di Paola Guidi
Faber Odette
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Mesi di isolamento in casa, spesso trascorsi a sperimentare ricette nuove, a friggere, arrostire, rosolare, scaldare e riscaldare, magari più volte al giorno, hanno peggiorato l’aria di quello che da anni gli esperti considerano in assoluto l’ambiente più inquinato dell’abitazione, la cucina.
Basta ventilare spesso, avviare aeratori, aprire finestre e porte? Sì, ma nei mesi freddi questo provoca uno spreco notevole di energia. Quello che occorre fare ad ogni inizio di cottura è avviare il funzionamento della cappa (quella aspirante con collegamento esterno) altrimenti odori, fumi e inquinanti possono restare nell'ambiente anche oltre 8 ore poiché l’aria carica di vapori grassi e odori pesanti ristagna a lungo, inamovibile. Senza ventilazione e senza cappa, dunque, rischiamo di respirare male, di intossicarci e di peggiorare le eventuali allergie.
Rispetto a qualche anno fa, le nuove cappe, finalmente, sono molto più efficaci e meno rumorose grazie a motori speciali, sensori si nuova generazione e a innovazioni fluidodinamiche di origine addirittura aeronautica. La cappe, e soprattutto quelle made in Italy, sono inoltre disponibili in versioni esteticamente molto curate, con una ampia scelta di prestazioni.
In primo luogo è opportuno conoscere alcuni dati tecnici a partire dall'altezza alla quale va installata la cappa (e i filtri, che spesso sono più interni e quindi più distanti dai fornelli): misura che varia a seconda del tipo di apparecchio e che va individuata dall’installatore (in genere attorno ai 65 cm dal piano cottura). La cappa deve inoltre “coprire” l'intera superficie del piano, e avere la portata d'aria corretta (si moltiplica per 10 la cubatura dell'ambiente). Inoltre occorre tener conto della frequenza e delle tipologie di cottura (i fritti e la cottura alla piastra sono altamente inquinanti) e di quante persone vivono e consumano i pasti in cucina. Scegliendo una cappa di marca e presso rivenditori qualificati il tecnico che ve la installa saprà eseguire l’intervento secondo le normative tecniche obbligatorie.
Attenzione alla classe energetica: sono disponibili cappe molto potenti ma anche molto efficienti di classe A++. La manutenzione è essenziale ma viene spesso trascurata, anche perché a volte richiede complicate manovre. La Baraldi dispone di un sistema brevettato, Easy Lift, per i piani a induzione con cappa integrata: il vetro si solleva facilmente e rapidamente consentendo l’accesso all’interno per una veloce pulizia
Attenzione – soprattutto negli acquisti online da siti poco conosciuti – alla veridicità di certificazioni e marchi di “qualità” che possono essere falsi o ingannevoli e alla presenza di materiali e finiture “non regolari” che, a contatto con i vapori bollenti, emettono sostanze tossiche.
Baraldi Block Star Plus
Le cappe non depurano né rendono l’aria più sana come spesso viene erroneamente scritto nelle guide all’acquisto off e online, ma hanno il compito di espellere con efficacia quella inquinata, ed è già un risultato eccellente. Possono invece diventare inquinanti se i filtri non vengono regolarmente puliti o sostituiti. La cappa filtrante – che non è collegata con l’esterno – ha un’efficacia limitata e va bene per piccoli ambienti e per chi cucina poco.
La rapidissima diffusione della cottura a induzione non ha affatto eliminato il problema degli odori e dei vapori perchè anzi, non essendoci la fiamma del gas che “asciuga” l’aria, produce molto vapore. È per questo che i piani a induzione sono sempre più dotati di apposite cappe incassate frontalmente o lateralmente proprio sul piano per catturare molto rapidamente gli inquinanti umidi non appena escono dalle pentole.
La Faber ha proposto per prima con il sistema Steam Off Sos applicato in alcune sue cappe, la soluzione: un’azione aspirante “vorticosa” che attira e elimina l’eccesso di condensa in modo che l’umidità non si depositi sui mobili durante la cottura, evitando così il formarsi delle muffe.
È finita l’epoca delle gigantesche cappe da arredo, delle versioni costosissime con finiture preziose, illuminazioni accecanti, dimensioni, forme e materiali di puro effetto scenografico e spesso di dubbioso effetto funzionale. Oggi il minimalismo dei mobili si riflette anche sulle cappe ed ecco che si possono installare versioni a parete o a soffitto discrete e molto potenti, di origine professionale come quelle della Elica, della Franke, della Faber, oppure versioni originali a sospensione che sono, come quelle della Falmec, non otticamente invasive perchè inserite in una struttura leggera a mensole adatta a isole e penisole e con mini barre led.
Glass Draft di Siemens
Premiata con diversi riconoscimenti, la Light di Falmec è innovativa anche perché ha un corpo aspirante estremamente compatto ma di efficacia straordinaria essendo costituito da più motori. Tradizionale ma sempre molto elegante e adatta a spazi minimi la soluzione della cappa sottopensile.
Minimalista anche la tendenza della cappe a muro, costituite da un sottile pannello di vetro come quelle della Neff; la N90, connessa con il sistema Home Connect agli elettrodomestici per un controllo anche in remoto, consente di scrivere messaggi, applicare adesivi e con la sua mensola, mette a disposizione uno spazio per i libri di cucina. È controllabile dal piano di cottura con il quale è collegata e i suoi sensori consentono un funzionamento del tutto automatico.
Importante: la connessione in remoto allo smartphone non è un gadget poiché avviando prima dell’arrivo in casa la cappa predispone un ambiente particolarmente filtrato e privo di preesistenti odori.
Consigliabile e anzi raccomandabile la versione dell'aspiratore da piano di cottura quando non c'è lo spazio per la cappa tradizionale né la possibilità di un collegamento esterno. Si tratta di due diverse tipologie: l'ultima, inventata dalla Bora per i piani a induzione, è l'aspiratore posto al centro o ai lati del piano.
Elica Nicolatesla
Da sottolineare che Elica, uno dei leader mondiali del settore, ha realizzato Nicolatesla Flame, l’unico piano a gas che integra l’aspiratore, una innovazione notevole e di tecnologia unica. Molto interessante anche la versione per induzione: la Nicolatesla Switch, con l’aspiratore centrale che si apre e si chiude a comando e che regola automaticamente le velocità di aspirazione in base alla quantità di inquinanti emessi.
La seconda tipologia, che esiste da diversi anni, è la cappa telescopica, posta frontalmente, che esce e rientra a comando nel piano: L’ultima versione, molto elegante, è la Glass Draft della Siemens, in cristallo con una tecnologia molto efficace poiché convoglia il flusso di fumi e vapori verso il basso così da essere aspirati subito senza che si diffondano nell’ambiente. Grazie al collegamento wifi con il piano di cottura, la cappa si regola automaticamente nella velocità di aspirazione in base ai diversi livelli di inquinanti.
Un’altra tendenza, collegata alla necessità di garantire un’espulsione particolarmente efficace dei fumi, consiste nel creare funzionamenti brevi molto potenti oppure, come accade con la tecnologia Airplane di Faber, di inserire in un controsoffitto un secondo motore per le sue cappe da isola e da penisola.
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