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A Vulci nella Maremma laziale lambendo le rive del Flora

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24 marzo 2023
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1' di lettura

Spostandosi nella Tuscia Viterbese, tra i comuni di Canino e Montalto di Castro, si raggiunge Vulci prima per scoprire il Museo Archeologico ospitato nel Castello della Badia risalente al IX secolo d.C. (in precedenza lì sorgeva l'abbazia benedettina fortificata di S. Mamiliano, mentre l'attuale fabbrica del maniero si deve ad Alessandro Farnese). Poi, valicato il suggestivo Ponte dell'Abbadia sopra il fiume Flora, si raggiunge l'accesso della necropoli più spettacolare dell’Etruria marittima, incastonata nel verginale paesaggio della Maremma laziale.

Ci si stupisce ogni volta camminando intorno alla cinta urbana, visitando la Domus del Criptoportico, impreziosita da di mosaici con le tessere in bianco e nero che già allora era dotata di una sua spa. E si scoprono il Tempio Grande, la Necropoli dell'Osteria. Calpestando i lastroni del decumano massimo si può arrivare sino alla riva del Fiora, laddove resistono le vestigia dell’antico Ponte Rotto.

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