di L.Or.
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Lo scorso anno la svolta: un premio legato solo alle ore lavorate. Non che alla Technoprobe di Cernusco Lombardone esistesse un nodo assenteismo ma in questo modo si trova un meccanismo semplice per indicare la “partecipazione” al risultato. «Abbiamo erogato lo scorso anno 1,1 euro per ogni ora di lavoro effettiva - spiega l’imprenditore Roberto Crippa - mentre ora portiamo l’importo a 1,2 euro, il che significa un massimo di circa 2200 euro a testa. Anche se con il sindacato c’è una trattativa aperta per rendere fissa una parte dell’importo».
L’azienda è un gioiello dell’hi-tech italiano, impegnata a produrre schede di test per i colossi globali dell’elettronica, oggetti da centinaia di migliaia di dollari che solo poche realtà al mondo riescono a produrre e che al momento vanno a ruba. Tanto da spingere Technoprobe, 350 addetti in Italia e decine di posizioni aperte, al nuovo record di ricavi, 120 milioni di euro.
«Al premio aziendale - spiega l’imprenditore - si aggiunge una parte variabile della retribuzione che coinvolge quasi la metà degli addetti, anche in produzione. Ciascun responsabile di ufficio o reparto dispone di un budget ad hoc. E sulla base degli obiettivi raggiunti lo distribuisce. Così, tra premio aziendale e bonus individuale, un operaio qui può anche incassare fino a 4mila euro aggiuntivi, oltre la retribuzione standard».
Luca Orlando
inviato-caporedattore
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