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Bagni termali e poi si sale al Monte Amiata per smarrirsi beati tra le fronde

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1 ottobre 2021
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1' di lettura

Bagni San Filippo è un po' la Pamukkale italiana con le sue cascate calcaree solcate da sorgenti calde dove ci si immerge nel tepore di inizio autunno, in un'atmosfera un po' indie e selvatica tra gli alberi. Da questo borgo della Val d'Orcia comincia l'ascesa al Monte Amiata che rappresenta una delle mete di trekking più spettacolari. C'è l'imbarazzo della scelta in merito ai sentieri: quello di Borgo Tepolini, che parte e arriva a Castel Del Piano, è lungo otto chilometri e intervalla tratti su strade bianche a incursioni tra boschi di castagno, uliveti secolari. Presenta un livello medio di difficoltà, invece, il Sentiero di Rigale che sale sino a 1.223 metri e ha un dislivello di 330 metri. Più complesso ma sicuramente indimenticabile è l'Anello dell'Amiata che tocca quasi tutta la circonferenza della montagna e non richiede necessariamente di percorrere tutti i suoi 28 chilometri per addentrarsi tra cerri, faggi, abeti e castagni. Il borgo di Santa Flora coi suoi palazzi medioevali e l'immensa vasca di acqua al centro dell'abitato è ideale per mangiare e dormire.

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