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Il gasdotto Tap taglia il traguardo dei primi 5 miliardi di metri cubi trasportati

di Domenico Palmiotti

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Il gasdotto Tap a Melendugno (Le), (Agf)

Il gasdotto Tap a Melendugno (Le), (Agf)

Cinque miliardi di metri cubi di gas sono la metà esatta della capacità di trasporto dell'opera, dimensionata per 10 miliardi e in grado di raddoppiare

18 settembre 2021
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3' di lettura

Il gasdotto Tap, per lungo tempo duramente osteggiato nel Salento, taglia a circa nove mesi dalla partenza dell'esercizio il traguardo dei 5 miliardi di metri cubi di gas naturale trasportati. Gas proveniente dall'Azerbaigian ed entrato in Europa attraverso Tap col punto di interconnessione di Kipoi, località al confine tra Grecia e Turchia, dove il gasdotto si collega al Trans Anatolian Pipeline (Tanap). Dati di trasporto del gas, rafforzamento della posizione di mercato dell'infrastruttura, assenza di danni all'ambiente e al mare (cosa che si temeva) e boom di presenze per l'estate 2021 lungo quel tratto di litorale salentino interessato dall'opera, che però chi va al mare non vede, testimoniano, ancora una volta, come paure ed opposizioni - dei movimenti come di molte istituzioni locali - fossero infondate.

Crescita graduale: da 4-5 mln di mc al giorno a 20-25

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Cinque miliardi di metri cubi di gas sono la metà esatta della capacità di trasporto dell'opera, dimensionata per 10 miliardi e in grado di raddoppiare, ma questo - spiegano fonti Tap Italia - non vuol dire che ci sono problemi di trasporto o che non c'è richiesta di fornitura. Anzi, i volumi risultano giá prenotati al 95 per cento, residua solo un 5 per cento scambiato alla Borsa del gas. Inoltre, nel raffronto relativo all'arco dei primi otto mesi di funzionamento del gasdotto, si riscontra che la quantità giornaliera di gas trasportata è via via cresciuta da 4-5 milioni di metri cubi al giorno a 20-25 milioni. Ogni mese si fa un passo avanti. Quest'anno, presumibilmente, non si toccheranno i 10 miliardi di metri cubi ma si andrà intorno ai 7-7,5 miliardi. Perchè, spiegano le fonti Tap, «siamo nella fase di Ramp Up dell'opera. Dei 3.500 chilometri dell'intero gasdotto, come Tap siamo la parte finale e non arrivano subito i quantitativi prestabiliti».

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Il test del mercato per l'aumento della capacità

Ma Tap guarda già al futuro tant'è che a luglio scorso ha avviato nei confronti delle autorità regolatorie di Italia, Grecia ed Albania - i tre Paesi attraversati dal gasdotto - la procedura volta a sondare il potenziale interesse dei soggetti che operano nel mondo del gas ad un aumento della fornitura. Questo per verificare la fattibilità del raddoppio a 20 miliardi di metri cubi trasportati o anche meno, qualora la richiesta futura dovesse essere inferiore. La procedura di market test si chiuderà nel 2023, perchè due anni sono l'arco di tempo previsto, con una fase vincolante collocata nell'estate del 2022.

A fronte di un maggior quantitativo di gas trasportato, non ci sarà bisogno di riadeguare o potenziare le condotte, una parte delle quali corre lungo i fondali tra le due sponde dell'Adriatico, perché sono già dimensionate per i 20 miliardi di metri cubi. Ci sarà invece bisogno di riadeguare gli impianti collegati, tra cui le centrali di compressione, valutando se farne di nuovi oppure sottoporre a revamping quelli esistenti. In questo senso, Tap ha prefigurato tre scenari possibili in relazione alle future richieste di gas: uso limitato, parziale o totale della ulteriore capacità. A questi scenari, corrispondono tre ipotesi di investimenti, modulati nell'ordine su 14,4 miliardi di metri cubi nel primo caso, 17,1 miliardi di metri cubi nel secondo e infine 20 miliardi di metri cubi qualora tutta la fornitura ulteriore fosse richiesta dal mercato.

A proposito del traguardo dei 5 miliardi di metri cubi, Luca Schieppati, managing director di Tap, ha dichiarato: «Siamo molto lieti di raggiungere questo importante traguardo e consolidare il ruolo di Tap come un operatore affidabile nel panorama energetico europeo. Oltre a rafforzare la sicurezza energetica e la diversificazione degli approvvigionamenti su più mercati, i volumi di gas forniti da Tap supportano la transizione energetica, in particolare nell’Europa sudorientale». Inoltre, ha aggiunto Schieppati, «continueremo a perseguire nuove opportunità di trasporto di fonti energetiche carbon neutral, come l’idrogeno, riducendo le emissioni, in linea con gli obiettivi di transizione energetica dell’Unione Europea». Per Marija Savova, head of commerciale Tap, «le operazioni commerciali di Tap contribuiscono ad aumentare la liquidità del mercato gas in Europa. E altrettanto importante ricordare che è in corso un market test e che in futuro Tap può espandersi gradualmente, fino a raddoppiare la sua capacità di trasporto».

Il progetto della pesca per aiutare il territorio

Infine a proposito dei progetti di sostegno al territorio - che ha una economia turistica, ittica ed agricola - fonti Tap spiegano che «si va avanti su unico progetto, quello della pesca, ben avviato e ben accetto dalla comunità locale, che attraverso la disponibilità di un milione di euro, fornisce assistenza e manutenzione ma anche la sostituzione dei motori per le 32 barche sulle 34 censite al porto di San Foca, la marina di Melendugno dove il gasdotto approda».

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