di Gianni Rusconi
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Dalle placide acque del Mare Adriatico alle rocce imponenti e orgogliose del Gran Sasso, da zero a poco meno di 3000 metri, assaporando il piacere di immergersi in un armonico puzzle composto dai colori della terra (e delle coltivazioni a viti e ulivi) e della vegetazione spontanea di boschi e prati che ricoprono da cima a fondo intere vallate. Percorrendo su e giù le colline teramane sembra di essere in altri luoghi, un po’ Toscana e un po’ Sicilia, un po’ Baviera e un po’ Irlanda. E se l’autunno è più dolce in questo angolo d’Abruzzo, in ogni stagione dell’anno può regalare emozioni e offrire delle alternative ai suoi visitatori.
Civitella del Tronto
E invece questa parte di Abruzzo è uno scenario paesaggistico e architettonico unico: qui si riflette l'anima rurale di luoghi che abbracciano il terzo Parco Nazionale italiano per estensione con la sua grande varietà di luoghi e ricchezze (nel Gran Sasso resiste ancora il “Calderone”, il ghiacciaio più meridionale di tutta Europa) e che hanno nella cima più alta degli Appennini uno sfondo onnipresente. Le sue forme che si stagliano maestose nelle giornate di cielo terso, regalando una sensazione fra l'avvolgente e il magnetico a chi vi giunge, percorrendo il tunnel dell'autostrada verso l'Aquila. Mentre i più verdi Monti della Laga regalano altri scenari e altri paesaggi. E in un attimo con il mare ancora negli occhi arrivi in montagna.
Gran Sasso
Il tempo dei vacanzieri che affollavano la costa nelle estati degli anni ‘60 è un ricordo lontano ma da qualche tempo a questa parte il litorale abruzzese è tornato a essere una destinazione richiesta per soggiorni che si protraggono fino all'inizio di ottobre, Se la nuova scommessa da vincere è affermare il teramano come destinazione enogastronomica e di turismo slow per chi ama anche la montagna e la collina, il litorale ha il fascino, anche fuori stagione, di cittadine la cui parte “alta” e più antica conserva il ricordo di baluardi costruiti a difesa dalle minacce in arrivo dal mare.
Cantina Cerulli Spinozzi
La Torre del Salinello, a Giulianova, è fra le costruzioni più suggestive: risale alla seconda metà del XVI secolo ed è una delle 15 fortificazioni costruite dal Regno di Napoli in epoca medioevale come punti di avvistamento per i temuti attacchi dei saraceni. Dagli anni ‘30 è di proprietà della famiglia Migliori e nel 2003 è stata trasformata nella struttura così come la vediamo oggi. Nel 2021 ha riaperto al pubblico come enoteca e location per eventi di degustazione curati dalla Cantina Cerulli Spinozzi, che propone nei mesi estivi la possibilità di cenare nella torre ordinando piatti della tradizione presso alcuni ristoranti convenzionati. Un'altra idea per cena, invece, è Villa Giulia, un home restaurant che accoglie gli ospiti in una casa in stile liberty poco lontano dal lungomare, proponendo cucina tipica di mare giuliese, con eccellenti abbinamenti fra pesce e formaggi.
Teramo
Il centro principale delle colline teramane è il capoluogo. Teramo è una città dalle origini antiche, insediata strategicamente a ridosso del Gran Sasso fra due corsi d'acqua (il fiume Tordino e il torrente Vezzola) e circondata da alberi di ulivo e filari di vigneti. Prima della dominazione romana, la zona in cui sorge era nota con il nome di Aprutium da cui poi è derivato il termine attuale Abruzzo. Visitarne il centro storico equivale dunque a fare un lungo viaggio nel tempo alla scoperta dei popoli e delle culture che hanno fatto la storia di questi luoghi.
