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Manovra 2019/Per le nuove pensioni di anzianità si parte con 4 miliardi

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23 dicembre 2018
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Per le nuove pensioni di anzianità con “quota 100” (62 anni + 38 di contributi minimi) e le proroghe di Ape sociale e Opzione donna ora l’attesa si sposta al decreto di gennaio e alla discussione che ne seguirà in Parlamento. La dote a sostegno delle nuove spese, ridotta per il primo anno dopo l’intesa con Bruxelles, parte da 3,9 miliardi per poi salire a 8,3 nel 2020, a 8,6 nel 2021, a 8,1 nel 2022, a 6,9 nel 2023 e a 7 miliardi a decorrere dall'anno 2024. A parziale compensazione di queste maggiori uscite sono previsti 2,2 miliardi, tra il 2019 e il 2021, derivanti da una minore rivalutazione all’inflazione delle pensioni, mentre dal taglio sulle pensioni elevate (dal 15 al 40% sopra i 100mila euro lordi l’anno) deriveranno risparmi netti a partire 76,1 milioni, il primo anno.

Taglio dell’adeguamento al costo della vita 2,2 miliari

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