di Patrizia Maciocchi
La Banda Bassotti (Ansa)
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Scatta l’aggravante del travisamento per il rapinatore che si copre il viso con la mascherina antiCovid. E non importa se il “colpaccio” risale a novembre 2021 quando portare la FFp2 o la chirurgica erano obbligatorie. La Cassazione, respinge così il ricorso dell’imputato che protestava non tanto per la condanna per rapina che quella c’era, ma per l’aggravante, prevista dall’articolo 628 del Codice penale, che fa lievitare la pena per chi si rende irriconoscibile. Senza successo il ragazzo, classe 1993, fa presente ai giudici che portare la mascherina era doveroso, e se non l’avesse indossata, avrebbe finito per attirare di più l’attenzione e magari sarebbe stato fermato ancora prima di portare a termine la rapina in un luogo chiuso, nel quale non lo avrebbero neppure fatto entrare. La difesa si gioca poi anche un’altra carta. L’uomo aveva dei vistosissimi tatuaggi sul collo, che certamente lo rendevano riconoscibile e che la mascherina non copriva. Ma la Suprema corte non sente ragioni. Dura lex sed lex, la norma parla chiaro, il volto era nascosto.
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