Civitella del Tronto
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, meglio conosciuta come il Duomo di Teramo, risale al XII secolo e la sua peculiarità è l'alternanza di due stili architettonici: la parte inferiore in stile romanico e quella superiore in stile gotico. Al suo fianco si staglia il campanile alto circa 50 metri, costruito in diversi momenti (nel XV secolo è stato realizzato il coronamento ottagonale) e ancora oggi oggetto di lavori di restauro post terremoto. Il Duomo, così come il Palazzo vescovile e il Palazzo Costantini con i suoi bellissimi portici, si affacciano sul vero cuore di Teramo, Piazza Martiri della Libertà, teatro di eventi e manifestazioni in tutti i periodi dell'anno. Poco lontano meritano infine una visita i resti di un Teatro Romano del II secolo dopo Cristo: sotto il livello stradale si può ammirare quello che fu un complesso con gradinate di forma semicircolare in grado di ospitare fino a 3mila spettatori e una facciata esterna composta da due ordini sovrapposti di arcate.
Civitella del Tronto
Lasciandosi alle spalle la città, bastano poche decine km di auto per raggiungere altri borghi storici del teramano, come Atri, principale centro della Valle del Vomàno, e Castelli, appoggiato alle falde del Gran Sasso e famoso per la tradizione delle ceramiche di maiolica realizzate nei cinque colori (giallo, blu, manganese, verde rame e arancio) ottenuti dai minerali del territorio.
Civitella del Tronto
Altro borgo da toccare è infine Civitella del Tronto, appoggiato su un possente masso granitico sulla strada che porta ad Ascoli e anticamente il baluardo settentrionale del Regno di Napoli al confine con lo Stato Pontificio. Le attrazioni da non perdere girovagando fra le sue pietre sono almeno due: la Fortezza edificata a mo' di acropoli dagli spagnoli nella seconda metà del XVI secolo e lunga ben 500 metri e la cosiddetta “ruetta”, la via pedonale più stretta d'Italia, larga poco più di mezzo metro.
Colline Teramane è anche la prima denominazione di origine controllata e garantita della regione Abruzzo (Colline Teramane Montepulciano d'Abruzzo Docg) e l'obiettivo dell'omonimo Consorzio (nato nel 2003) non è solo produrre un vino di qualità destinato anche all'esportazione ma anche valorizzare e promuovere un intero territorio racchiuso tra la montagna (il Gran Sasso e i Monti della Laga) e il mare.
Podere Francesco
La storia vinicola di queste colline è vecchia di oltre 2mila anni e oggi si riflette nelle pratiche improntate alla sostenibilità ambientale di produttori che hanno scelto in larga parte colture biologiche e biodinamiche. Rimbalzare fra le varie cantine per degustare il Pecorino o il Trebbiano d'Abruzzo, il Cerasuolo e naturalmente il Montepulciano d'Abruzzo è un'esperienza nell'esperienza. Si scoprono realtà a conduzione familiare che raccolgono la sfida di fare vino circa 800 metri di altitudine all'interno del Parco Nazionale (nel comune di Torricella Sicura), dando vita a un progetto di viticoltura boschiva “maritata” che trae fondamento da vitigni millenari, oppure cantine che sono il fiore all'occhiello della denominazione Colline Teramane, come Strappelli e Cerulli Spinozzi.
Tenuta Cerulli Spinozzi - Casina Margherita
Nella tenuta di quest'ultima, a Canzano, si può alloggiare presso Casina Margherita, una residenza di famiglia trasformata in elegante e curata struttura a uso foresteria in formula B&B con un ampio terrazzo affacciato sui vigneti e con vista sul Gran Sasso da un lato e in lontananza sul mare dall'altro. E infine la cucina, storicamente legata al nomadismo dei pastori che durante la transumanza si spostavano dai monti al mare e viceversa e fatta di erbe, formaggi, olio, latte, carne e altre materie prime locali. Nel Podere Francesco, circa 45 ettari di terreni dove si coltivano circa 70 diverse varietà di frutta e verdura fresca, si tengono eventi di degustazione delle confetture e dei succhi di produzione propria in abbinamento a piatti della tradizione. L'idea è di realizzare fra i frutteti una struttura di glamping su palafitte per portare su queste colline il turismo enogastronomico. E quello internazionale in particolare.
Tenuta Cerulli Spinozzi - Casina Margherita
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