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Siccità, arriva il commissario a tempo fino al 31 dicembre

di Manuela Perrone

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A Palazzo Chigi. Ieri la cabina di regia sulla emergenza idrica

A Palazzo Chigi. Ieri la cabina di regia sulla emergenza idrica

Il compromesso che ha permesso di superare l’impasse nel Governo durante la cabina di regia

22 marzo 2023
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3' di lettura

Un commissario straordinario per affrontare l’emergenza siccità, ma che resterà in carica “a tempo”, fino al 31 dicembre 2023, con «un incarico rinnovabile e con un perimetro molto circostanziato di competenze». È questo il compromesso che ha permesso di superare l’impasse nel Governo durante la cabina di regia, presieduta ieri a Palazzo Chigi dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, presenti i ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Nello Musumeci (Politiche del mare e Protezione civile), Roberto Calderoli (Affari regionali), la viceministra dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Vannia Gava (il ministro Gilberto Pichetto Fratin era in volo verso New York per la Conferenza Onu sull’acqua), e i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli. Tutti accompagnati dai rispettivi tecnici.

All’inizio della riunione - che fonti di governo descrivono «lunga e proficua» - si sono materializzate le distanze di fondo tra i partiti della maggioranza (si veda, da ultimo, Il Sole 24 Ore di ieri). Da una parte la posizione di Fdi, ribadita qualche minuto prima dalla premier Giorgia Meloni in Aula al Senato nella replica alle comunicazioni in vista del Consiglio europeo: «Abbiamo ereditato una questione complessa. Stiamo lavorando a una cabina di regia, per un piano nazionale di intesa con le Regioni, utilizzando nuove tecnologie e avviando una campagna di sensibilizzazione. Il Governo sta lavorando a un provvedimento normativo con semplificazioni e deroghe per accelerare lavori essenziali. Intendiamo lavorare anche all’individuazione di un commissario straordinario che abbia poteri esecutivi rispetto a quanto definito dalla cabina di regia».

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Siccità, cosa succede nel mondo

31 foto

Il famoso lago con il suo unico abitante, il chirocefalo, si trova a quota 1.940 metri, Montemonaco (AP).
L'isola dei Conigli, a causa della siccita' che affligge il lago di Garda, si raggiunge a piedi, Manerba (Brescia). (ANSA/ FILIPPO VENEZIA)
L'isola dei Conigli, a causa della siccita' che affligge il lago di Garda, si raggiunge a piedi, Manerba (Brescia). (ANSA/ FILIPPO VENEZIA)
L'isola dei Conigli, a causa della siccita' che affligge il lago di Garda, si raggiunge a piedi, Manerba (Brescia). (ANSA/ FILIPPO VENEZIA)
Fiume Po in secca a Torino. (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
La portata del fiume Po è diminuita drasticamente per la siccità invernale formando isole e spiaggette all'altezza di piazza Vittorio Murazzi. (ANSA/TINO ROMANO)
Fiume Po in secca a Torino. (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
Secca del fiume Po a causa della siccità. (Ansa/Salvo Liuzzi)
Il ponte sul Fiume Po a Pieve Porto Morone in provincia di Pavia. (ANSA/PIERPAOLO FERRERI)
Coltivazione di alberi di ulivo per la produzione di olio di oliva su un promontorio del Gargano, (Foggia). (ANSA / GIUSEPPE GIGLIA)
I pescatori usano una rete per catturare i pesci che farebbero fatica a sopravvivere nell’acqua a basso contenuto di ossigeno al fine di proteggere l’acqua potabile nel bacino idrico di Sau, a circa 100 km (62 miglia) a nord di Barcellona. Spagna. La Spagna è entrata in un periodo di siccità a lungo termine a causa delle alte temperature e delle scarse precipitazioni negli ultimi tre anni e probabilmente dovrà affrontare un altro anno di ondate di caldo e incendi boschivi. (AP Photo/Marc Sanye)
I pescatori usano una rete per catturare i pesci che farebbero fatica a sopravvivere nell’acqua a basso contenuto di ossigeno al fine di proteggere l’acqua potabile nel bacino idrico di Sau, a circa 100 km (62 miglia) a nord di Barcellona. Spagna. La Spagna è entrata in un periodo di siccità a lungo termine a causa delle alte temperature e delle scarse precipitazioni negli ultimi tre anni e probabilmente dovrà affrontare un altro anno di ondate di caldo e incendi boschivi. (AP Photo/Marc Sanye)
La gente guarda i pescatori mentre raccolgono il pesce dal bacino di Sau mentre le riserve di acqua potabile sono scese al livello più basso dal 1990 in Catalonia, vicino a Vic. (REUTERS/Nacho Doce)

Isola di San Biagio, Lago di Garda,vicino a Lido di Manerba. (REUTERS/Alex Fraser)
Isola di San Biagio, Lago di Garda,vicino a Lido di Manerba. (REUTERS/Alex Fraser)
L’acqua scorre nel fiume Los Angeles a Los Angeles, California. Dopo una serie di tempeste fluviali atmosferiche che hanno colpito la California negli ultimi mesi, i livelli dell’acqua nei bacini idrici e nei fiumi dello stato sono aumentati, probabilmente portando la fine dei tre anni di siccità della California. (EPA/CAROLINE BREHMAN)
Questa veduta aerea mostra l’All-American Canal lungo il confine tra Stati Uniti e Messico vicino a Holtville, in California. Una coltre di raccolti ricopre il pavimento dell’Imperial Valley nella California meridionale, un mosaico di verdi vivaci dato vita da il fiume Colorado in un paesaggio sbiancato dal sole del deserto. Ma mentre una siccità pluridecennale disidrata l’ovest degli Stati Uniti e il fiume un tempo possente si assottiglia, vengono poste domande sul motivo per cui a una manciata di agricoltori è consentito prendere tanta acqua quanto tutto il Nevada e l’Arizona messi insieme.. (Photo by SANDY HUFFAKER / AFP)
Questa foto aerea mostra la continua costruzione di nuove case, nonostante la mancanza d’acqua, a Rio Verde Foothills, in Arizona. - Le case nelle colline pedemontane del Rio Verde in rapida crescita non hanno mai avuto acqua corrente - non ci sono condutture - quindi le 500 famiglie che non hanno accesso ai propri pozzi hanno acquistato autocisterne da Scottsdale. Ma la vicina città di Scottsdale ha deciso che non poteva più permettersi di vendere la sua fornitura in diminuzione dal fiume Colorado, mentre una siccità decennale morde il West americano. (Photo by Gilles CLARENNE / AFP)
Vista generale del lago Montbel parzialmente prosciugato ai piedi dei Pirenei mentre la Francia affronta record di periodi di siccità invernali che fanno temere un’altra estate di siccità e restrizioni idriche. (REUTERS/Sarah Meyssonnier)
Una conchiglia è vista sulla terra screpolata e asciutta del lago Montbel parzialmente asciutto ai piedi dei Pirenei mentre la Francia affronta un periodo di siccità invernale da record che fa temere un’altra estate di siccità e restrizioni idriche. (REUTERS/Sarah Meyssonnier)
Una vista mostra il lago Montbel parzialmente prosciugato ai piedi dei Pirenei mentre la Francia affronta un periodo di siccità invernale record che fa temere un’altra estate di siccità e restrizioni idriche. (REUTERS/Sarah Meyssonnier)
Un camion che trasporta tronchi percorre la Route 5 sopra il ponte-diga presso il bacino prosciugato di Canelon Grande appena a nord di Canelones, nel sud dell’Uruguay, mentre il paese attraversa una grave siccità. - Lo scopo principale del serbatoio è quello di fornire acqua potabile all’area metropolitana di Montevideo, mentre viene utilizzato anche nei sistemi di irrigazione della zona. (Photo by Pablo PORCIUNCULA / AFP)
I girasoli secchi sono visti in una fattoria, nel mezzo della peggiore siccità argentina degli ultimi sessant’anni, a Tostado, nel nord di Santa Fe, in Argentina. (REUTERS/Miguel Lo Bianco)
I pescatori raccolgono il pesce dal serbatoio di Sau mentre le riserve di acqua potabile sono scese al livello più basso dal 1990 in Catalogna, vicino a Vic. (REUTERS/Nacho Doce)
Una fotografia scattata mostra il lago Serre-Poncon parzialmente asciutto, vicino a Embrun, nelle Alpi francesi. (Photo by Nicolas TUCAT / AFP)
Tino Lutke, 35 anni, dalla Germania, fa volare un aquilone vicino al villaggio di San Roman de Sau che è stato parzialmente sommerso ed è riemerso poiché il bacino idrico di Sau ha il livello più basso dal 1990 a causa dell’estrema siccità in Catalogna, vicino a Vic, in Spagna. (REUTERS/Nacho Doce)
Veduta aerea di una foresta bruciata dagli incendi a Portal Cambyreta, tra Villa Olivari e Ituzaingo, provincia di Corrientes, Argentina. - Gli incendi nell’Argentina colpita da ondate di caldo e siccità hanno divorato circa 6.000 ettari (14.800 acri) di foreste nella provincia settentrionale di Corrientes in pochi giorni, hanno riferito i funzionari martedì.(Photo by Sebastián Toba / AFP)
Una vista generale di un lago che si prosciuga in una calda giornata estiva vicino ad Ajmer . - La Terra è più calda di quanto non sia stata in 125.000 anni, ma le ondate di calore mortali, le tempeste e le inondazioni amplificate dal riscaldamento globale potrebbero essere solo un assaggio poiché i combustibili fossili che riscaldano il pianeta mettono a rischio un futuro “vivibile”.o conclude il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite su Climate Change (IPCC), che ha avviato un incontro di una settimana per distillare sei rapporti fondamentali per un totale di 10.000 pagine preparati da oltre 1.000 scienziati negli ultimi sei anni.(Photo by Himanshu SHARMA / AFP)
Una fotografia mostra il lago Serre-Poncon parzialmente asciutto, vicino a Embrun, nelle Alpi francesi. (Photo by Nicolas TUCAT / AFP)
Una fotografia mostra il lago Serre-Poncon parzialmente asciutto, vicino a Embrun, nelle Alpi francesi. (Photo by Nicolas TUCAT / AFP)

