di Andrea Gagliardi
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Dopo la decisione di introdurre l’obbligo del green pass per alcune attività, dai ristoranti al chiuso ai musei, il premier dovrebbe aspettare qualche settimana prima di decidere come muoversi sul fronte dei trasporti e della scuola. L’obiettivo è osservare l’incremento della vaccinazione in atto e l’andamento della curva pandemica. Ma intanto sono attesi già nei prossimi giorni alcuni provvedimenti. A partire dai tamponi.
Il governo ha stanziato 45 milioni per garantire fino al 30 settembre 2021 la possibilità, soprattutto ai giovani tra i 12 e i 18 anni, di effettuare i tamponi a prezzi calmierati. La cifra è indicata nel decreto legge del 23 luglio che rende obbligatorio il green pass per una serie di attività, pubblicato in Gazzetta ufficiale. Spetterà al commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo, d’intesa con il ministro della salute Roberto Speranza, definire un protocollo d’intesa con le farmacie e le altre strutture sanitarie per assicurare «la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti».
Il protocollo, dice ancora il decreto, «tiene conto in particolare dell’esigenza di agevolare ulteriormente i minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni». La spesa autorizzata per il 2021 è, appunto di 45 milioni. I tempi sono stretti. «Penso che nel giro di una decina di giorni, anche meno, anche grazie a grande disponibilità del presidente dell’Ordine e delle associazioni di categoria, riusciremo a trovare un prezzo molto conveniente per chi, in attesa del vaccino, deve fare il tampone per accedere al Green pass».
Chi ha il green pass deve fare la quarantena?La quarantena di 14 giorni, in caso di contatto diretto con una persona affetta da Covid, potrebbe essere ridotta per chi è in possesso di green pass. Ma per ora si tratta di un'ipotesi alla quale il governo starebbe lavorando. E non è stato ancora deciso di quanto verrà ridotta.
È in arrivo invece entro il 6 agosto una circolare sui casi di esenzione dall’obbligo di green pass. Riguarderà i «soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute». «Ad esempio chi non può completare il ciclo vaccinale perchè magari ha avuto una reazione allergica grave alla prima dose del vaccino» spiega il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
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Andrea Gagliardi
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