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La sfida dei telefonini pieghevoli nell’anno peggiore di sempre

di Luca Salvioli

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Al via a Barcellona la fiera dedicata alla telefonia mobile più grande del mondo. Sul banco il destino dei nuovi prodotti e le applicazioni dell’intelligenza artificiale generativa

27 febbraio 2023
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3' di lettura

Il 2022 per il mercato globale degli smartphone è stato «catastrofico» a causa di «un forte declino della domanda» spinto dal contesto economico, e in particolare «l’inflazione». E se il 2021 aveva segnato un rimbalzo, dopo il 2020 della pandemia, «ora l’unico segnale di vivacità si vede nel mercato premium, e in particolare in alcune tipologie di smartphone pieghevoli che sembrano incontrare l’interesse di una fascia di consumatori».

Parliamo con Roberta Cozza, analista di Gartner, alla vigilia del Mobile World Congress che apre ufficialmente il 27 febbraio a Barcellona, anche se alcuni annunci sono stati fatti in anticipo, in particolare da Samsung e Oppo. Quest’ultimo non a caso ha presentato un foldable (pieghevole) che si chiama Find N2 Flip ed è in diretta concorrenza con Samsung Galaxy Z Flip4.

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«Durante questa edizione le aziende cinesi lanceranno per la prima volta in Europa i loro pieghevoli - commentaRoberta Cozza -. Questo significa che nei mercati maturi l’offerta sarà più ampia. L'attenzione andrà posta sulla integrazione del software. Per questa categoria di modelli risulta particolarmente importante la cura dei produttori nell’adattare le applicazioni al doppio schermo, lavorando con gli sviluppatori».

Sarà un banco di prova importante per vedere se i pieghevoli da nicchia si riveleranno capaci di crescere. Il momento sembra propizio anche perché oltre alla maggiore disponibilità, i prezzi seppure alti iniziano a scendere verso i mille euro.

Foldable nuova frontiera

Honor, ormai ex Huawei da due anni e mezzo, e dunque libera di usare i servizi Google, stando alle indiscrezioni porterà per la prima volta in Europa e in Italia un pieghevole, Honor Magic VS, dopo l’esperienza con questo tipo di prodotti maturata in Cina.

«Sono convinto che i foldable nei prossimi anni rappresenteranno l’elemento di novità che è mancata» ci spiega Stefano Grianti, vice sales president di Honor Italia, anche perché «è nella fascia medio-alta che il ritorno per i produttori è più importante. La nostra strategia di crescita punta sulla sostenibilità. Non cerchiamo il ribasso dei prezzi per fare volumi, ma costruiamo una strategia che guardi al medio e lungo periodo, che in questo momento è quello di cui sentono la necessità anche i clienti e i distributori».

Anche perché nel mercato si è creato un solco dopo l’uscita, di fatto, di Huawei che era arrivata a tallonare Samsung con una quota superiore al 30% del mercato smartphone in Italia. E in quello spazio concorrono diversi produttori cinesi.

Mercato “basic” in sofferenza

Nel 2022 per quota di mercato nel nostro paese, come risulta al Sole 24 Ore, in testa c’è Samsung, 35%, seguita da Xiaomi, 18%, Apple, 18%, Oppo, 7% e gli altri. Solo che il 40% dei telefoni venduti costa meno di 200 euro, il 30% tra 200 e 400 euro , il 10% tra 400 e 800 euro e il 20% più di 800. Ed il mercato “basic”, come lo chiama Gartner, è quello che nella crisi di vendite di questo 2022 ha sofferto di più. Secondo le stime dell’analista entro la fine del 2023 i consumatori prolungheranno il ciclo di sostituzione dei telefoni cellulari di sei-nove mesi.

Accessori per fare margine

Sempre Gartner per il 2023 stima ancora un calo del mercato globale degli smartphone nell’ordine di un -4%, meglio rispetto al calo a doppia cifra del 2022 (era -12 nel terzo trimestre) ma comunque in calo.

Per l’Italia «mi aspetto un primo semestre stabile, e un secondo di crescita - commenta Grianti -. L’Italia è il paese su cui Honor punta di più in Europa. Un banco di prova importante per nuovi prodotti e nuovi design».

Per fare margini i produttori puntano molto sugli accessori. «Tutti ormai vendono i loro auricolari wireless, però i dati ci dicono che nel 2022 sono calati anche i wearable» sottolinea Roberta Cozza. Nel momento di ChatGPT sarà interessante vedere cosa succederà in ambito smarpthone. «L’intelligenza artificiale generativa avrà implicazioni nell’evoluzione degli assistenti virtuali, quindi mi aspetto uno sviluppo in chiave di conversazione» conclude l’analista di Gartner.

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