È lo schema che era stato prospettato al termine della prima riunione del tavolo siccità, il 1° marzo, e che però non piaceva alla Lega, che con Salvini guida il dicastero più coinvolto sul dossier (per fondi e responsabilità) e che vede nel supercommissario una minaccia all’autonomia. Il Carroccio ha proposto in alternativa la facoltà di nominare commissari solo in alcuni casi specifici.

Per trovare la quadra ci è voluta la mediazione di Lollobrigida (che si muove a difesa del comparto agricolo duramente colpito dalla siccità e si è detto «non interessato alla governance, ma alla soluzione concreta dei problemi») e di Musumeci, che aveva proposto un commissario per tre anni (si veda l’intervista a fianco). Il risultato condiviso è una struttura decisionale a due punte: la cabina di regia «per accelerare e coordinare la pianificazione degli interventi infrastrutturali di medio e lungo periodo» e il commissario fino a fine anno, rinnovabile, per «agire sulle aree territoriali a rischio elevato» e «sbloccare interventi di breve periodo». Una nota di Palazzo Chigi li ha elencati: sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumento della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra Regioni ed enti locali in materia idrica, ricognizione del fabbisogno idrico nazionale. «Sono in corso le valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva», avverte la stessa nota.

Anche da questo dipenderà l’approdo del “decreto acqua” al Consiglio dei ministri previsto per martedì 28 marzo. Ma non è solo questione di norme: c’è il nome del commissario da individuare. E ancora non c’è accordo sull’identikit: se sarà un tecnico o un politico. Dalle opposizioni, intanto, si punge. Mariastella Gelmini (Azione) auspica che il lavoro della cabina di regia «non sia ulteriormente rallentato dalle frizioni interne alla maggioranza». Mentre Angelo Bonelli (Avs) attacca: «Questo Governo pensa di risolvere la siccità con l’ennesima cabina di regia, ma non con un cambio di politiche energetiche e ambientali che sono le stesse da decenni responsabili del disastro climatico».

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