di Andrea Gagliardi
2' di lettura
È salito a oltre 70 a Trieste il numero dei contagiati per aver partecipato alle proteste dei giorni scorsi. Ed «è solo la punta dell’iceberg» come ha detto Fabio Barbone, l’epidemiologo che guida la task force anti Covid Friuli Venezia Giulia. Il numero atteso è infatti ben più alto rispetto ai casi rintracciati finora. Di questi, solo una persona è in ospedale. Barbone è stato chiaro. Sono manifestanti che per giorni sono scesi in piazza «senza mascherina, trascorrendo molto tempo assieme, gomito a gomito, a contatto anche con gente da fuori, in un periodo in cui il virus già a fine agosto aveva iniziato a circolare di più rispetto a fine giugno e luglio. Se c’era anche qualcuno asintomatico, il virus si è diffuso più facilmente. È la tempesta perfetta».
Non a caso quella di Trieste è la provincia italiana con l’incidenza di contagi di gran lunga più alta: parliamo di quasi 300 (281) nuovi casi ogni 100mila abitanti, a fronte di una media italiana a quota 47. In una regione, tra l’altro, con una copertura vaccinale più bassa della media italiana (82,6%): è immunizzato infatti l’80,8% della popolazione over 12. I dati Gimbe confermano il trend: impennata in Fvg con +68% di nuovi casi in sette giorni (dal 20 al 26 ottobre). Restano per ora sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (5%) e in terapia intensiva (6%), occupati da pazienti Covid-19.
«Il rischio zona gialla è alle porte e sarà questo il vero limite alla libertà di espressione. Se si continua così, allora le manifestazioni si dovranno organizzare in altro modo». Lo ha detto il prefetto Valerio Valenti riferendosi all’impennata di contagi dovuta alle manifestazioni no green pass di queste settimane a Trieste. Tuttavia, ha precisato Valenti durante una conferenza stampa di commiato (la settima prossima sarà trasferito a Firenze), nonostante l’aumento dei contagi, la «libertà di manifestare va preservata».
Del resto il Friuli Venezia Giulia è la regione dove continuano le manifestazioni di protesta No Green pass ogni giorno, tenacemente, con migliaia di persone. I protagonisti sono comunque sempre gli stessi, così come i volti dei partecipanti, primi fra tutti Stefano Puzzer e Ugo Rossi. Proprio Rossi è stato al centro di un nuovo gesto di ribellione: neo-consigliere comunale, voleva accedere in Comune senza Green pass. Lo hanno bloccato all’ingresso; lui ha annunciato denunce. Poco prima aveva inscenato una analoga protesta in Tribunale, rifiutandosi (poi il giudice glielo ha imposto) di indossare la mascherina al processo in cui è imputato per aver picchiato due carabinieri.
Per visualizzare questo contenutoapri la pagina su ilsole24ore.com
Andrea Gagliardi
redattore
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy