di Laura Cavestri
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Il primo “Trust di scopo” per tutelare gli investitori da possibili perdite di patrimonio nel corso di una ristrutturazione o realizzazione di un nuovo immobile. A metterlo in campo sono – una novità per il settore – CrowdFundMe Spa (piattaforma di Equity e Real estate Crowdfunding così come di Private Debt), quotata su Euronext Growth a Milano, e Trusters (piattaforma di lending crowdfunding immobiliare), che insieme hanno lanciato la prima operazione di crowdfunding ad “alta sorveglianza”.
«Oggi nel lending crowdfunding l’unico legame tra le parti è un contratto di mutuo. Non c’è un titolo esecutivo da far valere in caso di criticità– ha affermato Andrea Maffi, ceo di Trusters –. L’impiego del Trust di scopo, studiato con legali ed esperti, è minimizzare il rischio di insolvenza del soggetto proponente il progetto immobiliare in piattaforma, aggiungendo alle misure di controllo già in atto, tra cui due diligence accurate e rating di rischiosità, anche l’ ”alta sorveglianza” ».
Lo strumento addizionale è il “Trust di scopo” (o “purpose trust”), società appositamente istituita da chi propone il progetto immobiliare in piattaforma che ne sottoscrive una quota di partecipazione (variabile dal 1% al 5 per cento).
Il Trust, in qualità di socio di minoranza e in virtù di un patto parasociale, sorveglia, senza alcuna interferenza nell’attività aziendale, l’operato del proponente, intervenendo laddove dovessero presentarsi criticità che possano determinare una perdita del patrimonio. Oggetto di sorveglianza sono dunque: il progetto di investimento, la trasparenza dell’operato e la sua conformità a quanto pattuito nel contratto di finanziamento siglato per operare su Trusters.
La vigilanza del Trust, soggetto terzo e totalmente indipendente da Trusters, dal proponente e dai finanziatori/investitori, garantisce tutte le parti coinvolte: maggiore chiarezza sul proprio operato per il proponente, evitando misunderstanding con i terzi; assenza di “sorprese” per gli investitori/finanziatori dei progetti, costantemente aggiornati sulla gestione delle risorse finanziarie da parte del proponente e buona riuscita dell’operazione di finanziamento, con impatto positivo anche per la piattaforma.
«La prima operazione ad “Alta sorveglianza riguarda – ha concluso Maffi – un progetto di ristrutturazione di un edificio a Milano, in via Civitali 47, per ricavarne 20 appartamenti. Il target di raccolta è di 800mila euro al massimo, con Roi annuale del 10% e una durata di 15 mesi. Per le società che hanno già lavorato con noi non sarà obbligatorio. Mentre lo richiederemo a tutti i nuovi soggetti ».
Laura Cavestri
Redattrice di Economia
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