di Stefano Biolchini e Andrea Chimento
David di Donatello: a chi sono andate le statuette
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I David di Donatello sono tornati alla normalità: dopo due edizioni segnate dalla pandemia e dal distanziamento, la cerimonia dedicata agli “Oscar del cinema italiano” ha visto nuovamente la sala piena e gremita dei protagonisti della scorsa stagione davanti e dietro alla macchina da presa.
Pur sottolineando le problematiche relative alla crisi delle sale – Carlo Conti e il ministro Dario Franceschini ne hanno parlato inaugurando la cerimonia – sono stati i messaggi positivi e ricchi di speranza a dominare la serata.
Accompagnato da Drusilla Foer (che ha intonato un omaggio emozionante alle artiste e agli artisti che ci hanno lasciato durante l'anno - quello più commovente dedicato a Monica Vitti - oltre a un importante riferimento a Charlie Chaplin e al suo «Il grande Dittatore»), Conti ha presto iniziato ad annunciare i vincitori, partendo dal premio alla miglior attrice non protagonista a Teresa Saponangelo per «È stata la mano di Dio». Ma è stato solo un antipasto per il grandioso film di Paolo Sorrentino che si è portato a casa anche le statuette per il miglior film, il miglior regista, il David Giovani e il miglior autore della fotografia (Daria D'Antonio, ex aequo con Michele D'Attanasio per «Freaks Out»).
La miglior attrice protagonista è Swamy Rotolo del bel film di Jonas Carpignano «A Chiara».
Silvio Orlando è stato eletto miglior attore protagonista per «Ariaferma» di Leonardo Di Costanzo (film che ha vinto anche come miglior sceneggiatura originale), mentre Eduardo Scarpetta è il miglior interprete maschile non protagonista per «Qui rido io» di Mario Martone.
Quest'ultima pellicola è stata anche premiata per i migliori costumi.
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Tre meritatissimi David di Donatello sono andati all'emozionante «Ennio» di Giuseppe Tornatore: miglior documentario, miglior suono e miglior montaggio.Oltre al premio alla fotografia, si segnalano altri cinque David a «Freaks Out» di Gabriele Mainetti: miglior produttore, miglior scenografia, migliori effetti visivi, miglior acconciatura e miglior trucco.
Manuel Agnelli ha vinto per la miglior canzone originale per la sua «La profondità degli abissi» per il film «Diabolik», Nicola Piovani come miglior compositore per «I fratelli De Filippo», mentre Laura Samani è la miglior regista esordiente per il toccante «Piccolo corpo».
Buon riconoscimento anche per il sorprendente «L'arminuta», premiato per la miglior sceneggiatura non originale. «Belfast» di Kenneth Branagh, invece, è il miglior film internazionale.
Infine, da segnalare i David Speciali andati ad Antonio Capuano e a Sabrina Ferilli, mentre il David alla Carriera a Giovanna Ralli.
Stefano Biolchini
redattore
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