di Monica D'Ascenzo
(IMAGOECONOMICA)
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«Tre donne, tre istituzioni, un solo obiettivo: guidare la ripresa dell’Europa!». Lo scriveva su Twitter solo qualche settimana fa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dopo un incontro con la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola e della Banca centrale europea Christine Lagarde. Oggi queste tre donne e queste tre istituzioni si trovano ad affrontare ben di più che la ripresa economica post-pandemia. E nelle cronache di guerra di questi giorni von der Leyen è stata sempre in prima linea e sta guidando l’Unione europea in uno dei momenti più critici della sua storia. Un’immagine quella delle tre leader impensabile solo un decennio fa.
Se in Europa le donne stanno via via ricoprendo ruoli di rilievo anche in politica e ai vertici delle istituzioni, in Italia il cambiamento è più lento e non può essere sfuggito come, anche in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica, abbia fatto discutere l’ipotesi di poter considerare una candidatura femminile. Una cartina tornasole di una società ancora in evoluzione verso una parità di genere che è di là da venire. Per questo diventa fondamentale fare il punto della situazione ogni 8 marzo: per capire quanta strada abbiamo fatto, cosa è cambiato e cosa ancora resta da conquistare. Non più come rivalsa, ma come evoluzione naturale di un mondo che può crescere in maniera sostenibile, non solo dal punto di vista sociale, solo con un’equità nelle opportunità di sviluppo dei talenti di ognuno. Lo riconoscono ormai le istituzioni e nel mondo finanziario ed economico investitori e aziende.
Il Gruppo 24 Ore segue e riporta quotidianamente testimonianze di questo divenire sulle pagine del quotidiano, nelle trasmissioni di Radio 24 e nei lanci di agenzia di Radiocor, ma anche con iniziative speciali scandite durante l’anno per approfondimenti specifici. L’8 marzo sarà l’occasione di tornare a parlare di donne ed economia non tanto per ribadire le difficoltà e le percentuali esigue delle presenze femminili nell’occupazione, nella dirigenza, ai livelli apicali di imprese e istituzioni, quanto nella chiave di capire quali saranno le opportunità che avremo di fronte nei prossimi anni anche grazie ai capitali che arriveranno nel nostro Paese grazie al Pnrr.
Al tema sarà dedicato uno speciale di quattro pagine del quotidiano, che cercherà di tratteggiare il quadro dei possibili sviluppi dell’occupazione, della carriera e dell’imprenditoria per le donne. I maggiori investimenti arriveranno nei settori coinvolti nella transizione digitale e nella transizione ecologica, che a oggi presentano percentuali di presenze femminili ancora troppo basse. Naturalmente il problema parte dalla scuola, dalla formazione e dall’orientamento dei giovani per questo un’inchiesta nel mondo universitario cercherà di illustrare le risposte messe in campo dai singoli atenei per incentivare le ragazze a scegliere i percorsi tecnico scientifici. Non solo perché in Italia mancano laureate in materie Stem (Science, technology, engineering, and mathematics), ma anche perché nel nostro Paese la percentuale globale dei laureati è bassa rispetto agli altri Paesi europei, tanto che nel management non mancano solo le donne e i giovani, ma anche dirigenti che abbiano un’istruzione universitaria. Uno svantaggio competitivo rispetto al resto d’Europa che non possiamo permetterci di fronte alle sfide della ripresa economica che dovremo affrontare. Sfide per cui sarà necessaria innovazione non solo nei prodotti e nei servizi, ma anche nell’organizzazione del lavoro, nel modello di leadership, nella centralità della sostenibilità. E per innovare l’inclusione delle diversità è la via più veloce, come dimostrano nuovi studi internazionali. La diversificazione è peraltro anche la peculiarità dell’imprenditoria femminile in Italia, che vede crescere la componente di donne con background migratorio che fondano aziende e start up.
I temi affrontati sul quotidiano saranno approfonditi in un dossier online sul sito del Sole 24 Ore dal titolo “Le sfide delle donne”, in cui saranno approfondite analisi su settori specifici e iniziative anche di livello internazionale per valorizzare i talenti femminili, come quella del Consolato italiano a Los Angeles che con un video-documentario celebra le italiane che si sono distinte Oltreoceano. Non solo. Si affronterà il tema degli stereotipi tradizionali perpetrati dall’intelligenza artificiale a causa della mancanza di donne nella ricerca tecnologica e digitale; della carriera crescente delle donne fra tv, piattaforme streaming e industria cinematografica; delle eccellenze delle campionesse sportive leader non solo in gara ma sempre più anche nelle istituzioni. Allo stesso tempo testimonianze, casi aziendali e storie saranno le protagoniste delle pubblicazioni di Alley Oop – L’altra metà del Sole, il blog multifirma dedicato alla diversity.
Proprio da Alley Oop nasce anche l’impegno fondamentale del gruppo in tema di lotta alla violenza contro le donne, che da anni vede le reazioni di quotidiano, radio e agenzia stampa impegnate nel seguire l’evoluzione di un fenomeno ormai divenuto strutturale nel nostro Paese attraverso i numeri, l’analisi sociologica ed economica, l’approfondimento delle normative italiane a confronto con quelle europee.
L’8 marzo sarà disponibile gratuitamente, in allegato con Il Sole 24 Ore digitale, l’ebook dal titolo “#hodettono . Tribunali, media e servizi sociali: quando la donna è vittima due volte”, realizzato nell’ambito del progetto Never again, co-finanziato dal programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza dell’Unione europea.
Questo terzo ebook che Il Sole 24 ore dedica al tema della violenza contro le donne si concentrerà sulla vittimizzazione secondaria, in cui le donne che hanno subìto violenza si trovano nuovamente a essere vittime di pregiudizi culturali e stereotipi sessisti nelle aule dei tribunali, nella rappresentazione dei media, nel più ampio contesto sociale. Verrà esaminata la situazione in Italia a confronto con quello che accade in Europa, con l’obiettivo di proporre gli strumenti necessari a superare il problema. Nel progetto Never again i partner sono l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, D.i.Re-Donne in rete contro la violenza, l’associazione Maschile Plurale, l’associazione teatrale M.a.s.c. e la società di europrogettazione Prodos Consulting .
Sarà invece disponibile in edicola con il quotidiano, sempre dall’8 marzo, il libro “Le più belle storie di donne coraggiose” di Valentina Camerini e Veronica Carratello. Dalla scienziata italiana Rita Levi Montalcini alla pittrice Frida Kahlo, dalla prima donna aviatrice Amelia Earhart alla determinazione della campionessa paralimpica Bebe Vio, il libro racconta storie di donne che con il loro coraggio e la loro forza hanno dato un contributo fondamentale al nostro progresso sociale, culturale e scientifico. Storie adatte a lettori di tutte le età, illustrate a colori e raccontate come fiabe.
Su Radio 24 l’8 marzo, oltre alla cronaca della giornata nei principali Gr, puntata speciale di “Matteo Caccia racconta: storie di rinascita” con storie di donne coraggiose che affrontano situazioni difficili come la storia della “migrant mother”, l’iconica foto scattata da Dorothea Lange che ritrae una donna americana in viaggio con i suoi sette figli e altre storie di donne raccontate dall’autrice di podcast Grazia De Sensi. È infine online la seconda stagione del podcast “Donne del futuro” di Maria Latella, che accompagna alla scoperta delle top manager italiane under 40.
Monica D’Ascenzo
redattrice
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