di Chiara Beghelli
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Passo dopo passo, la mente si allinea al corpo e insieme si connettono al mondo: il camminare è ormai riconosciuto come un formidabile mezzo per generare idee, stimolare la creatività. Uno dei casi che lo dimostra con più efficacia è quello di Louis Vuitton: lasciata a 13 anni la natia Anchay, piccolissimo paese nel montuoso est della Francia, dopo due anni di cammino, esperienze, pensieri, raggiunse Parigi, dove nel 1854 fondò la maison che porta il suo nome e che nel tempo sarebbe cresciuta fino a diventare uno dei simboli del lusso e, dal 1987, parte fondante di Lvmh, il più grande gruppo mondiale del settore.
Il 4 agosto ricorrono i 200 anni dalla nascita di Vuitton, precursore della creatività contemporanea poiché in lui si fondevano le capacità dell’artigiano, dello stilista, del commerciante, del visionario capace di intercettare i cambiamenti di gusti ed esigenze nella vorticosa seconda metà dell’Ottocento. Un anniversario che sarà celebrato con le iniziative raccolte nel programma “Louis 200”, fino alla fine del 2021. Una delle più importanti coinvolge le vetrine dei negozi Vuitton, elemento chiave per la crescita del marchio, come intuì il figlio di Louis, Georges: 200 creativi provenienti da mondi diversi, dalla botanica all’ingegneria, dall’architettura al cinema, firmeranno allestimenti nelle boutique di tutto il mondo, partendo tutti dalla reinvenzione di una scatola che richiama l’iconico baule Vuitton. «Non abbiamo mai fatto vetrine come queste prima», ha anticipato Faye McLeod, storica Visual Image Director della maison. Sempre il 4 agosto sarà lanciato anche un videogioco dedicato a Vuitton, scaricabile da Apple e Google Play.
Questo approccio multimediale e immersivo delle celebrazioni di Louis 200 si declinerà poi in un grande trittico di Louis dipinto da Alex Katz, uno dei più importanti artisti contemporanei statunitensi, in un romanzo della scrittrice francese Caroline Bongrand sulla vita e le aspirazioni di Louis (edito da Gallimard e disponibile in francese e inglese da ottobre), e nel documentario Looking for Louis, che si potrà seguire sulle piattaforme di streaming e che racconterà la vita di Vuitton anche nei suoi aspetti meno noti.
Rivolto specialmente al futuro sarà l’impegno di devolvere 10mila euro a 15 ong a nome di ognuno dei 200 creativi coinvolti, e la possibilità di mettere poi all’asta le loro creazioni per finanziare con il ricavato borse di studio destinate a giovani creativi, in cerca della loro strada come fece il giovane Vuitton
Chiara Beghelli
Redattore
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