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Conte: dialogo con i tecnici, ma l’indirizzo è nostro

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Il premier Giuseppe Conte partecipa alle celebrazioni per il 50esimo della morte di Padre Pio (foto Ansa)

Il premier Giuseppe Conte partecipa alle celebrazioni per il 50esimo della morte di Padre Pio (foto Ansa)

23 settembre 2018
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2' di lettura

Il giorno dopo la difesa del suo portavoce Rocco Casalino , al centro della bufera politica per l’audio in cui annunciava ritorsioni sui tecnici del ministero dell’Economia che, a suo avviso, fanno ostruzione all’inserimento in manovra delle misure suggerite dai Cinque Stelle, il premier Giuseppe Conte lancia messaggi al ministro Tria. Da una parte dice che spetta alla politica il compito di definire l’indirizzo, non alle strutture amministrative. Dall’altra chiarisce: «Realizzeremo tutti i punti significativi del programma annunciato ai cittadini», sottolinea. Alla domanda se ha fiducia nel responsabile del Tesoro risponde: «Certo, io ho fiducia in tutti i ministri».

ASCOLTA L’AUDIO delle dichiarazioni del portavoce di Conte, Rocco Casalino

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«La burocrazia, le cosiddette strutture amministrative sono al servizio delle nostre iniziative, spetta a noi dare l’indirizzo, il dialogo è serrato», sottolinea a margine delle celebrazioni per il 50esimo della morte di Padre Pio. Una dichiarazione in linea con quella già espressa da fonti del ministero.

Alla domanda se abbia ancora fiducia nel ministro dell’Economia, il capo del governo risponde: «Certo, io ho fiducia in tutti i ministri. Ho letto di qualche polemica ma lasciano il tempo che trovano». E avverte: «la manovra non deve essere miracolosa, ma utile al Paese, coraggiosa, seria, razionale, ben costruita».

A chi gli fa notare che Matteo Salvini ha dichiarato di voler sforare nel rapporto deficit/Pil, il professore risponde: «Non parlo di decimali». «Andiamo oltre sterili polemiche - aggiunge -, che di certo non aiutano. Vogliamo fare una manovra nell’interesse di tutti, realizzeremo tutti i punti significativi del programma annunciato ai cittadini, scrivendoli nel contratto di governo». «Ritornerò domani a Roma, stiamo lavorando a dei passaggi molto significativi nella nostra esperienza di governo, abbiamo una manovra in pieno corso alla quale stiamo lavorando tutti con estrema dedizione e concentrazione».

Il premier parla anche del decreto Genova. «Stiamo chiudendo il cerchio - dice -, in questo momento è al ministero dell’Economia, stiamo aspettando gli ultimi rilievi per trasmetterlo a brevissimo al Quirinale, perché possa andare in Gazzetta Ufficiale».

Infine una battuta sulla decisione di prevedere un reddito di cittadinanza solo per gli italiani. Il reddito di cittadinanza anche agli stranieri? «Non entro nei dettagli, stiamo valutando tutti gli aspetti tecnici», risponde.

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