Bce, Meloni: eviti scelte peggiorative e comunichi meglio
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«L’indebitamento è diventato più costoso per i governi» ma «nonostante l’aumento dei tassi di interesse, il debito pubblico può rimanere su un percorso solido». È quanto afferma sul blog della Bce uno studio degli economisti di Francoforte intitolato Politica fiscale: da un pranzo gratis a uno abbordabile.
I tassi di indebitamento dei governi, si legge nel testo, «sono aumentati notevolmente a causa dell’inflazione elevata e della normalizzazione della politica monetaria. Anche gli investitori sono diventati più restii a detenere attività più rischiose. Inoltre, prestano attenzione alla sostenibilità del debito pubblico, soprattutto nei Paesi con ingenti passività».
Ed entrambi questi aspetti «hanno contribuito all’aumento degli spread dei titoli sovrani». Tuttavia, aggiunge subito dopo la Bce, «un altro aspetto da considerare è che un’inflazione più elevata tende a migliorare alcuni dati principali della sostenibilità fiscale». Visto che, «per un dato ammontare di debito in essere, un Pil nominale più alto significa che il rapporto debito/Pil diminuisce».
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