di Luca Tremolada
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Quando metti mano su un laptop di ultima generazione per hardcore gamers e hai superato i cinquant'anni ti senti sempre un po' fuori posto. Saranno i led, le dimensioni ingombranti, i tasti che illuminano, quel look un po' «tamarro» che lo rendono un prodotto di nicchia, per veri cultori della materia per chi insomma ha uno scopo chiaro.
Nel nostro caso siamo di fronte all'ultimissimo Acer Predator Helios 18 con scheda grafica Nvidia Geforce RTX 4080. Diciotto pollici di schermo per tre chili e due di peso, dentro una CPU 13th Gen Intel Core i9 con 32 GB DDR5-4800 MHz RAM e uno storage che vanta 2 TB PCIe Gen4 NVMe SSD, il tutto per un prezzo consigliato di 4.490 euro.
Come suggerisce il nome Predator non delude. Lo abbiamo provato con giochi diversissimi tra loro come, dal simulatore storico di Paradox Crusader Kings 3 allo «sparatutto» Doom Eternal spremuto al massimo del suo potenziale. La macchina ha reagito con un sospiro ogni tanto. Ma la prova è stata anche l'occasione per studiare le nuovissime schede video di Nvidia basate sulla nuova GPU Ada Lovelace.
Vuole dire prestazioni di rendering in Ray tracing più che raddoppiate rispetto alla generazione precedente. Nel nostro caso parliamo della RTX 4080 (1499 euro) e più nello specifico dell'ultimissima versione della tecnologia Deep Learning Super Sampling (DLSS) che usa l'intelligenza artificiale per generare più frame sequenziali di alta qualità. Si tratta una tecnologia che si basa sull’uso dei Tensor Core delle GPU della serie RTX.
Vuole dire che attraverso machine learning e intelligenza artificiale, il DLSS è capace di ricreare immagini in alta risoluzione a partire da una risoluzione inferiore. Come funziona? Quando si aumenta la risoluzione grafica, per esempio quando si attivano tecniche come il Ray Tracing, ci si scontra con un calo di prestazioni. Nei videogiochi vuole dire avere giochi meno fluidi che vanno scatti o come si dice in termini tecnici con un framerate più basso. Il DLSS al posto di calcolare ogni pixel di un fotogramma consente al gioco di concentrarsi su meno punti e utilizza l'Ai e la Gpu per ricostruire i rimanenti. In pratico migliora la qualità dell'immagine del gioco riconoscendo gli elementi e operando solo dove serve. In questo modo migliora la qualità dell'immagine, riducendo l'effetto e riduce il carico sulla GPU.
Questa tecologia è ora supportata da moltissimi giochi come Diablo, Forza Horizon e il nuovo Redfall di Bethesda e franchise di grande successo e viene inoltre integrata in Unreal Engine, uno dei motori di gioco più diffusi al mondo. Per il mondo Pc è davvero una buona notizia.
Luca Tremolada
Giornalista
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