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Morto Antonio Martino, l’ex allievo di Friedman con la tessera numero 2 di Forza Italia

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Economista ed ex titolare della Difesa e degli Esteri nei governi Berlusconi. Mattarella: assertore valori democrazia liberale. Draghi: rafforzò i legami transatlantici dell’Italia

5 marzo 2022
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2' di lettura

È morto Antonio Martino, economista e ex ministro della Difesa e degli Esteri nei governi Berlusconi. Aveva 79 anni ed è stato la tessera numero 2 di Forza Italia.

L’esordio in politica da liberale

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Nato a Messina e figlio di Gaetano Martino, uno dei padri dell’Unione europea, Martino è stato docente di storia e politica monetaria e Preside della facoltà di Scienze politiche della Luiss di Roma. Aderì a Forza Italia nel 1994: Silvio Berlusconi diceva spesso che l’economista aveva la tessera numero due del partito. I primi passi in politica li aveva compiuti con i liberali: nel dicembre ’88 era stato candidato di minoranza alla segreteria del Pli.

Allievo del Nobel Friedman

Deputato per sei legislature, dal 1994 al 2018, a Chicago era stato allievo del premio Nobel per l’Economia Milton Friedman, il principale esponente della teoria economia del monetarismo, che su di lui ebbe una grandissima influenza. Martino si definiva «semplicemente liberale» e riteneva che il fallimento delle politiche stataliste sia è dovuto a ragioni non solo tecnico-economiche, ma ancor prima etiche e filosofiche. Restao memorabili le sue divergenze, per la sua posizione liberista in economia, con l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti: più volte Martino lo accusò, anche in interventi a Montecitorio, di avere posizioni illiberali e anti-mercato.

Mattarella: assertore valori democrazia liberale

«Esprimo il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Martino, economista di valore, uomo delle istituzioni e più volte ministro, coerente e determinato assertore dei valori dell’Occidente e della democrazia liberale» ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Draghi: rafforzò legami transatlantici dell’Italia

Cordoglio è stato espresso dal presidente del Consiglio, Mario Draghi: «Profondo conoscitore del pensiero liberale, ha portato i suoi valori e la sua visione del mondo al centro della vita intellettuale, politica e istituzionale italiana» ha scritto il premier. «Ministro degli Affari esteri e della Difesa, si è speso incessantemente per rafforzare i legami transatlantici dell’Italia e per anticipare l’abolizione della leva militare. Ai suoi cari le condoglianze mie e del Governo», conclude Draghi.

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