utile netto di 207 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto allo stesso periodo del 2020, rivista al rialzo guidance.
In discesa i titoli del risparmio gestito, a partire da Finecobank e Banca Mediolanum. In un report odierno, gli analisti di Ubs sono più cauti sui risultati del 2021 del settore e aggiustano le stime in vista dei conti del terzo trimestre che saranno diffusi tra il 3 e l'11 novembre. In particolare, pur mantenendo la raccomandazione "buy" su Mediolanum, gli analisti abbassano il target di prezzo a 9,7 euro e mostrano più prudenza su costi e commissioni da performance per il 2021 e anche per il biennio successivo. Su Finecobank, per la quale Ubs ha un giudizio "neutral", viene alzato il target a 16,4 euro (ma il titolo era a 16,88 alla chiusura di ieri) e indicato un minore ottimismo sul trading income.
Al di fuori del paniere principale, esordio con rialzo in doppia cifra per il gruppo di prodotti cosmetici Intercos, la cui capitalizzazione di Borsa ha aggiunto gli 1,36 miliardi. Nella fase di collocamento la società ha raccolto 350 milioni di euro presso investitori istituzionali. Tra i titoli minori, boom di acquisti per Renergetica dopo che la società ha annunciato un accordo con Enel Green Power per la costruzione di 5 impianti fotovoltaici.
Chiusura in netto calo per lo spread tra BTp e Bund che recupera parte del terreno perso la scorsa settimana dopo il meeting della Bce. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (IT0005436693) e il pari durata tedesco, è indicato a 122 punti base dai 132 del closing di ieri. Arretra nettamente anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato un'ultima posizione all'1,09% dall'1,23% del finale di ieri.
Sul mercato valutario il cambio tra euro e dollaro si riporta sotto 1,16, mentre la sterlina è in ribasso contro il dollaro e ha toccato un minimo di più settimane contro l'euro. «La valuta britannica ha raggiunto una serie di picchi durante il mese di ottobre, quando gli investitori hanno scontato le aspettative di un aumento dei tassi a novembre dopo che la Banca d'Inghilterra ha espresso preoccupazione per la necessità di frenare l'inflazione, adottando una posizione più dura», commentano gli analisti di ActivTrades. Tuttavia, giudicando dall’andamento dei mercati, le ultime sedute sono state contrassegnate dalla debolezza della sterlina, «gli investitori si aspettano ora un riallineamento delle prospettive di politica monetaria, con un ritardo nell'aumento dei tassi o una guida meno ambiziosa per il futuro inasprimento da parte della banca centrale britannica», aggiungono.
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Chiara Di Cristofaro
Redattrice esperta Radiocor
Cheo Condina
Redattore Radiocor
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